mercoledì 21 gennaio 2015

Costo del cibo in Europa: dove si spende di più

Costo del cibo in Europa: dove si spende di più

Gli esperti dell’agenzia RIA Rating hanno pubblicato la nuova classifica degli Stati d’Europa che prende in esame la percentuale dei redditi delle famiglie che viene spesa per il cibo. La Russia è salita di un grado e ora è al 28° posto, davanti alla Lettonia, ma indietro all’Estonia. Dal punto di vista delle spese per le bevande alcoliche e le sigarette i russi sono al 22° posto.
 
Nonostante l’evoluzione che hanno subito negli ultimi dieci anni le preferenze materiali e culturali degli abitanti d’Europa, la principale voce delle spese rimane pur sempre il cibo. Tuttavia la situazione cambia da un paese all’altro. Nei paesi evoluti, con alto livello dei redditi e prezzi dei generi alimentari relativamente bassi, le spese delle famiglie per il cibo di solito non superano il 15% del budget complessivo. Il resto è destinato all'istruzione, servizi medici, tempo libero, acquisto di elettrodomestici e abbigliamento, ecc.

Gli abitanti dei paesi più poveri spendono per il cibo una percentuale più alta dei loro redditi: essendo questi redditi più bassi, la gente è costretta a comprare in primo luogo il cibo, rinunciando ad altre spese che non hanno importanza vitale (viaggi, scuole e università private, ecc.). In questi paesi il tenore di vita dipende visibilmente dalla dinamica dei prezzi dei generi alimentari: l’aumento dei prezzi porta automaticamente all’aumento della quota dei redditi che viene spesa per il cibo e alla riduzione della percentuale destinata ad altro tipo di spese.

Le differenze tra i paesi d’Europa, dal punto di vista della percentuale dei redditi destinata all’acquisto dei generi alimentari, sono evidenziate dalla classifica preparata dagli esperti dell’agenzia RIA Rating, basata sulle statistiche ufficiali relative alle spese delle famiglie nel 2013. Al vertice della classifica sono i paesi con la percentuale dei redditi più bassa.

Come anche un anno prima, la classifica è guidata dal Lussemburgo. I cittadini di questo paese spendono per il cibo (copmrese le bevande analcoliche) soltando l’8,6% dei loro redditi. Seguono l’Olanda (10,0%) e la Danimarca (10,6%). Tra i leader figurano anche la Gran Bretagna e la Svizzera.

Anche quest’anno all’ultimo posto vediamo l’Ucraina, dove le famiglie spendono per il cibo, in media, più della metà dei loro redditi. Occorre dire però che i dati relativi all’Ucraina si riferiscono all’inizio dell’anno, pertanto nel corso del 2014 la situazione probabilmente è diventata ancora più difficile. La situazione è abbastanza triste anche in Macedonia, dove al cibo viene destinato il 43,2% del reddito familiare, e in Moldavia (42,8%). In generale, le ultime 20 posizioni della classifica spettano ai paesi dell’ex area socialista e all’isola di Malta. Ciò dipende in modo diretto dalla dinamica del PIL di questi paesi.

In Russia i cittadini spendono per il cibo il 27,7% dei loro redditi. Ciò la mette al 28° posto nella classifica (in tutto i paesi sono 40). In un anno la Russia è salita di un grado, superando tutte le ex repubbliche dell’URRS, nonché la Croazia, la Bulgaria e la Romania. Secondo gli esperti di RIA Rating, quest’anno, considerata la complessa situazione economica del paese, è poco probabile che i russi possano spendere di meno per il cibo, tuttavia la Russia potrebbe retrocedere soltanto di una posizione, facendo nuovamente passare davanti la Lettonia, perché il distacco dalla Romania, che attualmente si trova dietro al paese Baltico, sembra ormai troppo grande.

Un altro indicatore interessante riguarda le spese per le bevande alcoliche e le sigarette. Meno degli altri spendono per questi “vizi” gli abitanti di Svezia, Cipro e Lussemburgo: non più dell’1,5% del reddito familiare.

Il livello più alto della spesa per il tabacco e gli alcolici lo stanno dimostrando gli abitanti della Romania – il 5,9%. Seguono la Serbia (4,5%) e la Grecia (4,2%). I russi spendono per questi prodotti il 2,6% del loro budget e occupano il 20° posto. Nella classifica la Russia si trova accanto alla Polonia e alla Norvegia.

Un altro indicatore che caratterizza le condizioni di vita delle famiglie nei vari paesi d’Europa riguarda la percentuale delle spese destinata ai bar, ristoranti e alberghi. Tuttavia, a differenza dei generi alimentari, in questo caso possiamo parlare di un legame diretto: più si spende nei bar, ristoranti e alberghi, e più alto è il tenore di vita nel paese. Dal punto di vista di questo indicatore la Russia è al 15° posto dalla fine della classifica con il 3,7% della spesa complessiva delle famiglie. La percentuale più bassa è stata rilevata in Romania (1%) e in Bielorussia (2,2%).

Chi spende di più nei ristoranti e negli alberghi sono gli abitanti del Portogallo – 10,4%. Seguono la Svizzera (9,9%) e la Grecia (9,6%). Tuttavia nel caso del Portogallo, e anche di Grecia, Spagna o Cipro, conviene parlare non tanto di un alto tenore di vita, quanto delle usanze che portano gli abitanti dell’Europa meridionale a passare il loro tempo nei bar.

Dipende in maniera diretta dal livello dei redditi anche la percentuale delle spese per il tempo libero e la cultura. Il livello di spesa più alto (inteso come percentuale del reddito complessivo) è stato registrato in Svezia (18,7%), Austria e Danimarca (oltre il 12%). Seguono Gran Bretagna e Svizzera. In tutti questi paesi la spesa delle famiglie per il tempo libero supera la spesa per il cibo. In coda alla classifica si trovano la Moldavia (1,5%), l’Ucraina e la Macedonia (2,3%). La Russia, con il 7,2%, è in posizione intermedia accanto al Belgio, Malta e Lussemburgo.





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