lunedì 12 gennaio 2015

La vita come sogno collettivo


Da un punto di vista sciamanico, l’universo materiale in cui viviamo è un sogno collettivo e la vostra storia personale è un sogno individuale localizzato. Lo Spirito non ha attaccamento per questi sogni. Potremmo dire che lo Spirito crea i sognatori e partecipa ai loro sogni.

I sognatori sono tutti gli elementi e i costituenti del piano fisico. Ogni elemento costitutivo ha il potere di sognare a livelli diversi di sofisticatezza. Il sogno di una pietra non è elaborato come il sogno di una farfalla e il sogno di una farfalla è superato per complessità dal sogno di un cane. I sognatori più sofisticati sono gli esseri umani e i cetacei (delfini e balene). Siamo in grado di fare sogni incredibili; purtroppo, a causa di una commistione di amnesia, creatività, libero arbitrio ed egoismo, a volte i nostri sogni si trasformano in incubi.

È come se, nell’atto della creazione, lo Spirito avesse deciso per una politica di non ingerenza. Ha creato i sognatori e ha deciso di rispettare qualunque loro sogno, sapendo ovviamente che alla fine tutti i sognatori si sarebbero risvegliati e avrebbero riconosciuto il fondamento comune dell’universo: l’amore.

Molte persone che devono affrontare vite particolarmente difficili maledicono lo Spirito, accusandolo di crudeltà. Ma se riflettete, lo Spirito non avrebbe potuto fare in altro modo senza limitare il libero arbitrio. Se non avete la libertà di creare tutti i sogni che volete, potreste sentirvi delusi e lamentarvi che il sogno è truccato. La via amorevole dello Spirito è la totale libertà di sognare e di scoprire. Questa è una comprensione fondamentale della vita sciamanica.

Da un punto di vista sciamanico, quando un grande numero di esseri umani si unisce, i loro sogni collettivi diventano molto potenti. A lungo su questo pianeta i sogni hanno riguardato la sopravvivenza; poi venne un periodo di sogni focalizzati sull’ordine, le leggi, il controllo e la vita comunitaria; poi i grandiosi sogni di ambizione, potere e ricchezze materiali. Questi sogni si fondano sulla credenza che siamo esseri separati in competizione tra loro e che la forza creatrice dell’universo non esiste, oppure esiste sotto forma di una irata forza punitiva esterna. Oggi questi potentissimi sogni vecchi di secoli sono tutti interconnessi e forniscono una poderosa spinta all’umanità.

Il sogno collettivo ha sviluppato un ego personale, un’identità a se stante fondata su ciò che è diventato: una lunga storia. Il sogno collettivo del pianeta ha un grande potere e sembra inghiottire tutto sul suo cammino. Nutre i sogni personali di tutte le persone su questo pianeta. Ritiene che il cibo più saporito sia il dramma, soprattutto se pieno di emozioni: rabbia, paura, invidia, gelosia e violenza. Il sogno collettivo non solo banchetta con queste cose, ma esige che tutte queste cose mantengano l’identità che il sogno ricorda. E così il sogno collettivo condiviso dagli uomini continua a provocare sempre nuovi traumi per avere cibo di cui nutrirsi, come una foresta in fiamme che esige famelicamente altri alberi per nutrire il fuoco dell’incendio. Questo sogno rafforza continuamente se stesso a ogni istante attraverso “sempre di più” della stessa cosa.

I sogni personali della maggior parte delle persone sono risucchiati in questo vortice e senza saperlo contribuiamo a questo immenso incubo. A volte sogniamo cose piacevoli come un rapporto amorevole, un lavoro soddisfacente e creazioni di grande bellezza, ma tutte queste cose non stimolano il sogno collettivo storico come fanno invece i traumi più profondi. Quindi, prima o poi ognuno tende a cadere in questo grande sogno oscuro per venirne apparentemente vittimizzato e schiavizzato. Un maestro sciamano direbbe che gli esseri umani sono diventati pecore o mucche in fila per il macello. I risultati non sono belli.

Essendo un sogno è di natura soggettiva, ma ha un’energia interna e il suo potere proviene da questa energia. Ciò significa che è alimentato letteralmente dai suoi sognatori che credono di non avere altra possibilità che sognare questo incubo collettivo. Invece possiamo scegliere.

Il punto di vista sciamanico è che un nuovo sogno è possibile, ma richiede che un numero sufficiente di sognatori si svegli dall’incubo collettivo e trasformi il proprio sogno. Alcuni sciamani e mistici sono riusciti a risvegliarsi dal sogno collettivo e, in certa misura, sono anche riusciti a svegliare altri influenzando il loro sogno. Ma in genere questi maestri non sono stati ascoltati, perché pochi esseri umani sono abbastanza maturi per capire quello che dicono. Qualcuno li ha seguiti e si è risvegliato dal suo personale contributo all’incubo collettivo, ma quasi tutti hanno incorporato le parole di quei maestri nel normale sogno senza svegliarsi affatto, esattamente come un dormiente può incorporare nel sogno che sta facendo il suono di una sirena che passa per strada.

Molti sciamani nativi credono che oggi, per la prima volta, esista a livello collettivo la possibilità per l’umanità di svegliarsi dal vecchio sogno negativo di massa. Abbiamo la possibilità di creare un nuovo sogno, un sogno che consente ai sognatori di risvegliarsi all’interno del loro sogno e scoprire che stanno sognando, in modo da assumere il controllo cosciente sul sogno. Il nuovo sogno può includere tutto ciò che desideriamo di più: cooperazione, condivisione, rapporti amorevoli, coesistenza pacifica, grande creatività che produce grande bellezza e ispirazione, guarigione di massa e coesistenza sostenibile con la Natura.

 
José Stevens


– da “I segreti degli sciamani. Il risveglio al mondo degli spiriti” di Sandra Ingerman e Hank Wesselman

 
fonte: http://petali-di-loto.blogspot.it/2013/09/la-vita-come-sogno-collettivo.html

Nessun commento:

Posta un commento