lunedì 24 marzo 2014

L’amaro calice di Conium maculatum


Che ne dici di questa bevanda, se ne può fare o no libagione a qualcuno? È permesso? Socrate noi ne trituriamo la giusta quantità che serve. (Platone, Fedone, Epilogo, Ultimi momenti di vita di Socrate)

RIASSUNTO
Conium Maculatum è un antico rimedio omeopatico i cui effetti patogenetici sono descritti da Platone nella morte di Socrate. Tuttora è un rimedio ad azione molto profonda utile in molte condizioni cliniche molto gravi. Alcune delle più importanti indicazioni per il suo impiego sono riportate nell’articolo assieme alla descrizione di alcuni casi clinici estratti dalla letteratura scientifica.

SUMMARY
Conium Maculatum is an old remedy and its pathogenetic effects were described by Plato in the death of Socrates. Nowadays it is a very deep remedy useful in many serious clinical conditions. Some of the most important indications for its use with some clinical cases reported from scientific literature are illustrated in this article.

Le immortali parole del dialogo di Platone che descrive la morte di Socrate introducono Conium Maculatum (vale a dire la cicuta) che oltre alla illustre citazione presenta numerose caratteristiche che lo rendono un rimedio profondo che può essere utilizzato in molte differenti indicazioni cliniche. Dalla letteratura scientifica omeopatica dei testi classici e delle materie mediche moderne evidenzieremo alcuni dei casi clinici e delle ricerche che ci sembrano più interessanti su tale rimedio.

Paralisi e sintomi mentali
La paralisi ascendente è la tipica paralisi di Conium Maculatum che va dal basso verso l’alto interessando per primi gli arti inferiori e poi proseguendo verso l’alto e che è del resto descritta da Platone come effetto dell’avvelenamento di Socrate.


Lathoud indica come Conium Maculatum manifesti inizialmente una debolezza profonda e progressiva, fisica e mentale con facile esaurimento per il minimo sforzo. Questa debolezza progredisce fino alla paralisi. All’inizio però è solo un rallentamento delle funzioni e delle capacità di esonerazione dell’organismo. Quando subentra la paralisi dal basso gli arti diventano freddi e la paralisi procede verso l’alto andando ad interessare i muscoli respiratori nei casi di avvelenamento risparmiando fino all’ultimo la lucidità della persona come nell’avvelenamento socratico. L’azione del rimedio, descrive Hughes, è principalmente sui centri motori che subiscono una azione depressiva sul loro funzionamento. Anche il pensiero rallenta e si fissa soprattutto sulla superstizione o su pensieri sessuali.

Conium Maculatum è, infatti, secondo Vithoulkas il rimedio più superstizioso della materia medica. Inoltre anche le tematiche sessuali spesso coinvolgono il pensiero tanto che trova indicazione in persone con forti desideri sessuali che vengano ad essere repressi o bloccati. Un rimedio per vecchi scapoli e vecchie zitelle secondo la definizione che ne dà Margaret Tyler. In realtà non bisogna farsi troppo condizionare dalle definizioni. A tal proposito viene citato un caso di Burnett di una paziente peraltro affetta da una neoformazione alla lingua che si rifiutò di prendere tale rimedio perchè aveva letto su un piccolo manuale di omeopatia che Conium era adatto a donne anziane! Questo pericolo sui condizionamenti che possono influenzare l’omeopata ed il paziente sono al giorno d’oggi notevolmente aumentati dalla rete informatica.

Alcuni pazienti non appena escono dalla studio vanno a controllare le indicazioni e le caratteristiche del rimedio su internet e creano forti condizionamenti nella prescrizione di alcuni rimedi. Quante pazienti non si riconoscono in Pulsatilla ad esempio. Sta nel buon senso dei pazienti e nella risolutezza dell’omeopata non perdere questi casi. Per Conium Maculatum la soppressione della sessualità può essere il fattore che spesso innesca la reazione del rimedio. Come indica Vithoulkas il brusco arresto della attività sessuale fino a poco prima regolare in pazienti che ad esempio perdono il loro partner può scatenare il quadro clinico di Conium.

Sindrome maniacodepressiva
Masi Elizalde evidenzia come in Conium la perdita delle forze si accompagni ad un inspiegabile tendenza a Che ne dici di questa bevanda, se ne può fare o no libagione a qualcuno? È permesso? Socrate noi ne trituriamo la giusta quantità che serve. Platone, Fedone, Epilogo, Ultimi momenti di vita di Socrate anno XVIII numero 54 dicembre 2013 45 L’amaro calice di Conium maculatum ridere e come spesso si passi da un tema di tristezza e vecchiaia al tema opposto di gioia e come in fondo la stessa patologia lesionale e organica sia in accordo con lo stato mentale più profondo. Nell’alternarsi tra la tristezza e la gioia Masi Elizalde vede l’alternarsi anche tra la psora con il suo rallentamento generale e la sicosi con reazione opposta di negazione dell’ego che si sente forte e potente e questo ha anche un suo riflesso sulla patologia organica.

Un caso molto interessante di sindrome maniaco depressiva è riportato da Whitmont di una donna di 41 anni dimessa da un istituto avendo passato 6 mesi in una fase depressiva e che arriva in visita in fase maniacale autoritaria, irritabile, ostile con mestruazioni scarse. Conium da 200 CH fino a XMCH dà una buona risposta per circa 5 mesi e la paziente torna in equilibrio mentre quando Conium non risponde più adeguatamente, nonostante rimanga il rimedio che esce fuori dall’analisi repertoriale, Whitmont riesce a recuperare la paziente grazie al passaggio ad un rimedio complementare come Phosphoricum Acidum con guarigione assoluta e completa e benessere per oltre 4 anni nonostante che in tale periodo la paziente avesse avuto eventi traumatici come la perdita del marito.

Nevrosi fobico-ossessive
Come detto Conium Maculatum è il rimedio più superstizioso della materia medica secondo Vithoulkas che evidenzia come se il paziente Conium avesse delle aree cerebrali bloccate e progressivamente indurite da pensieri ossessivi. Vithoulkas racconta il caso di un manager di una banca che venne da lui per progressivi problemi di memoria e che non riusciva a togliersi i pantaloni per andare a letto fino a quando non era completamente sicuro che non passasse alcuna macchina nelle vicinanze di casa sua. Qualunque rumore di macchina gli impediva di mettersi a letto. Tale caso venne completamente guarito da una monodose di Conium XMK. Le nevrosi fobico-ossessive possono essere talmente invadenti la vita di questi pazienti tanto da non riuscire a vivere tranquillamente per la comparsa di idee fisse che riguardano soprattutto ma non esclusivamente la tranquillità e la paura degli estranei. Non riescono ad andare in bagno se ci sono persone che fanno rumore o stanno nelle vicinanze. Vi possono essere delle stipsi ostinate durante i viaggi proprio per questi motivi.

Emiplegia
Lippe curò un caso di emiplegia in un uomo di 80 anni evidenziando un sintomo che viene anche riportato da Nash e che gli permise di trattare diversi pazienti a sua volta con successo e che consisteva nel fatto che il paziente suda abbondantemente non appena si addormenta o appena chiude gli occhi.

Morbo di Parkinson e Parkinsonismi
Un caso di morbo di Parkinson venne presentato nella scuola di omeopatia di Verona dal quale si partì per delle considerazioni sull’analisi del caso e per un confronto tra le metodiche delle varie scuole per arrivare alla prescrizione. Uno dei rimedi principali che venne utilizzato per la terapia di tale paziente e sul quale la maggior parte delle scuole concordavano nella prescrizione sebbene con percorsi diagnostico terapeutici differenti fù proprio Conium Maculatum che giovò al paziente stesso.

Atassia locomotoria
Nash curò un caso di atassia locomotoria con mancanza di coordinazione dei movimenti e rallentamento delle funzioni cerebrali che presentava le caratteristiche vertigini di Conium Maculatum. 46 La clinica omeopatica nella letteratura scientifica.

Sindrome di Meniere e sindromi vertiginose
Conium Maculatum è un rimedio che può essere utilizzato con un buon risultato nella sindrome di Meniere nei casi in cui si manifestano le caratteristiche vertigini del rimedio vale a dire quelle che sono scatenate dai movimenti laterali della testa. Nash riferisce che l’aggravamento nel girare la testa è estremamente indicativo per la prescrizione di Conium Maculatum. Guernsey afferma che questo rimedio è caratterizzato da vertigini che compaiono quando il paziente si stende e muove la testa anche solo leggarmente...il paziente vorrebbe stare con la testa perfettamente ferma. Per Nash comunque indipendentemente dall’ortostatismo o dal clinostatismo è proprio il fatto di girare la testa che scatena le vertigini che sono vertigini oggettive e non soggettive in quanto il paziente vede tutto l’ambiente, a partire dal letto in cui si trova, girargli intorno.

Apparato linfatico
Secondo Clarke Conium Maculatum rappresenta per ghiandole e sistema capillare ciò che Aconitum rappresenta per cuore e sistema arterioso. Il tessuto linfatico e le linfoghiandole sono spesso interessate con la comparsa di gonfiore ed indurimento delle ghiandole stesse come fa notare Kent che evidenzia la tendenza a formare delle linfoghiandole dure come pietre. Lungo i vasi linfatici si possono osservare delle collane di linfonodi induriti come effetto di questo rimedio che al minimo raffreddore determina un rallentamento della circolazione linfatica con la comparsa di un indurimento scrofoloso intorno al collo. Anche Hering identifica nella costituzione scrofolosa quella più tipica di Conium Maculatum. La caratteristica della ipertrofia linfoghiandolare di Conium oltre all’indurimento è che le ghiandole sono poco o per nulla dolorose alla palpazione, in quanto Conium determina un dolore torpido solo nelle prime fasi per la presenza di alterazione della sensibilità nervosa mentre quando subentra l’indurimento non vi è dolore come riportano Lathoud e Voisin. In una fase successiva può subentrare anche l’atrofia in particolare anche a livello di ghiandole endocrine, ovaio, testicoli e ghiandole mammarie.

Patologie Oculistiche
Choudhuri cita un caso di Bayes che evidenzò come Conium riuscì a far ritornare la vista in un caso di cataratta che comportava la totale cecità da un occhio che durava da diciotto anni. Il dottor Bayes curò la ragazza con Conium alla 3 CH non per la vista ma per una ulcerazione fetida ad una gamba e nel giro di due settimane la ragazza inaspettatamente riaquistò la vista dopo essere stata totalmente cieca da un occhio per tale lungo periodo.

È indicato in special modo, come anche riportato da Allen , nella paralisi dei muscoli estrinseci dell’occhio ed in particolare del muscolo retto interno, che produce lo strabismo divergente mentre Cyclamen è indicato nello strabismo convergente. Prurito nel canto interno dell’occhio con fotofobia e ptosi della palpebra inferiore sono alcuni dei sintomi riportati nelle materie mediche. Conium maculatum è anche utile nei casi in cui c’è una riduzione della acuità visiva. Molto interessante a questo riguardo è il caso di Grand- George pubblicato su un precedente numero della nostra rivista in cui una bambina che aveva una cecità quasi completa con atrofia dell’epitelio retinico al fundus oculi in cui vi era una fotofobia intensa a seguito di un trauma psicologico dovuto all’avere assistito a delle intense litigate tra i suoi genitori. Questo caso brillantemente risolto dall’illustre omeopata francese aveva avuto nella intensa fotofobia di origine psicosomatica una indicazione precisa. Il sintomo evita la luce sul repertorio di Kent, come evidenzia Grandgeorge, ha solo sette rimedi di cui Conium Maculatum è l’unico ad essere al terzo grado. Conium Maculatum ha una notevole difficoltà nell’accomodazione tanto da essere incapace, come riporta la Tyler, di guardare oggetti in movimento senza provare cefalea o nausea.

Un’altra caratteristica che mette in evidenza Kent è che la pupilla non si accomoda più ai cambiamenti della luce e dunque si hanno difficoltà notevoli e fotofobia.

Patologie urologiche
Grandi desideri con incapacità a soddisfarli secondo Lathoud. debolezza ed impotenza. Ipertrofia prostatica con ghiandola grossa ed indurita. La sfera sessuale è spesso coinvolta nel genio del rimedio. Molte materie mediche riportano che la reazione che si manifesta in Conium può essere provocata da rapporti sessuali troppo rari e dunque da soppressione del naturale desiderio sessuale. Il paziente può avere anche eiaculazione involontaria ed in effetti secondo DeMarque è uno dei rimedi per la eiaculazione precoce senza appagamento della libido in persone con desiderio sessuale intenso ed astinenza prolungata per cui consiglia una o due monodosi di Conium Maculatum alla 15 CH o alla 30 CH a settimana.

Un tropismo particolare è presente nei riguardi del testicolo e dunque può essere utilizzato in patologie di tale organo. A tale riguardo un caso clinico di Barthel, allievo di Kunzli e di Pierre Schmidt, di carcinoma embrionale del testicolo e sarcoma mediastinale è molto interessante. Dopo l’intervento allo stadio I senza metastasi vi fù la comparsa di un tumore mediastinico, teratoma maturo, trattato con con intervento e citostatici ma successivamente comparve un rabdomiosarcoma pleomorfo polmonare, probabile ulteriore metastasi del tumore di partenza. Dopo l’asportazione del polmone sinistro e dopo ulteriore chemioterapia per la presenza di un ulteriore metastasi in prossimità dell’arco dell’aorta i mezzi terapeutici dopo ulteriore ciclo di chemioterapia erano completamente esauriti. Secondo il patologo i tumori teratomatosi maligni erano componenti sarcomatose dell’iniziale carcinoma embrionale del testicolo. Questo caso così complesso, riportato per intero nel testo di Spinedi, venne trattato alternando Conium XMK a Phosphorus 200K, ritornando poi a Conium XMK e poi CMK e dopo oltre 4 anni dall’inizio della terapia omeopatica, con pochi altri rimedi, stava bene ed il paziente ebbe notevoli parole di elogio della omeopatia nel gruppo di preghiera che sosteneva il suo percorso.

Patologie ginecologiche
Gorthon curò un caso di disturbi mestruali con mestruazioni scarse e molto scure e con la caratteristica di avere un odore offensivo di tutte le secrezioni corporee. La ragazza aveva anche secrezioni nasali particolarmente fetide ma tutte le sue secrezioni a partire da quelle ascellari lo erano ed era costretta a far largo uso di profumi per poter permettersi di frequentare qualcuno in società. Il caso riportato anche da Choudhuri si risolse con Conium con progressivo aumento della potenza dalla 1 CH alla 30 CH. Nel giro di tre mesi si risolse completamente.

Patologie neoplastiche
Ramakrishnan utilizza Conium Maculatum tra i rimedi più frequenti per le patologie neoplastiche ed in particolare nel suo testo di riferimento classifica Conium Maculatum come un rimedio ad ampio spettro specifico per la patologia neoplastica in particolare per le neoplasie delle ghiandole caratterizzate dall’aspetto duro come la pietra come Scirrinum. Secondo l’omeopata indiano sarebbe, inoltre, di inestimabile valore nelle neoplasie di esofago, mammella, stomaco, fegato e prostata con queste caratteristiche. Inoltre nelle neoplasie prostatiche caratterizzate da un valore di PSA superiore a 7 svolgerebbe anche il ruolo di rimedio organo specifico secondo la sua esperienza.

Spinedi riporta nel suo testo Conium Maculatum tra i rimedi che possono essere impiegati nel piano terapeutico di pazienti affetti dal cancro alla vescica come anche nella casistica dei dottori Pareek che sono anche riportate nel suo testo di riferimento per le patologie oncologiche.
In ogni caso il tipo di tumore che permette di identificare Conium è un tumore duro come il sasso come anche riporta Spinedi qualunque sia la sede di partenza del tumore. Ci sono casi riportati nel suo libro di tumore mammario con queste caratteristiche. Anche Burnett nel suo classico testo “Cinquanta ragioni per essere omeopata” afferma per quanto riguarda i tumori della mammella, che è organo purtroppo notoriamente predisposto alla formazione dei neoplasmi maligni: in questi casi non possiamo negare l’azione di Conium Maculatum. La presenza di un nodulo indurito come un sasso o le forme che venivano classificate un tempo come scirro mammario o tumori scirrosi della mammella sono le caratteristiche che indicano le migliori possibilità terapeutiche per Conium Maculatum.

Mastopatia fibrocistica
Questo rimedio è indicato secondo Demarque nelle mastopatie fibrocistiche con mammelle gonfie e dure alla potenza 7 o 9 CH. Interessanti sono le riflessioni di Masi Elizalde sulla patologia mammaria che insorge per 48 La clinica omeopatica nella letteratura scientifica rifiuto dell’allattamento o della sessualità, identificando la reazione di Conium come quella della Amazzone, che taglia la mammella destra, lateralità di Conium tra l’altro, per poter tirare meglio con l’arco per andare in guerra facendo a meno dell’uomo, così come per converso nell’uomo la patologia del testicolo si verifica per il tema della castrazione e del rifiuto della possibilità di procreare.

Miasmi
Classificato da Hahnemann tra i rimedi antipsorici ha tuttavia notevoli caratteristiche anche del miasma sicotico come la tendenza a determinare tumefazioni ed indurimenti e alle neoformazioni. Inoltre considerando l’impiego che tradizionalmente fanno gli omeopati del passato nelle patologie neoplastiche con ulcerazioni o infiltrazioni dure con aspetto scrofoloso anche la syphilis è spesso interessata o meglio il tubercolinismo che avviene quando alla psora si sovrappone la syphilis.

Aggravamento con alcool e superalcolici
I pazienti Conium sono spesso aggravati dall’alcool. Come riporta Hering, l’alcool e il vino aggravano il paziente che non sopporta la minima quantità di alcool senza stare male.

Relazione con altri rimedi
Interessante è il rapporto evolutivo che ha con Phosporus che spesso precede la sua reazione. Spinedi che utilizza molto Phosphorus come rimedio nella strategia terapeutica per affrontare le patologie neoplastiche riporta dei casi in cui da un rimedio si passa all’altro a seconda delle fasi della neoplasia. Anche Phosphoricum Acidum può essere un ottimo complementare quando nel paziente prevalga la debolezza e l’astenia ma Conium non risponde in modo adeguato.

Conclusioni
Conium Maculatum è un rimedio ad azione molto profonda che, come si evince dalla analisi della letteratura scientifica, ha curato numerosi casi di patologie molto gravi come patologie neurologiche caratterizzate da paralisi ascendente, sindromi parkinsoniane, sindromi di Meniere dalle tipiche vertigini, patologie oculari oltre che urologiche, ginecologiche e neoplastiche che presentano un indurimento dei tessuti oltre che a patologie dall’apparato linfoghiandolare. I sintomi mentali del rimedio permettono di pensare al suo utilizzo in casi di patologie psichiatriche come nevrosi fobico-ossessive e sindromi maniacodepressive. Un po’ di cicuta però a dosi omeopatiche può essere dunque di aiuto nel riacquistare il raziocinio e la libertà di pensiero che era la caratteristica principale dei grandi filosofi del passato come Socrate sciogliendo l’indurimento e la sclerosi che le difficoltà della vita porta con se.

 

Bibliografia
1. Burnett J.C. Cinquanta ragioni per essere omeopata. De Ferrari editore. Genova. 1998.
2. Choudhuri N.M. A study on materia medica. Bjain publishers. New Delhi. 2001.
3. Clarke J.H. Dizionario di Farmacologia Omeopatica Clinica. IPSA Editore. 1997.
4. Cooper R.T. Cancer and cancer symptoms. Second edition. Bjain publishers. New Delhi. 2003.
5. Grandgeorge D. Conium Maculatum. Un caso di grave fotofobia cronica in una bimba di 6 anni. Il Medico Omeopata n.49. Aprile 2012
6. Guermonprez M., Pinkas M., Torck M. Matiere Medicale Homeopatique. CEDH. 2005.
7. Hahnemann C.S.F. Materia Medica Pura. 2000. Edi-Lombardo
8. Hering C. The Guiding symptoms of our materia medica. Bjain Publishers. New Delhi. Reprint editions. 2000.
9. Hodiamont G. Trattato di Farmacologia Omeopatica. II Volume. Rimedi Vegetali in Omeopatia. 1984. Nuova IPSA editore.
10. Kent J.T. Materia Medica Omeopatica. Red Edizioni. Palermo. 2003.
11. Lathoud J.A. Materia Medica omeopatica. 2011. Salus Infirmorum
12. Masi Elizalde A. Riflessioni Omeopatiche. Vol.II De Ferrari Editore. Genova. 1995
13. Nash E.B. Fondamenti di Terapia Omeopatica. Salus Infirmorum. Padova. 2000.
14. Ramakrishnan A.U., Coulter C. A Homeopathic Approach to Cancer. Ninth House Publishing. West Virginia. 2001.
15. Spinedi D. L’omeopatia in Oncologia. Accompagnamento e cura del malato oncologico. Tecniche Nuove. Milano. 2011.
16. Tyler M.L. Quadri di rimedi omeopatici. Salus Infirmorum. Padova. 2001.
17. Vermeulen F. Prisma. 2002. Emryss publishers. The Nedherlands.
18. Vithoulkas G. Materia Medica Viva. 2007. Belladonna editore.
19. Voisin H. Materie Medicale du Praticienne Homeopathe. Annecy. 1960
20. Whitmont E.C. Omeopatia e Psicanalisi. Red Edizioni. Como. 1987. 


Nunzio Chiaramida

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