venerdì 23 maggio 2014

Progetto Brest-300: la nuova via per l'energia nucleare

Progetto Brest-300: la nuova via per l'energia nucleare

Il primo progetto al mondo di reattore dotato di neutroni rapidi e raffreddato con metallo liquido Brest-300 sarà russo e sarà pronto per settembre 2014. Lo sviluppo del reattore è affidato all'istituto di progettazione e ricerca di Mosca N. A. Dollezhal. La Russia è leader mondiale nella creazione di rettori su neutroni rapidi. Già da molti anni nella centrale nucleare di Belojarsk nella regione di Sverdlovsk opera con successo il reattore termonucleare Bn-600. Ad oggi è l'unica unità ad avere neutroni rapidi al Mondo.
 
Il progetto BREST va in un'altra direzione dell'energia nucleare, afferma l'esperto del centro di ricerca russo Kurchatov, Andrey Gagarinsky:
Questa è una nuova idea, ma non è ancora completata. Questo reattore autorigenerante è raffreddato a piombo liquido. I reattori veloci, che sono ora costruiti in tutto il mondo sono reattori raffreddati da sodio liquido. Il sodio brucia, in primo luogo e inoltre reagisce male a contatto con l'acqua, pertanto esso deve essere isolato dall'acqua. Cì sono poi altre sue proprietà spiacevoli.
Il piombo non ha queste attitudini negative. I reattori esistenti nel mondo oggi lavorano con acqua in pressione perchè altrimenti a temperature elevate essa va in ebollizione. Il piombo invece fonde a temperature superiori a 300 gradi. Pertanto, la pressione può essere bassa. Il piombo chimicamente si comporta in modo passivo. Ecco perché l'idea di un nuovo reattore del progetto BREST-300, un reattore con una capacità di 300 megawatt.

I progettisti ritengono che esso fornisca più sicurezza rispetto ad altre unità di neutroni veloci. Quasi tutti sono reattori raffreddati a sodio. Ma c' è chi critica il progetto, sostenendo che un reattore simile è possibile solo in impianti sperimentali. Mentre questa idea era solo su carta, sono invece già studiate le proprietà del piombo e la sua interazione con diversi tipi di carburante sono già universalmente noti.

Quando si inizia a costruire un reattore di nuova generazione, farlo di 300 megawatt di potenza significa andare incontro a troppi rischi, meglio creare prima un piccolo reattore sperimentale. Inoltre, in questo caso si tratta di usare un nuovo combustibile. Gli studi a livello del progetto, a cominciare dal Bn-600 sono iniziati oltre 30 anni fa, in Russia. Ma i sostenitori del Brest hanno argomentazioni di ferro. Dopo Fukushima l'industria è alla ricerca di nuovi tipi di refrigeranti, con caratteristiche non pericolose, per esempio, in contrasto con l'acqua e che non reagiscano chimicamente formando idrogeno. Il piombo e il piombo-bismuto sono eccellenti in questa missione, afferma Andrey Gagarinsky:
In Russia si considerano contemporaneamente tre diverse versioni di sviluppo di reattori veloci. Il tradizionale con sodio, un progetto della Bn-1200, con il piombo-bismuto e liquido di raffreddamento, un prototipo della capacità di 100 megawatt sarà costruito intorno a Dimitrovgrad, e, infine, il progetto BREST.
Nel mondo l'interesse per la nuova soluzione è moderato. Come parte di un progetto internazionale per costruire una quarta generazione di reattori sono state selezionate, da centinaia di opzioni diverse, un totale di 6, compreso il reattore al piombo. Ha mostrato interesse in esso anche un consorzio romeno-italiano. La Romania vuole fornire la sua piattaforma, e l'Italia lo sviluppo. Anche se né l'uno né l'altro non si erano mai interessato al progetto. In generale, i sostenitori dei reattori veloci con sodio restano sulle loro posizioni. I francesi, ad esempio, hanno mostrato interesse per i reattori veloci a gas.
 

Oleg Nechaj


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