martedì 31 dicembre 2013

Chi c'è dietro le stragi di Volgograd?

взрыв троллейбус Волгоград

Foto: RIA Novosti

A Volgograd è avvenuto un nuovo attentato terroristico. Stamattina presto è stato fatto esplodere un filobus municipale. Stando alle autorità regionali, sono morte 14 persone, i feriti sono una trentina, tra cui un bambino di un anno. Secondo le prime stime, la potenza del dispositivo d’esplosione era superiore a quella del dispositivo usato il giorno prima alla stazione ferroviaria. Chi c'è dietro la serie di esplosioni a Volgograd e quali obiettivi persegue?

Secondo i testimoni, molti abitanti di Volgograd si astengono dai viaggi nei trasporti pubblici e si spostano a piedi per la città. La gente è impaurita. Lev Korolkov, esperto di situazioni critiche e veterano del reparto speciale “Vympel”, dice che proprio questo era uno degli obiettivi dei terroristi:
 È impossibile garantire una protezione assoluta di ogni mezzo di trasporto, di ogni posto in cui si concentra della gente. Per questo bisognerebbe sospendere ogni attività, e cioè fermare i trasporti pubblici, chiudere i centri commerciali, cessare il lavoro delle stazioni ferroviarie. Ma ciò è impossibile. È in atto un processo di destabilizzazione della situazione generale. Tali atti terroristici che suscitano una grande risonanza, con numerose vittime tra la popolazione civile, servono a far vacillare la società.
Volgograd attrae l’attenzione dei terroristi in quanto è un grande centro di trasporto e di smistamento nel sud della Russia. Un attentato terroristico compiuto in questa zona provoca inevitabilmente una grande risonanza, e proprio in questo consiste l’obiettivo dei terroristi, rilevano gli esperti.

Secondo l’opinione degli specialisti, i possibili mandanti di questi attentati sono gruppi che professano le idee dell’Islam radicale. L’impulso principale poteva provenire da organizzazioni terroristiche internazionali di stampo religioso che hanno preso piede nel Medio Oriente, ha detto a “La Voce della Russia” il politologo israeliano Alex Kogan:
 Possono essere coloro che insistono sulla separazione territoriale, sul massimo trasferimento dei territori del Caucaso del Nord sotto il proprio controllo e vogliono trasformare gli stessi in un terreno fertile per il futuro califfato. Negli ultimi tempi tali rivendicazioni hanno suscitato forti reazioni nel Medio Oriente e nell’Africa Settentrionale.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dato al Comitato antiterroristico nazionale (CAN) una serie di ordini al fine di rafforzare la sicurezza in tutto il territorio della Russia e particolarmente nella regione di Volgograd. Il presidente riceverà ogni giorno i rapporti del CAN sui provvedimenti adottati ed anche rapporti operativi sulla situazione.
Nella regione di Volgograd dal 30 dicembre al 3 gennaio è stato proclamato il lutto cittadino per le vittime dei due attentati. Nella regione sono state cancellate tutte le attività e le manifestazioni di festa per Capodanno.


Grigory Milenin 

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