lunedì 23 febbraio 2015

Silenzio Interiore

SILENZIO DELLE CIME 
La mente – uno strumento molto potente, così potente da richiedere attenzione e consapevolezza nel suo utilizzo. Perché così come può essere usato per creare capolavori di bellezza ed armonia, esso può essere usato per creare mostri di disarmonia e sofferenza.

Esistono esseri umani su questa Terra meravigliosa il cui stato naturale della mente è il Silenzio.
Un immenso spazio in cui percepiscono e celebrano in pace e gioia ogni cosa che è, che permette loro di pensare lucidamente, vedere con chiarezza, ascoltare con attenzione e quindi realizzare creazioni mirabili di bellezza ed armonia vibrante. Ciò accade perchè hanno sconfitto qualcosa dentro di loro che non permetteva loro di essere ciò che sono realmente.
Gli antichi sciamani lo chiamavano Silenzio Interiore perchè è uno stato in cui la percezione  non dipende dai sensi, ma da un’altra facoltà dell’essere umano, la facoltà che lo rende un essere magico che è stata depotenziata non dall’essere umano stesso, ma da qualche influenza estranea. - Carlos Castaneda -
Con la parola Sfidante intendiamo indicare un insieme di forze che agiscono nel campo di consapevolezza umano al fine di depotenziarlo e mantenerlo in uno stato inconsapevole e identificato con costruzioni mentali irreali. Tale insieme di forze agisce su di noi come elemento conservatore, come forza opposta e contrastante alla nostra spinta all’evoluzione e all’espansione della Consapevolezza; l’azione contrastante dello Sfidante è volta, tra le altre cose, ad impedirci di realizzare la sua esistenza, e dunque trascenderlo e trasformarlo in forza alleata. E’ un compito che può essere doloroso, perchè noi tutti cominciamo dallo stesso punto: noi crediamo di essere lui.
 Focalizzate l’attenzione sull’emozione dentro di voi. Accettate la sua esistenza. Non pensateci, non lasciate che l’emozione diventi pensiero. Non giudicate o analizzate; osservate. Diventate consapevoli delle sensazioni legate all’emozione, ma anche di Colui che osserva, l’Osservatore Silenzioso. - Eckhart Tolle -
Eckhart Tolle (come altri maestri prima di lui) si è completamente disidentificato dalla proiezione illusoria della realtà creata della sua Mente di Superficie ed ha raggiunto lo stato di Consapevolezza in lui che è espressione di ciò che è veramente. Questo processo, che potrebbe essere chiamato una Illuminazione, ma che non può essere descritto attraverso le parole, gli ha consentito, tra le altre cose, di ritornare ad osservare l’esistenza senza i numerosi, ed inutili, filtri mentali posti in essere dalla Mente di Superficie. E in questo stato di osservazione, ha visto qualcosa di molto interessante, un qualcosa che ha molto a che vedere con lo Sfidante; un qualcosa di cui riportiamo un sunto, nelle sue stesse parole.



Fonte: www.marenectaris.net

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