venerdì 25 ottobre 2013

CAMPANIA: i casi di cancro al fegato aumentano del 300%

 Ogni giorno 30 nuovi casi di tumore nel napoletano e casertano: qual è la causa? Intervista al Prof. Marfella, oncologo della Fondazione Pascale e Presidente dell’ISDE.
 
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NAPOLI – Dire che in Campania c’è un genocidio in atto, non significa fare dell’allarmismo. Sono numeri, percentuali, solo e soltanto numeri. Quegli stessi numeri che il governo teme, così come li teme l’amministrazione locale. Basti pensare all’incredibile odissea che ha dovuto vivere la popolazione campana per ottenere i fondi stanziati per il registro tumori. *1


Recentemente il Ministro Lorenzin ha addirittura detto che il Professor Marfella, oncologo della Fondazione Pascale, tossicologo e  Presidente dell’ISDE avrebbe “preso in giro il Governo” con i vari annunci abbastanza allarmanti sull’inquinamento campano entrato nella catena alimentare. Dall’altro lato però c’è la popolazione campana che, nelle ultime ore, si è data da fare in rete per manifestare quanto si sentano presi in giro da un “Governo che ha lasciato il Ministero della Salute a una donna che ha solo la maturità classica” e che ha ostacolato e continua a “ostacolare il registro-tumori”:


Quest’ultima critica è certamente valida dato che si tratta di una “prova valida anche in tribunale” capace quindi di attestare la diffusione delle varie tipologie di cancro in correlazione alle zone di inquinamento. Detto questo, come ha sottolineato anche il Dottor Marfella, non occorrerebbe il registro tumori per capire che in Campania si muore ci cancro solo ed esclusivamente a causa dell’inquinamento.

Significativi sono i casi di cancro al fegato aumentati del 300%. Il professor Greco, consulente dell’Istituto Superiore di Sanità, già direttore del Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie, è prudente nel ratificare la stretta correlazione tra l’incremento di tumori e la presenza di rifiuti «intombati» nel Casertano. Non a caso il Prof Greco, nel lungo dibattito sulla questione oncologica, ha assunto una posizione antitetica al Dottor Marfella arrivando a dire che il caso di cancro al fegato è stato causato maggiormente dalla fortissima incidenza di epatite B e C in regioni come la Campania.

Come ci spiega il Dottor Marfella:
“I virus di epatite b e c sono responsabili patogeneticamente del 95% dei casi di cancro del fegato. La restante parte di solito è dovuta all’alcool, ma i dati ufficiali di osservasalute 2012, appena pubblicati a maggio 2013 , attestano che la Campania è la Regione d’Italia che consuma meno alcool di tutti. L’incremento del cancro al fegato, rispetto alla media nazionale, è da tempo oltre il 300%. Ripeto, come dice il prof greco , il 95% e’ dovuto ai virsu b e c, pero’ non dice quanti casi di cancro al fegato sono virus negativi. Questo è un dato di estremo interesse che è regolarmente omesso! A detta dei colleghi che si occupano di cancro al fegato, circa il 30% del cancro e’ virus negativo.

Se è così, cosa causa cancro al fegato in quel 30% dei casi di virus negativo?
Altre cause oltre il virus incidono in campania. Ci sono dei veleni che cooperano con i virus b e c: si tratta dei policlorobifenili e polibromobifenili sversati dalla camorra nelle campagne di Acerra, Caivano e Giugliano. Esistono sufficienti prove sperimentali che hanno indotto lo IARC (agenzia ufficiale per i tossici cancerogeni di lione) ad inserire i polibromobifenili tra le sostanze epatocancerogene certe, specie per colangiocarcinoma epatico, come pubblciato sul Lancet Oncology del marzo 2013. Ebbene, anche il pessimo SEBIOREC rileva un eccesso di queste sostanze negli stessi paesi che sono tra i comuni con eccesso di cancro al fegato. 

In conclusione? Possiamo dire che il cancro al fegato sta aumentando a causa di queste sostanze?
Beh come vede, ce ne e’ molto, anche da un punto di vista analitico, per potere affermare con certezza che in Campania il 300 % in più di cancro al fegato rispetto alla media nazionale non è dovuto ai soli virus b e c, ma a tossici che ne aiutano in modo considerevole la azione patogena, come per esempio i polibrmobifenili riscontrati sversati in tutti i nostri territori. ancora, i virus b e c grazie alle campagne di vaccinazione sono in diminuzione come incidenza di infezione, mentre invece il cancro al fegato continua inarrestabile a crescere…. Non a diminuire……

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Fonte: http://news.you-ng.it/2013/07/07/campania-i-casi-di-cancro-al-fegato-aumentano-del-300/
 http://www.stampalibera.com/?p=67665

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