mercoledì 26 giugno 2013

FOTO DELLE PROTESTE IN TURCHIA

(ATTENZIONE, POTREBBE TURBARTI!)
Abbiamo raccolto video e fotografie sulle raccapriccianti violenze della polizia turca in questi giorni. Si tratta di materiale particolarmente scioccante e violento del quale sconsigliamo la visione a chi non può o non vuole vedere.

E stentiamo a credere ai nostri occhi. La quantità di crimini che si scoprono di giorno in giorno sulle spaventose violenze della polizia turca sembra senza limiti. Uomini, donne e bambini accecati volontariamente. Esplosione continua e sistematica di bombe lacrimogene direttamente sulla testa dei manifestanti. E poi linciaggi, pestaggi fino alla morte, feriti lasciati crepare, ragazzini maciullati dalle camionette, stupri, uomini bruciati vivi, padri e figli pestati senza pietà, torture, dottori arrestati per aver curato i feriti, portatori di handicap colpiti selvaggiamente, in una bolgia infernale di orrore senza fine.

Emerge un quadro di violenze simile al comportamento delle camice nere fasciste nell’Italia degli anni ‘20 e delle camice brune e le SS nei confronti degli opponenti al regime nazista in Germania.



In particolare, in questo video, di circa 20 minuti, c’è una raccolta delle scene più rappresentative. Si vede l’estrema ferocia della polizia lasciata selvaggiamente sfogare dai governo turco contro i propri inermi cittadini. In soli venti minuti si vedono scene raccapriccianti, tra cui una camionetta della polizia che sfracella un ragazzo di 19-20 anni, una ragazza che emette gli ultimi respiri di vita, agonizzante davanti alla polizia che guarda indifferente, un bambino con il papà che camminano completamente shockati, un uomo che protesta vivamente per ciò che a visto (e che per fortuna non si vede nel video), poliziotti che sparano granate lacrimogene sulla testa dei manifestanti da soli20 metri di distanza con l’intenzione di uccidere e, purtroppo, tanto altro. Nel video si vedono almeno dieci persone morte e almeno tre morire in diretta.

Poliziotto spara a bruciapelo

Il video rappresenta ovviamente una piccola parte delle violenze perpetrate dalla polizia turca e contiene alcune immagini riferite a fatti che non sono direttamente riferibili alla recente protesta. Per cui l’ampiezza e il volume delle efferatezze è di proporzioni molto più grandi se si pensa che in Turchia chi riprende le immagini rischia d’essere picchiato e arrestato come è successo a sette giornalisti, tra cui l’italiano Stefanini rilasciato solo stamattina dopo essere stato arrestato, gravemente minacciato e selvaggiamente picchiato.

Linksicilia sta raccogliendo materiale per una stima finalmente credibile delle vittime. Secondo i nostri calcoli, da verificare, al momento i morti sarebbero almeno 70 e i feriti più di diecimila, quindi molti di più delle stime ufficiali circolate negli ultimi giorni.
Immagini tristissime che confermano una brutalità spaventosa dei poliziotti turchi nei confronti di cittadini inermi, molti dei quali donne, vecchi e bambini, e addirittura portatori di handicap.


 

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