sabato 21 dicembre 2013

L’AURA UMANA

Per "aura" si intende un insieme di energie elettromagnetiche di densità variabili che compenetrano e circondano il corpo umano creando un campo di forma ovale, detto anche "uovo aurico". Questo campo si estende intorno al corpo tanto più quanto la persona è sana ed energica. Si trova anche al di sopra della testa e si estende sotto i piedi nel terreno.
Gli esperimenti di Northrop e Burr, della Yale University, utilizzarono le onde elettromagnetiche ultrasensibili sugli animali di laboratorio, e dimostrarono che l’aura diminuisce e poi scompare totalmente al momento della morte, mentre le cellule continuano a vivere per un certo periodo di tempo. Se quando c’è vita c’è aura, quando non c’è più vita dov’è l’aura? Va perduta nell’universo o muta semplicemente?

 Gli studi di Paracelso

Paracelso, il cui vero nome era Theophrastus Bombastus von Hohenheim, fu un alchimista e terapeuta nato l’anno dopo che Colombo era partito per scoprire il Nuovo Mondo, era considerato un punto fermo nell’evoluzione della scienza dal famoso storico e scienziato Jacob Bronowski.
Paracelso affermava che all’interno del corpo umano si può trovare una forza vitale che irradia anche verso l’esterno, sotto forma di una sfera di luce. Egli credeva anche che questo rivestimento di luce fosse influenzabile a scopi terapeutici.
Paracelso, che considerava il corpo umano come qualcosa di sacro, chiamava "macellai" i medici del tempo che sottoponevano i loro pazienti ad interventi chirurgici tagliando e rimuovendo i tessuti danneggiati. Egli si lamentava perché la cosiddetta medicina aveva abbandonato i dettami della natura e aveva creato dei sistemi terapeutici del tutto artificiali. Per Paracelso la medicina doveva occuparsi dell’uomo fisico e della sua componente spirituale.
Egli ideò molti trattamenti naturali costituiti da vibrazioni musicali, colori, erbe ed elisir. Ebbe notevoli successi e venne considerato un valente terapeuta per una moltitudine di malattie, dal raffreddore comune alla peste, l’epilessia, l’emicrania e l’insonnia.

 

L’aura e l’arte antica

In un qualunque libro di storia dell’arte si può constatare come l’aura faccia parte di tutte le anitiche culture religiose. Le deità vengono infatti rappresentate come circondate da strati di fiamme o di luce radiosa. Anche nella religione cristiana è facile vedere un’aura dipinta intorno agli Angeli, a Gesù e alla Sacra Famiglia. In queste pitture potete inoltre osservare la presenza di un aureola intorna alla testa essendo in questo luogo localizzato un centro energetico che funziona al massimo nelle persone con un alto sviluppo spirituale.

 

Aura, colori e musica

Gli antichi Egizi, avendo notato come la luminescenza emanata da una persona variasse in relazione al suo stato di salute ed ai suoi sentimenti, usavano pietre colorate e amuleti a scopo correttivo. Per il medesimo scopo Pitagora, filosofo greco del sesto secolo a.C., utilizzava anche le vibrazioni musicali e la poesia. La stretta correlazione tra suoni, colori e l’aura umana, ha occupato un ruolo importante nella salute e nel benessere dell’umanità attraverso i secoli.

 

La camera fotografica Kirlian (1)

Due ricercatori sovietici, i coniugi Semjon e Valentina Kirlian, hanno osservato che sulla superficie esterna di oggetti fotografati in un campo di alta frequenza apparivano particolari effetti di luce colorata. Una foglia o un dito umano, appaiono in queste fotografie circondati da una fitta corona di raggi, una specie di aura ed all’interno di questo fascio luminoso, brilla un fuoco di protuberanze colorate.
Con duro e lungo lavoro, la coppia è riuscita a creare un’apparecchiatura fotografica assai sensibile, che utilizza una frequenza da 70 Khz a più Mhz. Queste fotografie ad alta frequenza probabilmente ci forniranno la chiave per poter spiegare i meridiani dell’agopuntura, ed i relativi punti terapeutici, come parti di una rete energetica ancora sconosciuta alla nostra medicina.
Da circa vent’anni la fotografia Kirlian è stata riconosciuta dalla scienza ufficiale nell’Unione Sovietica; si ritiene che sia innocua anche da un punto di vista ideologico, infatti i suoi risultati possono essere considerati come una conferma all’interpretazione materialistica del mondo.

 

Riferimenti Bibliografici

  1. P. Andreas e C. Kilian, Che cos’è la parapsicologia, pp. 78-80,
    Enciclopedie Pratiche Sansoni, Firenze, 1975.
  2. P. Andreas e C. Kilian, Che cos’è la parapsicologia, pp. 79-81,
    Enciclopedie Pratiche Sansoni, Firenze, 1975.
  3. A.E. Powell, Il doppio eterico,
    Edizioni Macro Post. 


fonte:  http://naturale.blog.tiscali.it/2008/03/05/elementi_di_biofisica_1867271-shtml/#more-5

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