giovedì 26 giugno 2014

Moderne catene di schiavitù

Il software di un'azienda italiana che consente di controllare gli smartphone Il software di un'azienda italiana che consente di controllare gli smartphone

L'ennesima minaccia per la privacy degli utenti

I software della Hacking Team, azienda di Milano specializzata in tecnologia per la sorveglianza, possono prendere il controllo totale del vostro telefono cellulare. Questo è il risultato di una ricerca condotta dalla società  russa Kaspersky Labe dal laboratorio antisorveglianza Citizen Lab dell’Università di Toronto.
 
Operativa dal 2001, la Hacking impiega oltre 50 persone e offre ai clienti la possibilità di "tenere sotto controllo i vostri obiettivi e monitorarli, indipendentemente dalla crittografia e dalla mobilità", e consente di "tenere d'occhio tutti i vostri obiettivi e gestirli in remoto, il tutto da un'unica schermata".
 
È la prima volta che Remote Control Systems (RCS), il software trojan dell’azienda italiana, è stato collegato ai telefoni cellulari e questo pone una nuova potenziale minaccia per la privacy degli utenti di telefonia mobile.    
"La nostra ultima ricerca ha identificato moduli mobili che funzionano su tutte le piattaforme, come Android e iOS," ha scritto  ricercatore di Kaspersky Sergey Golovanov.
"Questi moduli sono installati utilizzando agenti infettanti. Essi si traducono in un controllo completo su tutta l’attività svolta su un computer e nelle sue vicinanze. Attivano segretamente  il microfono e prendendo inquadrature regolari che assicurano una costante sorveglianza dell’obiettivo”.

 
La polizia può installare il malware spia direttamente nel telefono se vi è l'accesso diretto al dispositivo, o se il proprietario del telefono si connette a un computer già infetto, secondo Wired.
 
Vari software possono anche attirare gli utenti a scaricare apps false mirate.
 
Una volta all'interno di un iPhone, per esempio, può accedere e attivare il controllo di Wi-Fi, GPS, GPRS, registrazione di voce, e-mail, SMS, MMS, elenco file, cookie, gli URL visitati, pagine web memorizzate nella cache, rubrica, cronologia delle chiamate, note, calendario, appunti, lista delle applicazioni, cambiare SIM, microfono, inquadrature, chat , WhatsApp, Skype e Viber.
 
Hacking Team ha sostenuto che i suoi prodotti vengono utilizzati per le intercettazioni governative legali, aggiungendo che non vende prodotti a paesi inseriti nella lista nera da parte della NATO o a regimi repressivi.

 
Wired ha riferito che ci sono stati casi in cui le applicazioni di spionaggio sono state utilizzati in modo illegale in Turchia, Marocco e Arabia Saudita.
 
Citizen Lab ha scoperto il malware nascosto in un’app di notizie di Qatif Oggi, un servizio di notizie e informazioni in lingua araba che riporta gli eventi della parte orientale della regione di Qatif, Arabia Saudita. Ha inoltre sostenuto che le prove indiziarie indicano che il governo dell'Arabia Saudita starebbe usando il malware contro i manifestanti sciiti nella zona.
 
 
 
Il software di un'azienda italiana che consente di controllare gli smartphone

L’ennesima minaccia per la privacy degli utenti

I software della Hacking Team, azienda di Milano specializzata in tecnologia per la sorveglianza, possono prendere il controllo totale del vostro telefono cellulare. Questo è il risultato di una ricerca condotta dalla società  russa Kaspersky Labe dal laboratorio antisorveglianza Citizen Lab dell’Università di Toronto.
Operativa dal 2001, la Hacking impiega oltre 50 persone e offre ai clienti la possibilità di “tenere sotto controllo i vostri obiettivi e monitorarli, indipendentemente dalla crittografia e dalla mobilità”, e consente di “tenere d’occhio tutti i vostri obiettivi e gestirli in remoto, il tutto da un’unica schermata”.
È la prima volta che Remote Control Systems (RCS), il software trojan dell’azienda italiana, è stato collegato ai telefoni cellulari e questo pone una nuova potenziale minaccia per la privacy degli utenti di telefonia mobile.
“La nostra ultima ricerca ha identificato moduli mobili che funzionano su tutte le piattaforme, come Android e iOS,” ha scritto  ricercatore di Kaspersky Sergey Golovanov.
“Questi moduli sono installati utilizzando agenti infettanti. Essi si traducono in un controllo completo su tutta l’attività svolta su un computer e nelle sue vicinanze. Attivano segretamente  il microfono e prendendo inquadrature regolari che assicurano una costante sorveglianza dell’obiettivo”.
La polizia può installare il malware spia direttamente nel telefono se vi è l’accesso diretto al dispositivo, o se il proprietario del telefono si connette a un computer già infetto, secondo Wired.
Vari software possono anche attirare gli utenti a scaricare apps false mirate.
Una volta all’interno di un iPhone, per esempio, può accedere e attivare il controllo di Wi-Fi, GPS, GPRS, registrazione di voce, e-mail, SMS, MMS, elenco file, cookie, gli URL visitati, pagine web memorizzate nella cache, rubrica, cronologia delle chiamate, note, calendario, appunti, lista delle applicazioni, cambiare SIM, microfono, inquadrature, chat , WhatsApp, Skype e Viber.
Hacking Team ha sostenuto che i suoi prodotti vengono utilizzati per le intercettazioni governative legali, aggiungendo che non vende prodotti a paesi inseriti nella lista nera da parte della NATO o a regimi repressivi.
Wired ha riferito che ci sono stati casi in cui le applicazioni di spionaggio sono state utilizzati in modo illegale in Turchia, Marocco e Arabia Saudita.
Citizen Lab ha scoperto il malware nascosto in un’app di notizie di Qatif Oggi, un servizio di notizie e informazioni in lingua araba che riporta gli eventi della parte orientale della regione di Qatif, Arabia Saudita. Ha inoltre sostenuto che le prove indiziarie indicano che il governo dell’Arabia Saudita starebbe usando il malware contro i manifestanti sciiti nella zona.
Fonte: lantidiplomatico.it
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Il software di un'azienda italiana che consente di controllare gli smartphone

L’ennesima minaccia per la privacy degli utenti

I software della Hacking Team, azienda di Milano specializzata in tecnologia per la sorveglianza, possono prendere il controllo totale del vostro telefono cellulare. Questo è il risultato di una ricerca condotta dalla società  russa Kaspersky Labe dal laboratorio antisorveglianza Citizen Lab dell’Università di Toronto.
Operativa dal 2001, la Hacking impiega oltre 50 persone e offre ai clienti la possibilità di “tenere sotto controllo i vostri obiettivi e monitorarli, indipendentemente dalla crittografia e dalla mobilità”, e consente di “tenere d’occhio tutti i vostri obiettivi e gestirli in remoto, il tutto da un’unica schermata”.
È la prima volta che Remote Control Systems (RCS), il software trojan dell’azienda italiana, è stato collegato ai telefoni cellulari e questo pone una nuova potenziale minaccia per la privacy degli utenti di telefonia mobile.
“La nostra ultima ricerca ha identificato moduli mobili che funzionano su tutte le piattaforme, come Android e iOS,” ha scritto  ricercatore di Kaspersky Sergey Golovanov.
“Questi moduli sono installati utilizzando agenti infettanti. Essi si traducono in un controllo completo su tutta l’attività svolta su un computer e nelle sue vicinanze. Attivano segretamente  il microfono e prendendo inquadrature regolari che assicurano una costante sorveglianza dell’obiettivo”.
La polizia può installare il malware spia direttamente nel telefono se vi è l’accesso diretto al dispositivo, o se il proprietario del telefono si connette a un computer già infetto, secondo Wired.
Vari software possono anche attirare gli utenti a scaricare apps false mirate.
Una volta all’interno di un iPhone, per esempio, può accedere e attivare il controllo di Wi-Fi, GPS, GPRS, registrazione di voce, e-mail, SMS, MMS, elenco file, cookie, gli URL visitati, pagine web memorizzate nella cache, rubrica, cronologia delle chiamate, note, calendario, appunti, lista delle applicazioni, cambiare SIM, microfono, inquadrature, chat , WhatsApp, Skype e Viber.
Hacking Team ha sostenuto che i suoi prodotti vengono utilizzati per le intercettazioni governative legali, aggiungendo che non vende prodotti a paesi inseriti nella lista nera da parte della NATO o a regimi repressivi.
Wired ha riferito che ci sono stati casi in cui le applicazioni di spionaggio sono state utilizzati in modo illegale in Turchia, Marocco e Arabia Saudita.
Citizen Lab ha scoperto il malware nascosto in un’app di notizie di Qatif Oggi, un servizio di notizie e informazioni in lingua araba che riporta gli eventi della parte orientale della regione di Qatif, Arabia Saudita. Ha inoltre sostenuto che le prove indiziarie indicano che il governo dell’Arabia Saudita starebbe usando il malware contro i manifestanti sciiti nella zona.
Fonte: lantidiplomatico.it
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Il software di un'azienda italiana che consente di controllare gli smartphone

L’ennesima minaccia per la privacy degli utenti

I software della Hacking Team, azienda di Milano specializzata in tecnologia per la sorveglianza, possono prendere il controllo totale del vostro telefono cellulare. Questo è il risultato di una ricerca condotta dalla società  russa Kaspersky Labe dal laboratorio antisorveglianza Citizen Lab dell’Università di Toronto.
Operativa dal 2001, la Hacking impiega oltre 50 persone e offre ai clienti la possibilità di “tenere sotto controllo i vostri obiettivi e monitorarli, indipendentemente dalla crittografia e dalla mobilità”, e consente di “tenere d’occhio tutti i vostri obiettivi e gestirli in remoto, il tutto da un’unica schermata”.
È la prima volta che Remote Control Systems (RCS), il software trojan dell’azienda italiana, è stato collegato ai telefoni cellulari e questo pone una nuova potenziale minaccia per la privacy degli utenti di telefonia mobile.
“La nostra ultima ricerca ha identificato moduli mobili che funzionano su tutte le piattaforme, come Android e iOS,” ha scritto  ricercatore di Kaspersky Sergey Golovanov.
“Questi moduli sono installati utilizzando agenti infettanti. Essi si traducono in un controllo completo su tutta l’attività svolta su un computer e nelle sue vicinanze. Attivano segretamente  il microfono e prendendo inquadrature regolari che assicurano una costante sorveglianza dell’obiettivo”.
La polizia può installare il malware spia direttamente nel telefono se vi è l’accesso diretto al dispositivo, o se il proprietario del telefono si connette a un computer già infetto, secondo Wired.
Vari software possono anche attirare gli utenti a scaricare apps false mirate.
Una volta all’interno di un iPhone, per esempio, può accedere e attivare il controllo di Wi-Fi, GPS, GPRS, registrazione di voce, e-mail, SMS, MMS, elenco file, cookie, gli URL visitati, pagine web memorizzate nella cache, rubrica, cronologia delle chiamate, note, calendario, appunti, lista delle applicazioni, cambiare SIM, microfono, inquadrature, chat , WhatsApp, Skype e Viber.
Hacking Team ha sostenuto che i suoi prodotti vengono utilizzati per le intercettazioni governative legali, aggiungendo che non vende prodotti a paesi inseriti nella lista nera da parte della NATO o a regimi repressivi.
Wired ha riferito che ci sono stati casi in cui le applicazioni di spionaggio sono state utilizzati in modo illegale in Turchia, Marocco e Arabia Saudita.
Citizen Lab ha scoperto il malware nascosto in un’app di notizie di Qatif Oggi, un servizio di notizie e informazioni in lingua araba che riporta gli eventi della parte orientale della regione di Qatif, Arabia Saudita. Ha inoltre sostenuto che le prove indiziarie indicano che il governo dell’Arabia Saudita starebbe usando il malware contro i manifestanti sciiti nella zona.
Fonte: lantidiplomatico.it
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I software della Hacking Team, azienda di Milano specializzata in tecnologia per la sorveglianza, possono prendere il controllo totale del vostro telefono cellulare. Questo è il risultato di una ricerca condotta dalla società  russa Kaspersky Labe dal laboratorio antisorveglianza Citizen Lab dell’Università di Toronto.
Operativa dal 2001, la Hacking impiega oltre 50 persone e offre ai clienti la possibilità di “tenere sotto controllo i vostri obiettivi e monitorarli, indipendentemente dalla crittografia e dalla mobilità”, e consente di “tenere d’occhio tutti i vostri obiettivi e gestirli in remoto, il tutto da un’unica schermata”.
È la prima volta che Remote Control Systems (RCS), il software trojan dell’azienda italiana, è stato collegato ai telefoni cellulari e questo pone una nuova potenziale minaccia per la privacy degli utenti di telefonia mobile.
“La nostra ultima ricerca ha identificato moduli mobili che funzionano su tutte le piattaforme, come Android e iOS,” ha scritto  ricercatore di Kaspersky Sergey Golovanov.
“Questi moduli sono installati utilizzando agenti infettanti. Essi si traducono in un controllo completo su tutta l’attività svolta su un computer e nelle sue vicinanze. Attivano segretamente  il microfono e prendendo inquadrature regolari che assicurano una costante sorveglianza dell’obiettivo”.
La polizia può installare il malware spia direttamente nel telefono se vi è l’accesso diretto al dispositivo, o se il proprietario del telefono si connette a un computer già infetto, secondo Wired.
Vari software possono anche attirare gli utenti a scaricare apps false mirate.
Una volta all’interno di un iPhone, per esempio, può accedere e attivare il controllo di Wi-Fi, GPS, GPRS, registrazione di voce, e-mail, SMS, MMS, elenco file, cookie, gli URL visitati, pagine web memorizzate nella cache, rubrica, cronologia delle chiamate, note, calendario, appunti, lista delle applicazioni, cambiare SIM, microfono, inquadrature, chat , WhatsApp, Skype e Viber.
Hacking Team ha sostenuto che i suoi prodotti vengono utilizzati per le intercettazioni governative legali, aggiungendo che non vende prodotti a paesi inseriti nella lista nera da parte della NATO o a regimi repressivi.
Wired ha riferito che ci sono stati casi in cui le applicazioni di spionaggio sono state utilizzati in modo illegale in Turchia, Marocco e Arabia Saudita.
Citizen Lab ha scoperto il malware nascosto in un’app di notizie di Qatif Oggi, un servizio di notizie e informazioni in lingua araba che riporta gli eventi della parte orientale della regione di Qatif, Arabia Saudita. Ha inoltre sostenuto che le prove indiziarie indicano che il governo dell’Arabia Saudita starebbe usando il malware contro i manifestanti sciiti nella zona.
Fonte: lantidiplomatico.it
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