mercoledì 23 ottobre 2013

Il movimento senza movimento e la chiarezza

Colui che parla chiaro, ha chiaro l'animo suo.
Bernardino da Siena

Se ciò che scrivo risulta “poco chiaro” è perché io fondamentalmente “non so la tua verità, ma so la mia verità”. Il modo attraverso il quale la esterno, risente poi dell’interfaccia (linguaggio) usata, per cui anche la mia verità passa per la caratteristica dei canali utilizzati per esprimerla:
  • ispirazione
  • sua traduzione in pensieri
  • loro traduzione in scrittura/linguaggio
  • la tua traduzione di ciò che leggi.
Capisci che questa struttura funzionale può anche trasformarsi in una sorta di collo di bottiglia (strozzatura) in cui la velocità e l’ammassamento (pressione) di ciò che spinge per “uscire/entrare”, è molto simile a ciò che accade e che puoi usualmente constatare, quando osservi quel piccolo gorgo, che si forma quando levi il tappo nel tuo lavandino di casa.
Non solo; la mia verità risente del mio "momento", per cui... non posso essere certo nemmeno io di quello che sostengo. In definitiva è certo che "non so" e che "io esisto" e che fisicamente sono nelle 3d. Penso e dunque, sono? Il pensiero che cos'è? Non sempre proviene da me (ispirazione). Diventa persino logico, allora, cercare di funzionare in altra maniera, al di fuori degli schemi che la "Tradizione" mi porta come risacca del "mare"...

Se tu sei in SPS per trovare qualcosa che attualmente non hai, significa che dipendi da questa tua mancanza

Se cerchi chiarezza e non la trovi è perché nemmeno tu la possiedi, per cui… come la puoi attirare? Il tutto si trasforma, dunque, in un dialogo tra sordomuti. Ciò che contraddistingue la società civile. Ciò che è usuale e che caratterizza ogni ambito…
Io “non so” e “so”, allo stesso Tempo.
La differenza in termini di concretezza/chiarezza è tutta nella scelta che io decido di fare. Ma a quale livello decido? Ad un livello:
  1. esterno (conscio, razionale, logico)
  2. interno (inconscio, irrazionale, illogico)
  3. allo stesso Tempo.
Se il “non so” è relativo al lato misterico dell’essere umano, ossia, all’inconscio… beh, allora che cosa mi resta da fare?

Imparare a conoscermi meglio. 
In che modo?
Osservando molto attentamente il “so”, cioè, quello che credo di sapere a livello conscio. 
Per analizzare quello che “so” occorre utilizzare l’Analogia Frattale in una maniera molto semplice:
applicandola come se fosse una legge assoluta, come ad esempio, la gravità.
Dando per scontato che “sia vero quello che riesci ad esprimere applicando l’Analogia Frattale”. Non solo; occorre maturare una visione prospettica a livelli di appartenenza (ottave).

La realtà 3d è la punta dell’iceberg. La scienza deviata analizza la punta emersa (realtà 3d) di una struttura sottostante nascosta (realtà), avendo la convinzione di capire tutto il sottostante… Cioè, che cosa fa? Applica la deduzione frattale

Un esempio:
quando l’esperto analizza uno strato di sedimentazione del terreno, anche in profondità, riesce poi ad indicare, con buona ragionevolezza, l'età, la composizione dell’atmosfera in un certo periodo Temporale, le condizioni climatiche, la presenza di Vita organica o meno, etc. ed in questo modo riesce a dedurre anche che cosa sia potuto accadere nel passato.
Che cos’è tutto questo processo?
L’applicazione dell’Analogia Frattale.

Anche i "modelli di divinazione", come l’I-Ching agiscono allo stesso modo, tuttavia, la scienza deviata non prende in considerazione questo ambito del possibile, ignorando o, meglio, facendo finta di ignorare, che trattasi di un analogo modello di comprensione della realtà (ma ad un altro livello di consapevolezza).

L’esperto scienziato cerca di capire il passato ed in questo ha “deciso” di eliminare dal proprio campo di investigazione il futuro. Ma, in realtà, non è così… perché un altro esperto scienziato cerca di capire il futuro osservando il passato e dunque parla di “proiezioni, previsioni, etc.”.

La differenza tra l’I-Ching è la scienza deviata è completamente di Natura mnemonica, ossia, il livello di esistenza attuale è scivolato di una ottava rispetto a quello passato. Ciò corrisponde all’analoga perdita di memoria umana, che necessariamente doveva accadere in qualità affine col nuovo livello di contenimento.

Il detto “se vai con lo zoppo, impari a zoppicare” ha, tra gli altri significati, anche quello superiore riferito allo scivolamento in un sottolivello dello scenario 3d di riferimento attuale umano.
Se l’umanità, dal mio punto di vista, "non esiste" ma mi riflette e basta, significa che sono stato io a scivolare nel sottolivello. Per cui, è me che devo cercare di capire e lo devo fare attraverso la possibilità infinita offerta/elaborata dall’intero arco del creato, che si adatta di conseguenza al tipo di “input” ricevuto in qualità di segnale da elaborare.

È come se io (ognuno di noi, allo stesso Tempo) fossi un utente, che inserisce in un elaboratore (mainframe) il proprio dato o “immagine”, con il chiaro scopo di chiedere la propria “radiografia”, la propria “Tac”, etc.
     L’elaboratore è “le 3d”. Tutto l’insieme delle 3d.
Io sono l’utente che osserva se stesso alle prese con il proprio stato, mentre viene riflesso dall’ambiente e mentre plasma di conseguenza l’ambiente e che corre il rischio anche che sia l'ambiente a plasmarlo, sinchè "contenuto".

Il cerchio (loop) si "risolve" solo quando la proiezione 3d (io) si rende conto che l’osservatore è “se stesso”, un se stesso ad un altro livello (l'utente che si avvale della possibilità/presenza dell’elaboratore).

Se non avviene questo scatto di consapevolezza, ad un livello tale da agganciare la “fine dell’elaborazione”, allora si continua a vorticare insieme all’elaborazione. Un modello che nell’illusione dello svolgimento del Tempo deviato, convince di essere esclusivamente ciò che il complesso organico umano rappresenta, in qualità di vettore esperienziale (Avatar).

Ripeto: questa è la mia verità.

Il giudizio altrui non mi interessa, se non in termini di ulteriore riflessione, quando il giudizio è recepito oltre alla propria valenza esteriore e maggiormente apparente (assenza di conflitto interiore ed interno/esterno).

La sincronicità esiste ed è un filo conduttore che unisce l’adesso ad un punto non ben definito del cammino sottinteso. Tuttavia, occorre essere consci che la sincronicità è anch’essa modulata e strutturata in maniera multi livello. Le infrastrutture radio e televisive ci insegnano che esiste molta “offerta”, ma siamo noi a decidere su quale stazione sintonizzarci.
Allo stesso Tempo non siamo noi, perché, l’ambiente ha una propria caratteristica/carattere e pur riflettendo l’utente (io), cerca di portare acqua al proprio mulino.

L’ambiente è un essere vivente che, accendendo il Filtro di Semplificazione, ho deciso di "non vedere". Ma spegnendo la mia facoltà di vedere questo attore, che cosa emerge? Per Analogia Frattale, questo attore deve essere replicato da un altro attore "affine per peso specifico". Non può essere altrimenti nell’economia del contesto creativo (senso, funzione, programmazione, etc.).
L’attore che emerge al nuovo livello, da me osservato/vissuto, sarà ancora quello che ho scelto di non vedere ma sotto ad un’altra veste; nella fattispecie, l’attore ambientale diventa il Nucleo Primo, ossia quella formazione completamente umana (per semplificazione, per capire), che ha assunto il controllo dell’ambiente intero (Globo), dato che è ancora sostanzialmente l'ambiente...
Quando si parla di “nuovo ordine mondiale” è questa verità che ci si presta a tradurre.
Quindi, non si tratta della tal organizzazione super segreta, ma si tratta di una unità organizzata avente la capacità di polarizzare l’intero Pianeta, attraverso la propria presenza inosservata (allo stesso modo dell’attore superiore impersonificato).  
Se ci pensi bene, stiamo parlando del principio omeopatico della diluizione di un elemento, sino a smaterializzarlo fisicamente ma in maniera tale da essere ancora presente in termini di energia caratteristica (valenza).

I livelli della realtà (energia) sono ben comprensibili da questo punto di vista.
La difficoltà maggiore è probabilmente quella di non essere consapevoli del punto che si occupa nella struttura gerarchica del tutto, quando si è incarnati (dopo il reset - nascita/morte - e la perdita di memoria).

Allora, il genere umano giunge alla considerazione che sia esso stesso il centro di tutto (Medioevo) e che la Terra sia al centro dell’Universo e che tutto gli ruoti attorno. La sua “piattezza” è un residuo inconscio relativo all’appartenenza ad un certo livello, di una struttura che nonostante tutto l’umano riesce ancora a percepire.

L’osservatore superiore diventa dunque un Dio da venerare, più per timore che per altro. Quando il fulmine colpisce il suolo o un albero, impatta con apparente violenza. Le fiamme di un incendio impauriscono e ricordano sempre qualcosa di atavico disperso nelle cantine della memoria.

L’osservatore superiore sono io, sei tu e ognun altro attualmente presente sulla Terra in qualità di incarnato. Ma, dal mio punto di vista, sono solo io.
Questa è la via che conduce verso l’uscita dall’elaborazione.

L’alternativa è rimanere nel loop dell’elaborazione.

Ogni pretesa di “illuminazione” che avvenga all’interno del loop è solo un modello sottile di induzione alla pretesa di essersi evoluti.
La “via” non è illuminata affatto, anzi, è celata in ogni modo. E non importa se credo di essermi illuminato, in maniera tale da vedere meglio... La "porta" rimane celata, ugualmente, se non "risolvo" la mia presenza nelle 3d (equazione). La "porta" non la vedo nemmeno alla luce del giorno...

Perché coloro che abitano nelle 3d, frutto della mia auto creazione, ora esigono di continuare a vivere e cercano in ogni modo di “sopravvivere”, riflettendomi a pieno in quanto la loro paura è la  mia paura.

Quando esci da un livello entri in un altro.

Questa considerazione senza vie d'uscite, a scatole cinesi infinite, è di Natura mentale. La mente in questa configurazione è “finita/limitata”. Come se fosse auto limitata in funzione del suo stanziamento in una situazione per troppo Tempo (adattamento). Persino un Dio può abituarsi al vivere in altro modo e, per questo, perdere il proprio potere di influenza creativa sul tutto.

Ecco un buon esempio di Analogia Frattale, alla luce delle 3d più usuali:

cosa c'è nei bocconcini di pollo dei fast food.
Questa volta il prodotto incriminato è stato analizzato e passato al setaccio da un esperto: si tratta dei nuggets, i bocconcini di pollo impanati e fritti amati soprattutto dai bambini. Ebbene, il risultato di tali analisi ha prodotto un risultato sconcertante: 
i bocconcini contengono solo in minima parte la carne di pollo.

Lo studio è stato fatto dal Dottor Richard D. DeShazo, un professore di medicina e pediatria presso l'Università del Mississippi Medical Center, che ha analizzato il contenuto dei nuggets al microscopio: 
si tratterebbe di un intruglio di vasi sanguigni, grasso, cartilagine, residui di ossa, intestino e tessuto adiposo. Tutto, fuorché carne di pollo, presente solo in minima quantità
L'analisi è stata fatta sui bocconcini delle maggiori catene di fast food e ha rilevato una composizione nutrizionale molto preoccupante: il 56% di grassi, il 25% di carboidrati e solo il 19% di proteine. Il dramma è che si tratta di uno dei cibi più amati e richiesti dai bambini, che vengono così esposti a rischi alimentari e di obesità. Bisogna considerare infatti che gli Stati Uniti detengono il primato mondiale di obesità infantile e che il consumo eccessivo di cibi da fast food è una delle cause principali di sovrappeso. E se è risaputo che i bocconcini di pollo tendono ad avere un elevato contenuto di grassi perché sono impanati e fritti, quel che si ignorava del tutto era la loro composizione letale.
Link 
 
Cosa c'è nei bocconcini di pollo dei fast food?
Tutto, fuorché carne di pollo, presente solo in minima quantità…
 
Ok?
Questa verità è stata desunta attraverso l’assunzione scientifica del risultato evidente. Qualcosa che in assenza di un microscopio e della preparazione tecnica, non sarebbe possibile?

Per niente vero. infatti, sarebbe sufficiente trovare la “ricetta” autentica dei nuggets di pollo, custodita nella cassaforte delle aziende produttrici, ad esempio.

Sarebbe sufficiente? Sì e no. Perché? Perché la legge prevede/crea delle sacche di possibile camaleontico. Cioè, creando delle famiglie di componenti/ingredienti unite sotto ad un unico nome (aromi naturali, ad esempio), non permette di indagare a fondo sulla totalità degli ingredienti del tal prodotto. Per questo motivo l’etichetta applicata sui prodotti è un grande atto di sottile strategia evanescente
Il consumatore non sa cosa esattamente ci sia nel prodotto acquistato, perché le grandi classi di accorpamento nascondono l’analisi nel dettaglio.

La verità è sempre frattale.
Se riesco a percepire che c’è dell’ingiustizia a livello governativo, allora l’ingiustizia sarà presente in tutta l’infrastruttura ambientale. Anzi, l’ingiustizia avrà raggiunto il livello governativo proprio perché ha saturato ogni altro livello (marea).

Quindi, se io sono l’osservatore (utente) è chiaro perché sto cercando di conoscermi meglio:
  • c’è qualcosa in me che mi sfugge
  • e che ha polarizzato le 3d, di conseguenza.
Osservando inosservati, le parti recitano autenticamente… l’elaborazione procede e l’analisi si approfondisce.
La mia incarnazione è la mia proiezione, mentre io osservo me stesso alle prese con me stesso, riflesso dal tutto.

È chiaro che il giudizio non porta a nessun risultato al di fuori delle parti, ma permette solo di ricadere nel vortice che alimento e che mi alimenta (moto perpetuo). L’energia che permette di far girare tutto quanto è sfuggevole e meglio inquadrata attraverso la sua moto riduzione 3d:
  • non tanto l’energia derivante dai combustibili fossili
  • quanto l’energia derivante dalla presenza del Sole
  • o meglio ancora l’energia derivante da ogni genere di “movimento” (Liike).
Il movimento senza movimento è, per antonomasia, quello dell’osservatore (io) che viene scambiato per Dio. Il movimento che avviene è relativo a tutto ciò che si muove nella creazione nella convinzione che…

Non è proprio free energy, però gli si avvicina molto, come concetto.

In definitiva, la free energy non esiste, perché è sempre l’azione di un movimento superiore che non viene osservato/capito.

Che cos’è il denaro? Una invenzione/creazione. Eppure il denaro permette di “muoversi” nelle 3d. Ossia, qualcosa che non esiste e che non varrebbe nulla se non avesse tutta questa attenzione, diventa il vettore principale per sperimentare la possibilità di un certo modello di Vita.

Se trasporti questa verità a livello frattale e al livello superiore, puoi meglio capire ciò che ho scritto poco sopra:
movimento senza movimento.
La Luna che è fissa nel Cielo e che, allo stesso Tempo, ruota attraverso la convenzione scientifica interpretata dalla Massa.

Se un fenomeno ti viene suggerito, anche a fronte di spiegazioni molto convincenti di ogni Natura, ma questo fenomeno è per te non direttamente verificabile, allora, quel fenomeno dovresti abbandonarlo perché non sei certo del significato della sua presenza attorno a te, SPS compreso.

Senza eccezioni. Perché l’eccezione conferma la regola. E la regola è, in questo livello, tutto ciò che contribuisce a contenerti. Se tu vuoi continuare ad essere contenuto (vivere nelle 3d) allora è tuo diritto continuare a farlo (però le carte dovrebbero essere tutte sulla tavola, mentre non è così).

Perché la regola 3d è così?
Perché l’osservatore (io) ha chiesto/programmato che sia così.
Perché?
Perché ha un senso relativo alla richiesta di maggiore conoscenza di sé, da parte dell’osservatore (io). L’elaboratore assume questa caratteristica e la creazione risponde di conseguenza.

Ad altro livello è la componente animica (frammento) che ti ha permesso di divenire divino nella tua forma umana. Anche se in realtà, a quel livello, l’osservatore non sei più tu ma diventa l’Anima (non la mia o la tua o la sua… ma l’Anima in quanto principio superiore che attualmente non posso ancora afferrare). Che cosa sono, allora, io?
Un essere vivente ibrido che “prima”, in questa forma, non esisteva (evoluzione).
Qualcosa che ha preso Vita secondo una nuova possibilità e che, da ora in poi, esiste in quanto Essere Sovrano e capace di creare, essendo una funzione ordinatrice della creazione…

In estrema sintesi:
applicando un Filtro di Semplificazione, si tralasciano i livelli superiori ed inferiori e ci si concentra in quello dove più si è presenti fisicamente.
L’informazione non si perde e frattalmente possono anche essere comprese le funzioni escluse dalla presenza del filtro.

Il meccanismo è simile ad un dispositivo tecnologico che, lanciato da 10000 metri, mantiene sempre al suo orizzonte a “fuoco”… Dove per “orizzonte” si deve intendere la verità superiore, che viaggia con te all’interno dell’elaborazione esistenziale.

Una visione chiara, in ogni circostanza.

Colui che parla chiaro, ha chiaro l'animo suo.
Bernardino da Siena

Una chiarezza che io, come si può tranquillamente capire, non possiedo ancora. Per questo motivo vortico nelle 3d...

Per questo, riparto da me con un occhio benevolo verso il tutto.
 
Dipende da me. 
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2013

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