mercoledì 9 luglio 2014

GANODERMA nè miracolo nè bufala

È il fungo balzato all’attenzione di media e utenti di Internet. Se ne decantano proprietà miracolose, anche antitumorali. La verità è un’altra. Ma interessante per valorizzarlo come si deve.


È attualmente il Ganoderma (o Reishi) a essere sotto i riflettori degli amanti dei rimedi «miracolosi». Un fungo dalle proprietà «strabilianti», almeno a sentire molti, che su Internet e sulla stampa viene decantato come la soluzione definitiva per tutti i problemi di salute, da quelli più banali (influenza, raffreddori, ecc.) fino a quelli più complessi e drammatici (malattie autoimmunitarie, tumori, ecc.). Ci risiamo. Lo scrivo con un leggero fastidio, per il ripetersi, uguale uguale, di uno schema ormai ben conosciuto e che serve esclusivamente a imporre sul piano commerciale questo o quel prodotto, generalmente esotico.

Uno schema, badate, che viene utilizzato a prescindere dall’effettiva utilità per la salute del prodotto in questione. Se ricordate bene, l’ultimo in ordine di tempo è stato il goji, una bacca cinese simile al nostro mirtillo, ma di colore rosso ed effettivamente ricchissima di antiossidanti (ne parleremo il prossimo mese, ndr). Prima però venne l’açai, frutto di una palma (Euterpe oleracea) che cresce spontaneamente nella parte settentrionale della foresta brasiliana (e di cui anche V&S si è interessata).

Faccio notare che 40 anni fa, dello stesso clamore mediatico (alimentato con gli strumenti di allora:
spot televisivi, qualche articolo sui quotidiani femminili e molto passaparola) fu oggetto il pompelmo,
accreditato (come al solito) di improbabili qualità dimagranti.

Mentre qualche anno più tardi fu la volta del kiwi che, per un certo tempo, fu addirittura venduto in
confezioni singole come fonte superlativa di vitamina C. Senza però dire che i peperoni o il prezzemolo ne contenevano il doppio.

Non è spazzatura

Ciò non significa che il fungo in questione sia equiparabile a spazzatura. Tutt’altro. Che i funghi siano
spesso alimenti dalle straordinarie proprietà protettrici dell’organismo è cosa nota da tempo.

Per esempio, altri due funghi noti come Shitake (Lentinula edodes) e Maitake (Grifola frondosa) sono rinomati non solo per le loro qualità gastronomiche e organolettiche, ma anche per le proprietà antivirali, antiossidanti, immunostimolanti, ecc.

Allora, con interesse (ma non senza un pizzico di disincanto), andiamo a conoscere più da vicino
questo vegetale che, in fondo e al di là di opinabili operazioni commerciali, rimane pur sempre
un dono della natura.

Che cos’è e cosa contiene
Il Ganoderma lucidum è un fungo coriaceo, molto ricco di tannini (e quindi di interesse gastronomico molto limitato) che cresce su legno in decomposizione, di preferenza su quercia o castagno. È apprezzato per le sue proprietà terapeutiche nei paesi orientali, soprattutto in Cina e in Giappone, dove viene intensamente coltivato, essiccato e trasformato in preparati a uso medicinale (polvere, decotti, unguenti, compresse, ecc.). In particolare, la medicina tradizionale cinese attribuisce al consumo di questo fungo la capacità di normalizzare il colesterolo e la glicemia, di regolare il battito cardiaco, di assicurare salute e longevità.

Tra i principi attivi (si stima ve ne siano oltre 200) attualmente individuati nel Ganoderma sono da
ricordare i beta-glucani (la parete cellulare dei funghi è costituita per il 60 per cento da queste strutture), che aumentano il senso di sazietà, favoriscono lo svuotamento dell’intestino, migliorano la composizione della flora batterica intestinale e regolano la glicemia e la colesterolemia.

Direttamente e indirettamente, quindi, i beta-glucani prevengono le malattie metaboliche, regolano l’efficienza del sistema immunitario e riducono il rischio di allergie e intolleranze. Altre sostanze
attive presenti nel Ganoderma sono i triterpeni, in grado di ridurre le reazioni allergiche limitando
la produzione di istamina, migliorando il metabolismo cellulare e favorendo la funzionalità epatica.

Antiallergico e immunostimolante
Al Ganoderma sono stati attribuiti diversi effetti salutari. Come, per esempio, buone proprietà antiallergiche e immunostimolanti (nei confronti dei virus e dei batteri), una certa capacità di regolare
la pressione sanguigna e il battito cardiaco, un effetto antidepressivo e rilassante, un’attività benefica
sulle mucose respiratorie infiammate, ecc. Il filo rosso che collega tutte queste proprietà potrebbe
essere proprio il grande potenziale adattogeno del Ganoderma. Questo fungo, in altre parole, sarebbe in grado di migliorare la capacità di adattamento dell’organismo alle richieste dell’ambiente (contatti con virus o batteri, ma anche stress psicofisici, ecc.).

Consultatevi con specialisti
Come si assume il Ganoderma e in quali forme si trova in commercio?
Occorre dire subito che i prodotti migliori sono di provenienza giapponese. Il Ganoderma si trova in commercio sia a pezzi ed essiccato sia sotto forma di capsule/compresse che contengono la polpa polverizzata oppure estratti più concentrati.

Il fungo secco può essere impiegato per arricchire zuppe e minestre di verdure oppure per realizzare infusioni medicinali. Mentre capsule e compresse vanno assunte preferibilmente lontano dai pasti. La qualità dei prodotti in commercio non è sempre ottimale.

Il nostro consiglio è quello di affidarsi al proprio erborista o al farmacista di fiducia. Mentre sono da evitare gli acquisti via Internet, un mezzo molto comodo ma attraverso il quale, soprattutto nell’ambito di questo tipo di prodotti, è facile rimanere vittime di truffe e raggiri.

Le regole d'oro
La natura non finisce di sorprenderci. Con la profusione di piante dotate di proprietà benefiche, che solo in parte sono conosciute e utilizzate. Al di là del nostro fungo, si pensi solamente all’enorme scrigno costituito dalla foresta amazzonica. Non deve meravigliare, dunque, che all’arrivo di nuovi prodotti e di nuove informazioni le attese siano enormi.Tuttavia, è bene stare con i piedi per terra. E soprattutto non dimenticare che la fitoterapia (di cui l’uso del fungo Ganoderma fa parte a pieno titolo) può sviluppare appieno le sue potenzialità soprattutto quando si trova ad agire in un contesto favorevole. Quando cioè lo stile di vita (abitudini alimentari, attività fisica, socialità, spiritualità, ecc.) è in grado di sostenere l’organismo nello sforzo di mantenere o di ristabilire l’equilibrio della salute.


Che cosa dice la scienza
Risultati promettenti
Effettivamente, diversi principi attivi estratti dal Ganoderma (in particolare, ma non solo, i triterpeni) hanno dimostrato di produrre effetti molto interessanti e promettenti su patologie gravi. Per esempio, gli estratti di Ganoderma sono in grado di ridurre e modulare la risposta infiammatoria tessutale (1), il primo gradino di tutte le patologie, acute e croniche, di indurre l’autodistruzione di cellule tumorali del colon (2), di prevenire l’insorgenza del carcinoma del colon (3). Occorre precisare, tuttavia, che questi e altri incoraggianti risultati sono finora stati ottenuti solo in laboratorio, su modelli animali e/o su cellule o colture cellulari. Non sull’uomo, dunque. Si tratta, in ogni caso, di ricerche promettenti e che, con ogni probabilità, se proseguite daranno nel prossimo futuro risultati più solidi.
 

1 International Immunopharmacology, 2009 Oct;9(11):1272-80
2 Nutrition and Cancer, 2010,62(5):630-640
3 PLoS One, online 2012 October 30



Paolo Pigozzi 
Medico fitoterapeuta e nutrizionista


tratto per gentile concessione dal mensile Vita&Salute n.10 Novembre 2013

fonte: http://www.vitaesalute.net/ganoderma-ne-miracolo-ne-bufala


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