giovedì 26 febbraio 2015

Operazione Gladio, Fethullah Gülen e governo mondiale

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Ciò che segue è la traduzione di un colloquio tra William Engdahl e il giornalista Deniz Ulkutekin di Cumhuriyet:

1. Come ho letto hai iniziato la ricerca sul Cemat di Gulen quando sei venuto in Turchia per una conferenza. Qual è stata la cosa che ha attirato l’interesse su Gulen e i suoi seguaci?
WE: sono un ricercatore geopolitico e autore ormai da più di trent’anni. Il mio interesse principale è la geopolitica o come il potere è organizzato nel nostro mondo e a cosa punta. Quando fui invitato in Turchia per delle conferenze su uno dei miei libri, un giornalista turco, da allora mio amico fidato, mi suggerì che se volevo capire cosa succede in Turchia, un Paese della NATO che da tempo considero avere una ruolo assai positivo, dovevo studiare la Cemat di Gülen. Iniziando un lungo processo, iniziai a capire il vero scopo dietro la facciata del progetto Rumi di Gulen e seguaci.
2. Sappiamo innanzitutto che Gulen ha combattuto il comunismo tramite una fondazione (un programma della NATO in effetti). Quindi potremmo dire che il rapporto tra Gulen e la CIA iniziò molto tempo fa?
WE: Sì, tutte le prove suggeriscono che le reti turche di Gladio della NATO scelsero Gulen quale possibile agente anni fa. Dato che gli scopi sono cambiati con il crollo dell’Unione Sovietica, il ruolo di Gulen cambiò, aprendoglisi le porte per giocare tale ruolo. Quindi, in un certo senso si può dire che la Cemat di Gulen non è altro che la proiezione di un’idea dal quartier generale della CIA di Langley in Virginia, da parte di persone essenzialmente stupide che credono di poter usare ed abusare della religione quale copertura per avanzare il loro piano di dominio globale, che David Rockefeller chiama Governo Mondiale. A differenza dei jihadisti della CIA come Hekmatyar in Afghanistan o Naser Oric in Bosnia, la CIA decise di dare a Fethullah Gulen un’immagine radicalmente diversa. Non un agghiacciante, tagliagola jihadista cannibale. No, Fethullah Gulen fu presentato quale uomo di “pace, amore e fratellanza”, riuscendo anche a farsi fotografare con papa Giovanni Paolo II, foto che Gulen espone sul suo sito. L’organizzazione di Gulen negli Stati Uniti assunse uno dei più costosi esperti d’immagine di Washington, l’ex-direttrice della campagna di George W. Bush, Karen Hughes, per trasmettere la sua immagine di Islam “moderato”. Idee e manipolazioni della CIA e del dipartimento di Stato crollano ovunque oggi, ma sono accecati dall’arroganza. Basta guardare il casino assurdo creato con i neo-nazisti in Ucraina.
3. Essendo argomento molto conflittuale, come fai ad esser certo che Gulen e CIA collaborino?
WE: Non è solo una mia idea, ma di molti analisti turchi e persino dell’ex-capo del MIT turco Osman Nuri Gundes, dell’ex-traduttrice dell’FBI turco-statunitense Sibel Edmonds ed altri che hanno documentato i suoi profondi legami con i vertici della CIA, come Graham Fuller. Quando Gulen fuggì dalla Turchia per evitare il processo per tradimento nel 1998, scelse di non andare in uno qualsiasi dei Paesi islamici che gli avrebbero potuto offrire asilo. Scelse invece gli Stati Uniti, con l’aiuto della CIA. Il dipartimento di Stato degli Stati Uniti cercò di bloccare un particolare “visto scelto per uno straniero di straordinaria capacità nell’istruzione“, un visto permanente per Gulen, sostenendo che fosse fondamentalmente una frode, dato che aveva la licenza elementare e alcuna particolare conoscenza dell’Islam. Nonostante le obiezioni dell’FBI, del dipartimento di Stato degli Stati Uniti e del dipartimento dell’Homeland Security, tre ex-agenti della CIA intervennero e riuscirono ad ottenere una carta verde e la residenza permanente negli Stati Uniti per Gulen. Intervennero tre agenti, in servizio o “ex”, della CIA, George Fidas, ex-ambasciatore degli Stati Uniti in Turchia ed ex-vicedirettore della CIA; Morton Abramowitz, descritto come “informale” della CIA e l’agente della CIA che aveva vissuto in Turchia Graham E. Fuller. Diedero a Gulen asilo a Saylorsburg, Pennsylvania. Ciò suggerisce certamente un forte legame, per lo meno.
4. Il rapporto tra Gulen e CIA ha avvantaggiato entrambi? Se sì, quali? Come la CIA ha aiutato Gulen nel sviluppare la sua fondazione?
WE: Sì, chiaramente. La Cemat Gülen ebbe il permesso di creare un vasto impero commerciale, ottenendo sempre più influenza ponendo i suoi segaci nella polizia, nei tribunali e nel ministero dell’Istruzione. Poté istituire le sue scuole di reclutamento in tutta l’Asia centrale con il supporto della CIA. Negli Stati Uniti e in Europa, i media influenzati dalla CIA come la CNN gli fecero molta pubblicità gratuita per abbattere l’opposizione all’apertura delle sue scuole negli USA. Per la CIA era uno strumento in più per distruggere non solo l’indipendente e laica Turchia kemalista, ma per ampliare il narcotraffico afghano nel mondo e utilizzare la gente di Gulen per destabilizzare i regimi avversari di cui la rete della CIA a Washington, lo “Stato profondo”, voleva sbarazzarsi. Sibel Edmonds, ex-traduttrice turca dell’FBI e “whistleblower”, indicò Abramowitz, insieme a Graham E. Fuller, come elementi di una cabala nel governo degli Stati Uniti che scoprì usare le reti in Turchia per promuovere i piani criminali dello “Stato profondo” nel mondo turcofono, da Istanbul alla Cina. Documentò come la rete rientrasse significativamente nel traffico di eroina dall’Afghanistan. Ritiratosi dal dipartimento di Stato, Abramowitz fece parte del consiglio del National Endowment for Democracy (NED), finanziato dal Congresso degli Stati Uniti, e fu co-fondatore con George Soros dell’Internetional Crisis Group. Sia NED che ICG sono implicati nelle “rivoluzioni colorate” sostenute dal governo degli USA fin dal crollo dell’Unione Sovietica nel 1990, da Otpor in Serbia alla rivoluzione arancione nel 2004 e al colpo di Stato del 2013-14 in Ucraina, alla rivoluzione verde in Iran nel 2009, alla rivoluzione del loto del 2011 in piazza Tahrir, Egitto. Graham E. Fuller partecipava alle attività della CIA per dirigere mujahidin e altre organizzazioni islamiche politiche dagli anni ’80. Per 20 anni è stato agente della CIA in Turchia, Libano, Arabia Saudita, Yemen e Afghanistan, era uno dei primi sostenitori nella CIA dell’uso di Fratelli musulmani e organizzazioni islamiste simili, come la Cemat di Gülen, per sostenere la politica estera statunitense.
5. Come la CIA usa le scuole di Gulen in Asia centrale?
WE: In primo luogo va osservato che la Russia rapidamente vietò le scuole di Gülen quando la CIA iniziò il terrore in Cecenia negli anni ’90. Negli anni ’80, quando lo scandalo Iran-Contra esplose a Washington (uno schema ideato da Fuller per la CIA), andò “in pensione” per lavorare al think-tank RAND finanziato da CIA e Pentagono. Lì, sotto la copertura della RAND, Fuller fu determinante nel sviluppare la strategia della CIA per la costruzione del movimento Gulen quale forza geopolitica per penetrare l’Asia centrale ex-sovietica. Tra le carte della RAND, Fuller scrisse studi sul fondamentalismo islamico in Turchia, Sudan, Afghanistan, Pakistan e Algeria. I suoi libri lodano generosamente Gulen. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica, i quadri di Fetullah Gulen furono inviati ad istituire scuole di Gulen e madrase negli Stati dell’ex Unione Sovietica, da poco indipendenti in Asia centrale. Fu un’occasione d’oro per la CIA, con la copertura delle scuole religiose di Gulen, per inviare centinaia di agenti della CIA nell’Asia centrale per la prima volta. Nel 1999 Fuller sostenne, “La politica per guidare l’evoluzione dell’Islam e aiutarlo contro i nostri avversari ha funzionato meravigliosamente bene in Afghanistan contro i russi. Le stesse dottrine possono ancora essere utilizzate per destabilizzare ciò che resta della potenza russa, e soprattutto contrastare l’influenza cinese in Asia centrale“. Gulen fu descritto da una ex-fonte autorevole dell’FBI come “una delle figure principali delle operazioni della CIA in Asia centrale e nel Caucaso“. Negli anni ’90 le scuole di Gulen si diffusero in tutta l’Eurasia, fornendo a centinaia di agenti della CIA la copertura da “insegnanti di madrelingua inglese”. Osman Nuri Gundes rivelò che il movimento Gulen “riparò 130 agenti della CIA” presso le sue scuole in Kirghizistan e Uzbekistan solo nel 1990.
6. Gulen emigrò dalla Turchia agli Stati Uniti d’America nel 1999, 3 giorni dopo che il capo terrorista curdo Abdullah Ocalan venisse rapito e portato in Turchia. Cosa significa? Gulen avrebbe cooperato meglio con la CIA una volta trasferitosi negli USA?
WE: Penso che la CIA temesse che Gulen finisse in prigione e che potesse essere molto più utile in un santuario negli USA, dove potevano migliorarne l’immagine migliore e pomparne l’aura. Ora chiaramente Gulen teme di tornare in Turchia, anche se legalmente. Questo la dice lunga.
7. Quali vantaggi la fondazione di Gulen porta alla CIA in Turchia e Medio-Oriente?
WE: Richiederebbe una discussione molto più lunga. Ciò che trovo interessante è come sia emersa in Turchia una profonda e aspra frattura tra il Cemat di Gulen e il presidente Recep Tayyip Erdogan. Credo che Erdogan abbia cominciato a perseguire la propria agenda, scontrandosi con quella del dipartimento di Stato e della CIA, sul ruolo della Turchia nel mondo.
8. Il governo turco dell’AKP attua una vasta operazione di polizia contro i membri dell’organizzazione di Gulen nella giustizia e nella polizia, d’altra parte, il pubblico è scettico su ciò dato che AKP e Gulen erano alleati prima dello scandalo sulla corruzione del 17 novembre. Quindi potremmo dire che AKP, Tayyip Erdogan e CIA erano alleati una volta?
WE: La Turchia è un membro della NATO, così ad alcun governo turco era consentito essere troppo indipendente dalla NATO, cioè da Washington, come sapete. Quando Erdogan iniziò a seguire la propria strada, le reti degli Stati Uniti cominciarono a demonizzarlo nei media di tutto il mondo, e i media di Gulen l’hanno attaccato ferocemente. Credo che la frattura tra Erdogan e Gülen sia nata molto prima degli scandali del 17 novembre. Chi c’era dietro la diffusione di tali accuse? Cosa fece l’ambasciatore statunitense Francis Ricciardone in proposito? Domande interessanti per qualcuno.
9. Tu dici che la CIA è al fianco di Gulen nella lotta all’AKP. Come potrebbero fermare Erdogan e AKP?
WE: La mia opinione è che gli scandali servivano ad impedire l’elezione di Erdogan a presidente, ma fallirono. Si ricordi che lo “scandalo” era su Erdogan che avrebbe violato le sanzioni petrolifere degli USA all’Iran, così gli scandali erano destinati a spezzarne i legami commerciali, un obiettivo di Washington.
10. Qualcosa da aggiungere…
WE: Credo che la Turchia oggi può svolgere un ruolo molto positivo nel mondo nuovo che emerge sostituendo il mondo di guerre, terrore e caos della CIA. La Turchia è un crocevia geopolitico che può svolgere un ruolo molto positivo nel sistema eurasiatico emergente di Cina e Russia, Paesi dell’Organizzazione di Cooperazione di Shanghai, e nel realizzare le emergenti infrastrutture ferroviarie ed energetiche. Da sola, la Turchia sarà isolata e spezzata, come l’Ucraina, dalle stesse persone. Con un’alleanza economica e politica con Russia e Cina, può svolgere un ruolo cardine nella costruzione di un nuovo mondo libero dal debito del sistema del dollaro al collasso, che comprende anche un’Europa stagnante. La Turchia ha l’opportunità di collaborare con la Russia e di cambiare l’equilibrio del potere mondiale. Ciò richiede molta volontà. Ma se fatto apertamente, la Turchia potrà godere di una prosperità come mai prima ed essere un vero e proprio “buon vicino”.


William Engdahl BFP 10 febbraio 2015

Graham E. Fuller
Graham E. Fuller


William Engdahl è autore di A Century of War: Anglo-American Oil Politics in the New World Order, scrive per BFP e può essere contattato tramite il suo sito Engdahl dove questo articolo è stato originariamente pubblicato.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2015/02/25/operazione-gladio-fethullah-gulen-e-governo-mondiale/ 

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