lunedì 26 gennaio 2015

ET VOILA', I COMPLOTTISTI DI PROFESSIONE: FEDERAL BUREAU INVESTIGATION

 

Secondo un'indagine indipendente (“Illusion of Justice”) - risalente all'anno 2014 - su 27 processi e 215 interviste, l'agenzia di intelligence interna americana «ha creato dei terroristi sollecitando i loro obiettivi ad agire e compiere atti di terrorismo». Dunque, musulmani incoraggiati per compiere atti di terrorismo. A volte anche retribuiti. A denunciare l'operato dell'Fbi, la polizia federale nordamericana è un’ong statunitense, Human Rights Watch. In un rapporto pubblicato in rete, l'organizzazione accusa l'Fbi di aver violato la legge e di non aver perseguito le reali minacce.

«In molti casi il governo, usando i suoi informatori, ha sviluppato falsi complotti terroristici, persuadendo e in alcuni casi facendo pressione su individui, per farli partecipare e fornire risorse per attentati»,
scrive HRW. Per l'organizzazione, metà dei casi esaminati fa parte di operazioni portate avanti con l'inganno e nel 30% dei casi un agente sotto copertura ha giocato un ruolo attivo.

«Agli americani è stato detto che il loro governo veglia sulla loro sicurezza prevenendo e perseguendo il terrorismo all'interno degli Stati Uniti», ha dichiarato Andrea Prasow, vice direttore di HRW a Washington. «Ma se si osserva da vicino si scopre che molte di queste persone non avrebbero mai commesso crimini se non fossero stati incoraggiati da agenti federali, a volte anche pagati».
Per l’associazione Human Rights Watch, l'FBI spesso individua soggetti vulnerabili, con problemi mentali o dalla scarsa intelligenza, come Rezwan Ferdaus, un 27enne condannato a 17 anni di carcere perché accusato di voler attaccare il Pentagono e il Congresso con piccoli droni carichi di esplosivo, in un falso complotto organizzato dagli stessi agenti americani.  
 
 
 

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