venerdì 25 ottobre 2013

Le cose peggiori che potrebbero capitare al supermercato


Tenetevi forte, perché dopo aver letto questo articolo le familiari corsie del supermercato non vi sembreranno più le stesse. Quello che segue è un elenco delle insidie più agghiaccianti che potete trovare “nascoste” nei prodotti della grande distribuzione.


Al primo posto c’è il pink slime (letteralmente ‘melma rosa’), un composto di carne ottenuto dalla separazione meccanica degli scarti di altri processi produttivi. La poltiglia prodotta viene “lavata” con ammoniaca per ridurne la carica batterica e usata come additivo per aumentare il volume delle carni macinate.


Recenti studi hanno dimostrato che la carne venduta nella grande distribuzione è contaminata anche da un’elevata concentrazione di farmaci veterinari, pericolosi la salute, perlopiù antibiotici e antinfiammatori. Uno studio del 2012 ha rilevato anche un’alta percentuale di batteri resistenti agli antibiotici nella carne di maiale, dovuta all’eccessivo uso di antibiotici negli allevamenti.

Passando al pesce, si scopre che i gamberetti sono contaminati dalle più svariate sostanze come antibiotici, pesticidi e prodotti chimici usati per il lavaggio.

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La situazione non migliora con la verdura: per esaltare il sapore delle zuppe di cereali vengono usati sciroppi dolcificanti, spesso contaminati con mercurio, un metallo pesante decisamente tossico.

Proseguiamo con i cibi in scatola: gli involucri interni delle lattine contengono bisfenolo A, un composto organico che altera le concentrazioni ormonali dell’organismo. I frutti rossi confezionati, inoltre, negli USA possono contenere il 60% di muffa.

La galleria “degli orrori” termina con la lattuga: la maggior parte di quella coltivata in California contiene perclorato, una sostanza in grado di interferire con il funzionamento della tiroide.

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I pericoli sono molti, ma possiamo ridurne gli effetti diventando consumatori consapevoli: acquistiamo, se possibile, prodotti a km zero e leggiamo con attenzione le etichette. Se, come si dice, “siamo ciò che mangiamo”, è bene non lasciare nulla al caso per salvaguardare la nostra salute!


Di Cinzia Porfiri

Fonte:http://www.tuttogreen.it/le-cose-peggiori-che-potrebbero-capitare-al-supermercato/
http://pianetablunews.wordpress.com/2013/10/24/le-cose-peggiori-che-potrebbero-capitare-al-supermercato/

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