mercoledì 25 marzo 2015

La Fame d'Oro

 
Una notizia interessante dal contenuto prevedibile: gli italiani hanno smesso di vendersi collanine e medagliette d’oro per fra fronte alle brutali tasse ed ai feroci mutui. L’oro in possesso ai privati è finito. Il rastrellamento programmato ha avuto l’effetto sperato.

Dalla parte dei ‘distruttori’ ciò assume un valore fondamentale. Come ai tempi di Mosè e del saccheggio dell’oro in mano al popolo ebraico, come ai tempi di Mussolini ed al celebre rastrellamento titolato ‘Oro alla Patria’, abbiamo assistito oggi all’ennesimo episodio di spoliazione aurifera del genere umano.

Seguire la pista dell’oro è importante per comprendere le dinamiche terrestri. Zecharia Sitchin ne ha fatto la chiave di lettura preferenziale per comprendere le motivazioni alla base della ponderosa interazione umano/aliena dei millenni passati. La ‘fame d’oro’ è una costante dei regimi più spietati a cui il nostro attuale non fa certo eccezione. L’umanità ridotta a piccoli nani/minatori infine è una metafora non priva di una certa corrispondenza.  


ROMA – E’ crisi per i compro oro.  Dopo il boom degli anni 2010 e 2011, il settore ha conosciuto una forte contrazione, con una crisi che ha portato alla chiusura di tredicimila aziende nel triennio. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Oroitaly.
La versione ottimistica potrebbe far pensare ad un miglioramento della vita dei nostri connazionali che non hanno più necessità di vendere l’oro in casa, invece “la versione realistica è che gli italiani hanno dato via il loro tesoretto e si sono impoveriti ulteriormente”.
 
 

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