mercoledì 23 ottobre 2013

Il canto armonico (ipertoni vocali): un potere alla portata di tutti

Il canto armonico, cioè quel canto basato sugli armonici vocali, è stato usato tradizionalmente quale mezzo di guarigione dell’uomo attraverso il suono. Per le maggiori scuole misteriche esso contiene un grande potere sacro.

Nel Nada Yoga, come nello sciamanesimo, e nelle tradizioni spirituali ebraiche della cabala e spirituali del Tibet, in tutte queste diverse scuole misteriche gli ipertoni, o suoni armonici vocali, sono stati usati per la guarigione attraverso un bilanciamento dei centri energetici, o per riti spirituali e religiosi.

Il potere attribuito a questi suoni, che l’uomo può emettere con tecniche di canto particolari, è molto alto e presente in tutto il mondo. Per chi li ha ascoltati o meglio ancora praticati, è grande il fascino che assume l’emissione contemporanea di più suoni da parte di un’unica gola. Già solo questa potrebbe essere una magia, ma se la sommiamo al fatto che questi suoni hanno anche applicazioni sul nostro benessere, il loro valore diventa senz’altro grandissimo.

Le scuole misteriche ed esoteriche non permettevano l’accesso alla conoscenza degli armonici vocali a tutti, solo ai loro iniziati era concesso tale privilegio. Ma col tempo le cose sono cambiate e ora, con l’avvento dell’informatizzazione e la diffusione di associazioni e maestri, non è più così difficile poter apprendere la tecnica per emettere gli ipertoni con la voce e trarne i benefici derivanti ...



Hanno cominciato i monaci tibetani di Gyume e Gyuto con le loro esibizioni pubbliche in tutto il mondo, per poi arrivare ad avere musicisti e terapeuti anche in Occidente molto esperti del canto armonico: come David Hykes, Jill Purce e Micheal Vetter.

La facoltà di intonare armonici con la voce non è più solo appannaggio di pochi eletti, ma può essere appresa seguendo semplici esercizi che si reperiscono nelle numerose pubblicazioni sull’argomento. Prossimamente scriverò di qualche esercizio da poter provare anche se non si è esperti musicisti.


La musica curativa e spirituale dovrebbe essere sia una forma d’arte, che una libera espressione accessibile da ognuno di noi, un pò come ascoltare un CD di Beethoven o cantare sotto la doccia: sono entrambi benefici, anche se non esattamente la stessa cosa.
 





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