lunedì 25 agosto 2014

Inventata la bottiglia che si può mangiare


 
Una bottiglietta rivoluzionaria, che non inquina, ecologica e per giunta si può anche mangiare.

Un materiale ecologico, rispettoso dell'ambiente, che non inquina e in più si può mangiare; è una nuova bottiglia inventata da un gruppo di scienziati, utilizzando la tecnica innovativa, già in uso da molti chef, per la preparazione dei loro piatti. Fino ad oggi, la plastica è stato il materiale più usato come recipiente per molti prodotti alimentari, in particolare per contenere i liquidi (bibite, latte, acqua ecc..); però è uno dei materiali meno biodegradabili al mondo, quindi molto inquinante per l'ambiente, ed è per questo motivo che si sta facendo il possibile per riciclarlo o addirittura eliminarlo del tutto dal mercato.


Grazie alla tecnica della sferificazione, si è riusciti a creare un contenitore gelatinoso che, al suo interno, racchiude il liquido da bere. La sferificazione è un procedimento (già in uso, da molto tempo, in ambito gastronomico) grazie al quale gli chef possono trasformare sostanze commestibili in forma più o meno solida, per dare ai loro piatti un tocco artistico di gran classe. Questa tecnica usata nella gastronomia molecolare, resa famosa dallo chef Ferran Adrià, permette di creare ravioli o caviale, con una textura rigida all'esterno lasciando l'interno in forma liquida, dando una particolare sensazione al palato di chi degusta il piatto.

Questa trasformazione, da liquido a solido, usata anche per creare la nuova bottiglia commestibile chiamata Ooho, si ottiene miscelando un liquido con alginato e successivamente il prodotto viene immerso in un bagno calcico (acqua mescolata a calcio) e immediatamente trasferito in acqua neutra, per eliminare il calcio, e fermare il processo di sferificazione, rendendo così l'esterno del materiale più solido.

Grazie a questa scoperta innovativa, gli scienziati Rodrigo Garcia Gonzalez, Pierre Paslier e Guillaume Couche, sono riusciti a realizzare la bottiglia commestibile che può contenere acqua, vincendo, per giunta, il prestigioso premio “Lexus Design Award 2014”, dando un nuovo input alle case produttrici di materiale plastico. Ooho, la bottiglia che si può mangiare, è un contenitore gelatinoso composto di due membrane: una interna che racchiude l'acqua e l'altra esterna che protegge sia la membrana interna che l'acqua da bere.

La membrana esterna, gelatinosa, composta di alghe brune e cloruro di calcio è resistente e protegge l'interno membranoso più sottile e l'acqua; come avviene nell'uovo, dove una membrana separa il tuorlo dall'albume. La particolarità della bottiglia Ooho è che dopo aver bevuto l'acqua, la si può anche mangiare, evitando così il problema di abbandonare nell'ambiente il contenitore vuoto, anche se ovviamente è biodegradabile e non inquinante.

Il piccolo problema di questa bottiglia commestibile è che il suo sapore non è ottimo, ma se si riesce ad ingerirla non provoca nessun danno collaterale nell'organismo. Presto questo materiale sostituirà la plastica, speriamo che oltre ad essere utile per l'ambiente, gli scienziati riescano a darle un buon sapore.


Autrice: Lucia Borrello

Fonte: it.blastingnews.com
http://www.ecplanet.com/node/4358 

Nessun commento:

Posta un commento