lunedì 29 aprile 2013

Psicologia delle folle: Controllo attraverso la ripetizione


È pensiero comune che se noi non crediamo a una cosa che ci viene detta, non ne siamo influenzati.
Se ad esempio in una pubblicità ci dicono che Dixan è il miglior detersivo per piatti e noi non ci crediamo, pensiamo che non saremo mai tentati di comprarlo, perchè a noi non interessa, potremo anche sentirlo mille volte ma non lo acquisteremo mai.

Questo pensiero però è ingenuo: noi non controlliamo interamente la nostra mente, la psicologia infatti ci insegna che esiste una parte di essa su cui non abbiamo potere, cioè l'inconscio, esso decide i motivi delle nostre azioni e le influenza profondamente.

È quindi questa parte che la ripetizione attacca: per imprimere un concetto basta ripeterlo più volte, ed è così che acquistiamo una certa marca di detersivo, di cioccolato, un certo tipo di formaggio.

Questo non vale solo per l'acquisto di prodotti, anche modi di comportarsi e di parlare sono inconsci e spesso condizionati anch'essi. Si può benissimo notare che, ad esempio, un bambino spesso imita i personaggi della TV, magari ripetendo determinate frasi o assumendo certi comportamenti.

Dunque per non essere condizionati la soluzione è una: non ascoltare.

"Ben si comprende l'influenza della ripetizione sulle folle, vedendo quale potere essa esercita sugli spiriti più illuminati. La cosa ripetuta finisce difatti per attecchire in quelle regioni profonde dell'inconscio in cui si elaborano i motivi delle nostre azioni. In capo a qualche tempo, dimenticando qual'é l'autore della affermazione ripetuta, finiamo per credervi. In tal modo si spiega la forza mirabile dell'annunzio. Quando abbiamo letto cento volte che il miglior cioccolato é il cioccolato X, noi ci immaginiamo d'averlo inteso dire di frequente e finiamo per averne la certezza. Persuasi da mille attestazioni che l'intruglio Y ha guarito i più grandi personaggi dalle più tenaci malattie, il giorno in cui siamo colti da una malattia dello stesso genere, finiamo per essere tentati di provarla.
A furia di veder ripetere dallo stesso giornale che A é un perfetto cretino e B un onestissimo uomo, finiamo per esserne convinti, considerato, s'intende, che non leggiamo di frequente un altro giornale d'opinione contraria, in cui i due qualificativi siano invertiti. L'affermazione e la ripetizione sono abbastanza polenti per potersi combattere."


(Tratto da: Psicologia delle folle)
http://soldierofthewasteland.blogspot.it/ 

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