venerdì 18 aprile 2014

Altea - Althaea officinalis

Nome Althaea officinalis - Malvaceae

 

Proprietà dell'altea

Gli estratti della radice di altea contengono amido, pectine, mucillagine, zuccheri, grassi e tannini. In particolare le mucillagini conferiscono alla pianta proprietà emollienti, lenitive e protettive delle membrane della mucosa. Per questa ragione è indicata nel trattamento di tutte le forme di infiammazione.

L’attività decongestionante e antisettica della pianta che svolge sui tessuti molli del nostro organismo, la rende un efficace rimedio nella cura dei disturbi delle vie respiratorie, come tosse e raffreddore; in caso di mal di gola e irritazioni della bocca come ascessi, stomatiti e gengiviti.

Anche nel sistema digerente trova applicazioni terapeutiche, quando ci troviamo in presenza di irritazioni e infezioni della mucosa intestinale, provocate dalla sindrome del colon irritabile o da virus esterni (enteriti, coliche, diarrea, stitichezza); lesioni della mucosa gastrica o duodenale come ulcere; e in caso di infiammazioni della vescica e dei reni, dovute a calcoli o cistite.

Inoltre la mucillagine di altea ha evidenziato una forte attività ipoglicemica utile in caso di iperglicemia e diabete.


Descrizione della pianta

Erba perenne, ricca di folta peluria che le conferisce un aspetto vellutato, ha un fusto eretto, semplice o poco ramificato (50-150 cm.), dal portamento maestoso. La radice è crassa formata da più fusi contorti bianchi dentro, giallastri fuori. 
Le foglie hanno un picciolo molto corto; quelle inferiori sono più o meno tondeggianti, quelle inserite lungo il fusto sono triangolari, hanno la base a forma di cuore e l’apice acuto, dentate irregolarmente o divise in tre-cinque lobi, coperte da peli forti e morbidi. I fiori grandi al massimo 3-5 cm e inseriti in un numero di uno-tre all’ascella delle foglie superiori o terminali, sono formati da un calice di cinque sepali rinforzato da un calicetto di sette-dodici lacinie e da cinque petali di colore variabile dal bianco rosato al porporino. Il frutto è formato da numerosi acheni disposti circolarmente uno vicino all’altro, (10-20 cocchi) hanno la forma di reni e il guscio crostaceo.

L'habitat dell'altea

Diffusa in gran parte dell’Europa, cresce in luoghi umidi, e paludosi. lungo i fossi, i canali, gli argini, attorno alle case di campagna.

Cenni storici

È interessante notare come il nome botanico dell'altea, derivi direttamente dal greco Althain che significa “curare”. Conosciuta anche come Bismalva, Malvavischio e Malvaccione, nell'antichità le sue foglie erano spesso impiegate spesso come alimento. Infatti l’altea era considerata un cibo prelibato presso i Romani, mentre veniva usata in tempi di carestia dai Greci, Turchi e Siriani.

Le sue proprietà curative erano già note nella medicina umorale di Ippocrate, ma troviamo riferimenti circa le sue virtù anche in Orazio, Marziale, Virgilio, Plinio e Dioscoride.

È citata in uno dei Capitolari di Carlo Magno e fu ampiamente coltivata per tutto il Medio Evo. In quei tempi se ne sfruttavano le qualità lenitive ed emollienti per curare piaghe tumefatte e infette, era a questo scopo coltivata nei giardini dei monasteri. Ildegarda di Bingen la somministrava per curare febbri, tosse, infreddature, congestioni delle vie respiratorie e mal di testa.

I principi attivi, concentrati nelle radici, che, nella medicina popolare francese venivano polverizzate e impiegate nella preparazione di caramelle morbide dette pȃtè dȩ guimauve e indicate nelle infiammazioni del cavo e in caso di tosse.

Una ricetta con l'altea

La mucillagine di questa pianta ha evidenziato forte attività ipoglicemica, quindi è controindicata ai soggetti in trattamento con insulina o ipoglicemizzanti orali, perché può ridurre ulteriormente i livelli glicemici.

DECOTTO: 1 cucchiaio raso di altea radice, 1 tazza d’acqua
Versare la radice sminuzzata nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo dopo i pasti per usufruire dell’azione antinfiammatoria e protettiva delle mucose


Alessandra Romeo
 
Immagine | Wikimedia
A cura dell'Erboristeria del Pigneto

fonte: http://www.cure-naturali.it/altea/2468
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Stomaco in fiamme? Usa l'Altea
 
L'altea protegge lo stomaco in caso di gastrite, producendo come un gel protettivo che difende la mucosa dall'azione dei succhi gastrici, ma ci sono anche altri rimedi.

Cure gastrite erbe

 
Uno dei disturbi più frequenti è l'infiammazione della mucosa gastrica, comunemente detta gastrite. Lo stomaco è un ambiente a rischio perché i succhi gastrici sono di per sé irritanti oltre che altamente corrosivi. Il nostro organismo possiede adeguate difese contro gli acidi, come la secrezione di muco e bicarbonato da parte della mucosa, sistemi di “lavaggio” e drenaggio che rimuovono gli acidi in eccesso o la produzione di prostaglandine, che facilitano la riparazione della mucosa.

Ma l'uso di farmaci antinfiammatori (FANS e cortisone), il consumo di alimenti acidi o che aumentano la produzione di acido come cacao, menta, caffè, alcolici, bibite gassate, pomodoro, il fumo e lo stress, possono interferire con questi meccanismi, ecco allora comparire la gastrite.

Alcuni sintomi da non trascurare che indicano la presenza di una gastrite:
  • 1) nausea o vomito;
  • 2) dolore alla bocca dello stomaco, in quella zona compresa tra la punta (apice) dello sterno e l'ombelico (il dolore è sordo, vago, profondo, non ha le caratteristiche del bruciore, a meno che non si presente anche reflusso);
  • 3) manifestazioni correlate alla cattiva digestione come pesantezza o pienezza di stomaco, scarso appetito, eruttazioni, eccetera: queste si verificano soprattutto nel caso della gastrite atrofica, in cui le ghiandole non ci sono più e lo stomaco non produce acido ed enzimi a sufficienza;
  • 4) anemia: anche questa appare nel caso della gastrite atrofica, in cui lo stomaco produce meno fattore intrinseco, una sostanza indispensabile per l'assorbimento della vitamina B12. L'anemia si manifesta con bruciore alla lingua, stanchezza, scarsa attenzione, calo della memoria e del peso. Se si tratta di gastrite acuta erosiva, vi sono sintomi gravi, acuti e improvvisi, correlati spesso a una emorragia.

Rimedi contro il reflusso

Il reflusso è un disturbo causato dalla risalita acida e irritante, nell'esofago, che ne provoca l'infiammazione. Può essere utile associare due rimedi: il tiglio e l'agar-agar. Il macerato glicerico di Tilia tomentosa migliora la funzionalità della valvola gastroesofagea ; i suoi flavonoidi calmano gli spasmi che provocano la risalita degli acidi. Per la posologia chiedete al vostro erborista di fiducia, poiché può mutare a seconda del peso e del fabbisogno, oltre che dalla tipologia qualitativa del prodotto.

L'altea (Althaea officinalis) è una pianta particolarmente ricca di mucillagini, soprattutto nelle radici, questo ne fa un vero e proprio rimedio gastroprotettivo capace di formare un gel idratante e antinfiammatorio sulle pareti dello stomaco, in modo da isolarle dall'azione degli acidi. 
Inoltre rinforza le naturali difese dello stomaco. Si può assumere sotto forma di decotto oppure come tintura madre: nel primo caso si userà un cucchiaio di altea per una tazza di acqua da prendere prima dei pasti principali, almeno mezz'ora prima. La tintura madre si assume con 20 gocce tre volte al giorno con mezzo bicchiere di acqua sempre prima dei pasti. Nel caso si vogliano prendere entrambi i rimedi chiedere al vostro erborista di fiducia.

In caso di dolori, che possono essere legati a una cattiva digestione, si può adoperare la tintura madre di angelica che è carminativa, analgesica e antispastica.  
 
NON DEVE ESSERE USATA IN CASO DI GRAVIDANZA E DURANTE L'ALLATTAMENTO O IN CASO DI USO DI ANTICOAGULANTI.

In questo caso, con la tintura madre di angelica, se ne assumono 30 gocce in poca acqua prima dei pasti.

 

fonte: http://doctorsane.blogspot.it/2014/04/stomaco-in-fiamme-usa-laltea.html


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