martedì 23 aprile 2013

Hai puntato anche la sveglia?

Immagine tratta da gabrio.org

A quel non poteva non sapere”, il collegio arbitrale della Cassazione dello sport arriva “applicando il principio della assenza di necessità di raggiungere la certezza al di là di ogni ragionevole dubbio” e perché tra le due ipotesi (“sapeva” o “non sapeva” appunto) “l’una appare più probabile e plausibile dell’altra...”.
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Nell’ambiente dello sport, vige il:
“Principio di assenza di necessità di raggiungere la certezza al di là di ogni più ragionevole dubbio”.

Ossia, il:
condannare senza prove certe, ma solo in termini probabilistico/soggettivi.

Questa è anche la “giustizia sportiva”. 
Un “qualcosa”, che richiede una particolare evoluzione spirituale, in coloro che ne prendono atto, in qualità di tifosi. Il “tifo” deriva da un particolare stato d’animo, di Natura dipendente da un fattore esterno all’individuo. Una società sportiva, una squadra, una organizzazione sportiva, degli individui che concretamente calcano i campi da gioco e agiscono muscolarmente sugli stessi e sulle menti degli spettatori.
  • Nell’ambiente sportivo esiste anche la possibilità di giudicare in “assenza di prove”. 
Nella citazione, soprariportata, si annida un processo logico e razionale capace di andare “al di là” del fermo istantaneo, derivante dalla necessità univoca e centrale di “avere le prove”.

È il "tifo" che non ammette la grandezza di un simile atto del giudizio. 
Di fatto, è lo stato di totale diffidenza in cui vivi. Se si applicasse questa metodologia, anche al mondo extra sportivo, il “metro” sarebbe sufficiente per evidenziare all’istante le innumerevoli “gang della menzogna” autorizzate dall’assenza strategica di prove certe.

Stato-Mafia, Gip Palermo ha distrutto intercettazioni Napolitano.
Il Gip di Palermo oggi ha distrutto le intercettazioni delle telefonate intercorse tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino, acquisite dalla procura del capoluogo siciliano che ha indagato sui rapporti tra Stato e Mafia. Lo riferiscono fonti giudiziarie.

Il Gip Riccardo Ricciardi ha distrutto le intercettazioni nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove si trova il server della Procura che conteneva materialmente i file audio e i supporti informatici.

Il Gup aveva disposto la distruzione delle intercettazioni lo scorso febbraio.

In seguito, gli avvocati di Massimo Ciancimino - uno degli imputati per la presunta trattativa Stato-Mafia - avevano impugnato presso la Cassazione il provvedimento con cui era stato negato loro l'ascolto delle conversazioni tra Mancino e Napolitano. 
La scorsa settimana la Cassazione ha respinto il ricorso di Ciancimino.

La Corte costituzionale ha stabilito nel dicembre scorso che la conservazione da parte della magistratura, sia pure senza farne alcun utilizzo, delle intercettazioni telefoniche dei colloqui del capo dello Stato è da considerarsi una lesione dei poteri del presidente della Repubblica.

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  Assenza strategica di prove certe.

Applicando il principio della “giustizia sportiva”...
Principio di assenza di necessità di raggiungere la certezza al di là di ogni più ragionevole dubbio”...

Sarebbe più che evidente l’insabbiamento in corso.

Ma, un tale principio, nelle mani di vertici sociali in palese conflitto d’interessi e, ancora di più, nelle mani di una società per nulla diversa da quella medioevale, per mentalità di base, pronta alla pubblica gogna al minimo accenno di “dubbio”, capace ancora di trarre “godimento” dalle pubbliche esecuzioni… un tale principio cadrebbe preda della più totale “guerra tra poveri” mai vista.
Per cui, "non è possibile applicarlo, per manifesta incapacità di auto gestione dell'individuo".

E, nella impossibilità di riconoscersi anche in questo prezioso principio superpartes, cadono tutte le possibilità di “provare” l’esistenza di una struttura multi tentacolare che, come una sol cosa, ormai avvolge per intero, non solo l’Italia, ma l’intero Globo (ad esempio, l'attuale crisi economica sta rafforzando oltremodo
, in Europa, l'entità facente capo alla Bce).
Il Nucleo Primo impera da molte migliaia di anni. Faresti bene a prenderne atto e ad iniziare a sbandierare questa consapevolezza per i quattro venti, rinunciando ad ogni forma di rivoluzione armata, perché solo deleteria, e piuttosto abbracciando il cammino della propria conoscenza, unico modo per capacitarsi di un simile stato di decadimento generale e di iniziare a ricostruire, dal principio, quel Mondo agognato che deve necessariamente trovare solide fondamenta, per prima cosa, al tuo interno; nelle tue fucine, nella tua atmosfera, nel tuo reame interiore…

Quando il materialismo impera, risorge la magia.
J. K. Huysmans

Stiamo vivendo, come del tempo preconizzarono le dottrine tradizionali, un'era di “seconda religiosità”. Dopo secoli di razionalismo materialistico, l'uomo riprende ad avvertireun battere d'ali nere, un raspare di forme e di entità dal di fuori sul margine estremo dell'universo conosciuto” (H. P. Lovecraft). 

Privo tuttavia dell'interiore sicurezza che in antico gli veniva dalla coscienza della sua superiorità spirituale, l'uomo vede oggi l'ignoto manifestarsi sotto le forme dell’incubo
Ne deriva il suo rifiuto dell'alto, e il suo rifugiarsi verso il basso; non l'ateismo ma il satanismo; non il paganesimo, bensì una religiosità distorta ed infera. Di qui, il rinnovato interesse per tutto quanto è occultismo, spiritismo, esperimenti extra-normali, infine magia…

In un periodo come l'attuale, in cui la vita sembra essere senza scopo, in cui l'uomo consapevole vede la scomparsa di qualsiasi ideologia positiva (nel senso di attiva, e non certo di positivistica!), in cui la personalità indifesa ed in cui anche le coscienze più forti vacillano, noi riteniamo tuttavia che una “visione del mondo” conforme al credo dell'Alta Magia, come ci è stato tramandato dagli insegnamenti tradizionali, abbia, per chi rifiuta di farsi prendere nella morsa del materialismo e dell'empirismo, valore profondo e
positivo


“Questa conoscenza è trascendente anche nel senso che essa presuppone un cambiamento di stato. Non la si consegue che trasformando un modo di essere in un altro modo di essere, mutando la propria coscienza”,

Prefazione a “Magia pratica - volume 1” di Jorg Sabellicus

Le leggi servono sino a quando, una società costituita da individui biodiversi, non riesca a trovare un “Centro” da cui amministrare con alta consapevolezza le differenze strutturali provenienti dalle diverse “radici”, che le individualità possiedono e che il processo di incarnazione e di nascita contribuisce solo in parte ad uniformare. 
Il corpo umano è una semplificazione della biodiversità che regna al di fuori della forma incarnata, nelle 3d terrestri.
In realtà, è come comprimere infinite differenze strutturali, in una sola tipologia di forma, divisa solo ed esclusivamente nella sua componente sessuale.

La firma della semplificazione in atto è il corpo, mentre la firma della biodiversità auto esistente è, ad esempio, l’univocità delle “impronte digitali”, tanto per rimanere ad un’analisi di tipo esteriore.

Il vascello corporale permette di “sedere tutti quanti alla medesima tavola”, secondo modalità uguali nel sedersi ed aprire la bocca, mentre la biodiversità continua ad imperare attraverso lo sviluppo di usi e costumi sempre differenti ed auto descriventi.

Ciò non di meno, è possibile accorgersi che la "medesima interfaccia al lavoro", sia volta a trovare una decodifica il più possibile comune, al fine di potersi intendere e comunicare.

Il “Dividi et Impera” è di Natura 3d ed interviene allorquando esista un vertice a capo dell’ordinamento generale o quando esiste un sodalizio che aspira a divenire tale vertice.

“L’Uno” ed il “Dividi et Impera” sono le due polarità che permettono lo scorrimento esistenziale delle entità in cammino che, altrimenti, sarebbero o rimarrebbero “ferme” in se stesse
È la differenza palpabile che intercorre tra il videogioco e la realtà 3d. Pur essendo analoghe e frattali, le due dimensioni risultano ampiamente diverse per coinvolgimento globale dell’avatar umano.

Ciò che si sviluppa in un caso è diverso da quello che si sviluppa nell’altro caso.

E, ciò che si sviluppa, è un “nuovo tessuto” che, immediatamente, viene inondato ed abitato da “nuove forme d’esistenza sottili e parallele alla forma che permette di essere abitata”.
 
Il frattale è l’isola che emerge dalla superficie marina e che, nel reame del Tempo, viene colonizzata da forme viventi, che trasmigrano in lei. L’umanità stessa si muove in questa maniera. Gli antichi continenti che si sono inabissati, furono abitati e lasciati nel momento della loro scomparsa, a favore dell’emigrazione verso altre terre emerse.

Ciò che ti “porti dietro” in questa specie di via d’emigrazione, non corrisponde solo all’ingombro di attrezzi, suppellettili, viveri, mezzi, etc. ma, anche, di pensieri, ricordi, memorie, idee, credo, sofferenze e gioie, aspettative, luoghi comuni, etc. Che altro? 
Osserva, ad esempio, un grosso animale africano, quando si muove. Che cosa lo attornia, solitamente? Un gran numero di insetti e di altre forme di Vita radicate in lui e su di lui. Anche la polvere che smuove, lo colonizza, seppure col proprio Tempo. Osserva una nave che solca i mari; non è forse sempre attorniata da uccelli d’ogni tipo, che conoscono cosa possono trarre dalla sua “compagnia”?
L'abitudine
Ecco. La specie umana, allo stesso modo, quando si muove, si porta dietro una pletora di energie e presenze d’ogni tipo, fuori e dentro di lei.
Ciò che la caratterizza, più evidentemente, come un profumo o un odore, è solo la punta dell’iceberg relativa ad un insieme di esistenze e specie, che traggono sostentamento da un simile genere di simbiosi.

Proattivo:
  1. di chi ha la capacità di reagire agli eventi in modo consapevole e responsabile non lasciandosi condizionare dalle proprie impulsive remore psicologiche e dalle circostanze ambientali esterne
  2. (gestione aziendale) sia per colui che occupa un singolo ruolo che per l'azienda in senso lato, la capacità di prevenire e anticipare i problemi e i bisogni futuri e, più in generale, l'abilità nel gestire i cambiamenti. Necessita una preventiva pianificazione o impiego di esperienza pregressa.
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La doppia polarità è, nelle 3d, sempre rispettata; infatti, anche nel caso sopraesposto, non si assiste ad eccezione alcuna.

La “gestione” può essere:
  1. individuale (relativa al sé o interiore)
  2. aziendale (relativa agli altri o esteriore).
La società moderna è sottoposta ormai ad una pressione, oltremodo forzosa, di tipo “aziendale”. Questo vettore obbliga letteralmente a “guardarsi dentro”
Schiaccia internamente lo sguardo. Azione necessaria che, a quanto pare, l’individuo stenta a mettere in pratica da sé. È una visione sottile, questa, che va percepita più che capita. È un "obbligo non obbligo", perché chiunque può non accettarla, vivendo di conseguenza… una società che lo schiaccerà sempre di più.
Ricorda sempre che… tutto ciò che è sorto, è funzionale alla tua causa spirituale. Ti riguarda sempre da molto vicino, perché “nato da te”. Di te conserva l’impronta digitale.
L’esterno e l’interno sono “una sola cosa”. Una diversificazione all’apparenza, utile a comprendersi meglio, seppure non osservandosi dentro. 
Uno “specchio”, come recita anche la “migliore tradizione”.

Il Grande Oriente d'Italia (Palazzo Giustiniani) ha scandito almeno due secoli di vicende italiane, non solo sul piano ufficiale e collettivo, ma anche individuale
Attraverso queste pagine, volutamente agili e sintetiche vengono ripercorsi i momenti salienti della maggiore e antica istituzione massonica italiana evidenziando il ruolo svolto, nel corso dei suoi oltre duecento anni di vita, nel processo di modernizzazione e progresso del nostro Paese.

La storia pertanto di una Istituzione che, oltre alla fondamentale trasmissione di una secolare tradizione esoterica e rituale libero muratoria, ha un ruolo significativo nel processo di costruzione di un'identità nazionale e che partendo dalla difesa della tradizione risorgimentale, si è sempre battuta per la laicità e la tolleranza

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Non ti risulta, vero?

È più semplice osservare il lato oscuro che è emerso, piuttosto che l’intreccio superiore che avvolge l’intero ordito.

Perché tanto mistero e segreto?
Perché la società in toto, non è pronta per ricevere l’apertura alla verità relativa al proprio autentico passato e, conseguentemente, relativa alla propria auto funzione superiore.

La società adora essere "ingannata", perché gli individui si auto ingannano da soli, preferendo vivere nel proprio impaludamento esistenziale.
La società che cos’è? 
Non è forse il campo comune formato dall’insieme di quello di ogni cittadino? E, ogni cittadino, come si ritiene, oggi giorno?

Assolutamente insignificante, nei confronti del “come va” la società. Società che sembra amministrata da poche migliaia di persone. Che conferisce l’idea di essere un “ente mostruoso” e senza Cuore.

Ma, nel pensare in questo modo, che cosa scolpisci di te in te?

Le medesime conclusioni. E non potrebbe essere altrimenti.

Cerca, allora, di comprendere che i “loop” hanno un senso che ha il proprio centro, direttamente in te, che pensi di essere, invece, solo un satellite vorticante attorno al centro di massa apparente.
Il “senso” del loop non è il suo verso di rotazione; destrorso o sinistrorso, non cambia il suo “senso”, che è sempre relativo a te, come un ago di bussola punta sempre al nord magnetico.
Il cambio di polarità della rotazione della Terra, è relativo ad un “cambio di polarità” che avviene nel suo centro ed in quello della Vita annidata in lei, oltre che a seguire il “ritmo” proveniente dalla struttura trasmissiva insita nella Natura dell’Universo.

Le "inversioni" sono, tuttavia, sempre soggettive, in quanto ogni essere è libero di spaziare in fasce di possibilità da colmare come meglio crede, il cui frattale è un condominio, nel quale in ogni “spazio personale” si è Re, ma al di fuori si diventa uguali ad ogni altro Re.

La Massoneria del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani è un Ordine iniziatico i cui membri operano per l'elevazione morale e spirituale dell'uomo e dell'umana famiglia. La natura della Massoneria e delle sue istituzioni è umanitaria, filosofica e morale.

Essa lascia a ciascuno dei suoi membri la scelta e la responsabilità delle proprie opinioni religiose, ma nessuno può essere ammesso in Massoneria se prima non abbia dichiarato esplicitamente di credere nell'Essere Supremo

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Ecco la prima grande differenza che spira, generalmente, tra un Massone e un “esterno”:

credere nell'Essere Supremo.

Ci si trova ancora in una differenziazione, solo a prima vista, di Natura semantica:

“Essere Supremo”, per te, cosa significa?

Lo identifichi con il tuo Dio?

Ciò è sufficiente per mantenerti lontano da questo “banco di memoria” incarnato dalla Massoneria.
È persino logico che il tuo controverso Dio, non possa essere l’Essere Supremo.

A questo "dubbio", prova ad applicare, ad esempio, il principio della Giustizia Sportiva, riportato in apertura di articolo:

Principio di assenza di necessità di raggiungere la certezza al di là di ogni più ragionevole dubbio”.

Applica, ciò, alla storia che deriva dalla tua osservazione del tuo Dio.

Che cosa ne puoi dedurre? È ovvio che non avrai mai “Prove” e, quindi, non puoi ragionare come se fossi al mercato a comprare un chilo di mele, trattando con il commerciante sulla Natura delle “macchie scure”, caratterizzanti la superficie del frutto in questione.

No… è di un altro tipo di logica che devi fornirti e quello derivante dal metro della Giustizia Sportiva, non è affatto male, perché toglie molti paraocchi ed apre molte vie inesplorabili, se servisse sempre e solo la chiave univoca della “prova”.

Non è un tornare indietro. Non è rinnegare lo “Stato di Diritto” che, tra l’altro, viene quotidianamente bypassato dal potere monetario e di appartenenza. 

Non è tornare alla “Legge del Taglione” o tornare barbari. Non è divenire selvaggi… bensì è capire che non servirebbero leggi se tu e i tuoi simili foste sufficientemente evoluti spiritualmente.

Che cosa scegli di trovare nella tua indagine su te stesso?

Lo hai capito che, in ogni modo e ad ogni latitudine, osservi sempre e solo te stesso?
Tu sei il "Re del Mondo", ma non lo sai più. Allora, gli "automatismi" che hai creato, hanno preso il tuo posto. Ma lo hanno fatto secondo funzione e programmazione. Sei sempre tu, l’artefice del tutto.

Hai puntato anche la sveglia, oltre che ad automatizzare l’intero reame?

Spero proprio di sì.

Dipende da te.

Sei nella più grande storia e io sono il suo Spirito Santo… la sua “memoria”.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
http://sacroprofanosacro.blogspot.it/ 

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