lunedì 31 marzo 2014

Sorprese nel Sistema Solare

 
Ai margini del nostro sistema solare, potrebbero esservi centinaia di nano pianeti ed altri corpi celesti dalle dimensioni confrontabili con Marte o la Terra. Le sorprese quindi non finiranno presto e gli astronomi continuano a cercare. Le categorie del pensiero si stanno svincolando dai presupposti schematici dentro i quali eravamo abituati a considerarle. La nuova cronologia russa, le applicazioni nel macrocosmo della fisica quantistica sino alle nuove scoperte astronomiche stanno ridisegnando la nostra personale mappa dell’universo vicino e lontano. Occorre non dare nulla per scontato in qualsiasi campo del pensiero. Ciò che è stimato essere un postulato scientifico in un determinato momento storico potrebbe rivelarsi solo come un ostacolo allo sviluppo della conoscenza pochi anni dopo. La ricerca continua dunque e le possibilità si ampliano verso orizzonti nuovi ed inesplorati, in tutti i campi. Tenersi lontano dal 'sapere' accademico è quindi necessario per evolvere in libertà e serenità. 
 

Dal sito Tiscali notizie 
Sorprese nel Sistema Solare, scoperto un nuovo pianeta nano e un insolito asteroide con gli anelli
Sorprese dal Sistema Solare: i suoi confini si ampliano grazie alla scoperta di un nuovo pianeta nano e tra i corpi celesti che lo popolano ci sono anche oggetti inediti, come il primo asteroide con un sistema di anelli simile a quello dei giganti del Sistema Solare, come Saturno, Giove Urano e Nettuno. Entrambe le scoperte sono pubblicate sulla rivista  Nature.
Pianeta nano dista da noi 80 volte la distanza che separa Terra e Sole - Il pianeta nano che estende i confini del Sistema Solare al momento ha soltanto una sigla, 2012 VP113, ed è lontanissimo, circa 80 volte la distanza che separa Terra e Sole. A scoprirlo sono stati due celebri cacciatori di pianeti come gli americani Chadwick Trujillo, dell'Osservatorio Gemini della Hawaii, e Scott Sheppard, della Carnegie Institution for Science. Hanno definito il piccolo pianeta ''un altro Sedna'', riferendosi all'altro pianeta nano scoperto dieci anni fa ma distante “solo” 76 volte la distanza fra Terra e Sole. Secondo i due astronomi il nuovo pianeta proviene dalla nube di Oort, il luogo ai confini del Sistema Solare celebre per essere la ''culla'' delle comete. Per Sheppard “la ricerca di questi oggetti lontani deve continuare, in quanto essi potrebbero dirci molto su come il nostro Sistema Solare si è formato ed evoluto”.
 
Nel Sistema Solare centinaia di oggetti simili a 2012 VP113 - Secondo i due autori della ricerca 2012 VP113 e Sedna potrebbero non essere affatto casi isolati: potrebbero esistere circa 900 oggetti con orbite simili e con dimensioni superiori a 1000 chilometri, alcuni perfino confrontabili a Marte o alla Terra. (…)

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