giovedì 19 marzo 2015

Legati da un rapporto di analogo contenuto significativo (1).


 "Ma che ti sei messo/a in testa?".

Negli anni 40, le foto del tempo (di)mostrano che la moda (pre)vedeva il “gentiluomo”, sempre corredato dal fedele cappello. Ovvio, ciò era in voga anche per la “gentildonna”. E che dire dell’alto numero di militari, obbligati a portare, anch’essi, l’opportuno copricapo d’ordinanza? O i vari ordini religiosi...
Il "copri capo", dunque, era (è) qualcosa di molto simile, per centralità, alla necessarietà di un capo intimo.
“Guai” a non averlo. Ti saresti sentito… “nudo/a” o "out".
Il cappello è un capo di abbigliamento destinato a coprire in modo parziale o totale la testa.
Serve per proteggersi dal sole, dal freddo o dalla pioggia ma anche per uso estetico o per una protezione igienica, oppure ancora a scopi magici e sociali
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Serve per… oppure ancora a scopi magici e sociali
Dal cappello a staio deriva quello più propriamente detto cilindro, creato intorno al 1805 dal cappellaio londinese Herrigton che fu anzi, per tale sua creazione, solennemente ammonito come perturbatore della pubblica quiete dal lord Mavor
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La "moda" detta la tendenza (la moda è, però, la necessità dei pochi di ricavere un interesse dal... seguito):
un altro modo per osservare prospettica(mente), come l’autentica forma del reale è una (di)pendenza; dall’alto verso il basso.
La piramide è il simbolo per eccellenza di un simile grado di realtà (ri)emersa. O, meglio, il tronco di piramide, essendo il vertice della piramide (di)staccato dal resto della “dima”.
Una (com)presenza a grande concentr(azione) di massa, come quella non manifesta del Nucleo Primo, come può esternarsi (e ri polarizzare il tutto) se non, appunto, con la condensazione frattale della forma piramidale tronca, nel reale (ri)emerso?
Domanda retorica, ovvio.
È, questo, un punto centrale… del processo umano, della raffinazione (lavorazione) umana, all’interno del calderone sociale, all’interno dei poli attrattivi delle città, che hanno sempre avuto, nel corso del tempo, la capacità di auto indurre – per mancanza di autentica alternativa – le masse contadine alla “scelta” con-(cit)tadina.
Città che, nel frat(tempo), si erano cementificate su fondamenta emergenti dal Modello Far West, mediante la centralizzazione sistematica di “famiglie influenti” e sempre al "midollo osseo" di ogni situazione di crescita urbana, sociale, individuale, temporale, abitudinaria, etc.
Dette “famiglie”… costituiscono, da sempre (con il necessario ricambio generazionale e discendente/apparente, come la ritinteggiatura della stessa parete pubblica) i piloni (im)portanti per la ricezione e la diffusione ambientale dello stesso tipo di segnale (im-portante).
Questi nuclei sono “radio attivi”, ossia, sono sempre aperti in ricezione e (ri)trasmissione, così come sono sempre chiusi a livello di lignaggio:
modello delle caste o integrazione orizzontale all’interno di quella verticale.
A livello di analogia frattale è logico/ovvio, che… la causa princip(ale/io), della presenza sociale di un simile ordinamento gerarchico, deve essere ed “è”… la (com)presenza di una grande concentrazione di massa (che può essere anche non manifesta).
Il Nucleo Primo (o come Diavolo lo vuoi chiamare) è la causa non manifesta e (com)presente, che la frattalità espansa “sente e tiene in considerazione”, (ri)parametrandolo necessaria(mente), proporzional(mente) ed opportuna(mente)… nel tutto (ri)emerso, che altro non è che il reale attuale.
La frattalità espansa è la legge/strumento, emanazione del circuito primario:
  1. la “superficie/scenario” (il potenziale)
  2. lo Spazio Sostanza
  3. caratterizzato dalla micro popolazione delle particelle dispositive.
Molti sono i materiali adatti a costituire un cappello, quello universalmente utilizzato è il feltro
L'importanza del pelo nell'industria del cappello ha dato origine a una vera e propria industria di allevamento degli animali da pelliccia e a cacce organizzate periodicamente per quelli che non sono suscettibili di allevamento razionale.
Le pelli prodotte in questi allevamenti o incettate dai cacciatori vengono poi concentrate in grandi mercati che si tengono a Londra, vicino al maggior centro produttivo che è la Scozia, a Saint Louis, a Bruxelles, ad Amburgo.
In questi mercati si determina il prezzo delle varie qualità di pelo…
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Cacce organizzate periodicamente per quelli che non sono suscettibili di allevamento razionale…
Uhm:
  • periodiche “razzie”
  • di razze “che non sono suscettibili di allevamento razionale”.
L’umano, nella sua condizione di specie/razza (insieme, Massa), come può essere considerato?
SPS percepisce “puzzo” di business.
L'allevamento del coniglio costituisce un notevole cespite di ricchezza nazionale. I principali paesi produttori sono: la Francia, con 150 milioni di conigli all'anno, il Belgio, la Svizzera, la Germania e la California. In Italia si allevano circa 10 milioni di conigli all'anno e mercé gli sforzi dell'Istituto nazionale di coniglicoltura di Alessandria questa cifra sta per venire largamente superata.
Un forte incremento alla coniglicoltura avrà come conseguenza una maggiore disponibilità di pelli di coniglio italiane sul mercato interno e per l'esportazione che ha notevole importanza
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Coniglicoltura:
La coniglicoltura (detta anche cunicoltura) consiste nell'allevamento del coniglio per finalità economiche...
I conigli vengono allevati principalmente per la carne e la pelliccia. La macellazione dei conigli da carne avviene a 3-4 mesi. Le razze allevate si distinguono in leggere, medie, pesanti e speciali; queste ultime sono utilizzate per la pelliccia.
Vi sono anche allevamenti per la produzione di conigli da laboratorio e di conigli da compagnia
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Finalità economiche…
La gabella di Siena della prima metà del sec. XV comprendeva fra le varie voci di tassazione anche i capegli di paglia, e un inventario delle masserizie del fiorentino Pucci risalente al 1449 annovera tre chappegli, uno di velluto nero e due di paglia. E paglia ha l'inventario della guardaroba Pitti nel 1548, artieri della paglia elenca una nota del 1574 e cappelli di paglia pone in repertorio la dogana fiorentina nel 1579…
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Il Governo (in qualsiasi sua riforma) tassa ciò che è più popolar(mente) presente nella società.

Fossero anche… “semplici ma numerosissimi… cappelli di paglia”! (Miliardi di persone permettono... miliardi di "cappelli di paglia")
Così, come il patrimonio edilizio rap(presentato) dal possesso della “casa”, che in Italia – ad esempio – è molto alto. Se tu sei stabile nella tua “fissa dimora”, sei soprattutto rintracciabile, identificabile, mappabile, controllabile, tassabile, ascoltabile, etc.
La tassazione (ri)guarda il business (capro espiatorio).
Ma… la stagnazione (residenza) (ri)guarda il “controllo”:
ergo, ogni umano (ri)calca un potenziale “proprio”, che deve essere sempre tenuto sotto ad osservazione.
Il potenziale umano, quello che è al di là del filtro auto drogante ambientale (Anti)Sistemico, è “la carta migliore del tuo mazzo”. Per questo sei tenuto così sotto al controllo…
E… controllo è, anche, “raffinazione umana” (drogaggio):
le pelli devono essere quindi sottoposte al cosiddetto secretaggio, vale a dire a un trattamento con una soluzione di nitrato di mercurio, arsenico bianco, e sublimato corrosivo disciolti in acqua, la quale ha come sua proprietà caratteristica quella di rendere atti i peli alla feltratura, ossia a quella commistione di pelo con pelo in una fittissima embricatura, che è caratteristica del feltro.
Il secretaggio si fa strofinando nei due sensi la pelle con una spazzola di cinghiale imbevuta della sopraddetta soluzione mercuriale: le pelli, così trattate, vengono poi riunite pelo contro pelo a due a due e messe in stufe calde ad essiccare…
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Che cosa ti metti sulla/in testa? Certo, magari tu… no, ma… in passato che cosa è successo?
Un trattamento con una soluzione di nitrato di mercurio, arsenico bianco, e sublimato corrosivo disciolti in acqua (secretaggio)…
La lavorazione produce l’articolo, che poi tu compri e, sopra a tutto, “utilizzi/indossi”.
La lavorazione produce, anche, inquinanti ambientali. Scarti di produzione da smaltire. (Con)seguenze che, per delle menti interessate, diventano altra opportunità, altro business… perché facilitate dalla (re)distribuzione frattale espansa sull’onda del protagonista principale (Nucleo Primo).
Un modo di “guidare il mezzo” da distanza, senza colpo ferire (vedi l’esempio frattale di un drone o del prossimo parco automobilistico Planetario totalmente automatizzato).
Quello che sai “ora, non è mai quello che saprai... in seguito”. La velocità con la quale “ti viene detto il risvolto relativo a quello che credevi di sapere… perché ti avevano detto che…”, è sempre minore rispetto a quella che (pre)vede il tutto.
Il risultato è che tu sei sempre in differita.
Se sei controllabile, dunque, sei controllato ad hoc.
Se hai un’idea imprenditoriale o anche solo “geniale, ma slegata dall’ambito dello status quo”, che fai?
Beh… necessaria(mente) devi passare perlomeno dall’ufficio brevetti (filtro). Se non hai denaro, devi passare dalla banca (filtro). Poi devi chiedere aiuto o condividere con qualcuno (filtro)…
Hai pensato a cosa penseranno le “corporazioni”, già auto esistenti? A cosa penseranno coloro che lavorano nell’indotto che potresti andare a liquefare?
Pensi che a costoro interessi vera(mente) che il Mondo cambi? Certo… ma solo se detto cambiamento non (ri)guarda il loro lavoro, la loro sfera, le loro abitudini, le loro famiglie, le loro Vite, etc.
Tutta gente che non sa nemmeno da che (p)arte è girata.
Tutta gente che tira ad arrivare a sera, a fine settimana, a fine mese, a fine anno, alla fine della Vita lavorativa, alla fine della “loro” Vita.
Tutta gente (dis)persa, perduta e, dunque, pericolosa per il tuo “genio”.
Allora, che ti resta da fare? Vendere la tua idea. Stai certo/a che qualcuno magica(mente) apparirà in qualità di acquirente e sarà (pre)disposto a darti un sacco di soldi, purché ti ritiri in un’isola caraibica e ®assicuri “loro” di “non dare più altro fastidio”…
Quanto vuoi? Qualche milione di euro o di dollari Usa? Beh… non c’è problema. Perché in cambio della tua originale idea, riceverai un sacco di valore convenzionale o un “nulla (tra)vestito di valore”.
Se tra te e i tuoi simili fosse in voga il commercio di “alito al sandalo”… beh, stai tranquillo che ti pagherebbero in quello e in tutto quello che per gli umani è… valore convenzionale.
Qualcosa che non esiste in quanto tale, ma esiste in quanto “risorsa/prodotto (ri)conosciuto/a”.
Il massimo è darti qualcosa che per te è “denaro”, ma che cor(risponde) ad uno scarto di lavorazione d’altro tipo. Dallo scarto della lavorazione dell’alluminio (il fluoro), ad esempio, hanno trovato il modo di spacciare social(mente) la “necessità” del fluoro… no?
Il ruolo preventivo del fluoro nella formazione della carie dentale fu rilevato nel 1939 da Gerard J. Cox, biochimico, che lavorava al Centro ricerche Mellon, famiglia proprietaria della Alcoa.
Il fluoro era un prodotto di scarto della produzione di alluminio per l'industria aeronautica in tempo di guerra, con costi di smaltimento elevati.
Dal 1940 in Usa e Canada si diffonde la fluorazione delle acque, e l'impiego di dentifrici e collutori contenenti fluoro
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  • il ruolo preventivo del fluoro nella formazione della carie dentale fu rilevato nel 1939 da Gerard J. Cox, biochimico, che lavorava al Centro ricerche Mellon, famiglia proprietaria della Alcoa (ossia, Cox era al soldo della multinazionale che produce, come scarto, il fluoro. He He…)
  • il fluoro era un prodotto di scarto della produzione di alluminio per l'industria aeronautica in tempo di guerra, con costi di smaltimento elevati (dal costo al ricavo “elevato”)
  • dal 1940 in Usa e Canada si diffonde la fluorazione delle acque, e l'impiego di dentifrici e collutori contenenti fluoro (e, a conseguire, anche nell’Europa post invasione. Oggi, “dappertutto”).
Quello che sai, non è quello che hai scordato di sapere:
  • quello che sai, “ora”, è “ciò che ti hanno detto”
  • quello che hai scordato, nel tempo, è “ciò che avevi imparato tu, direttamente dalla tua esperienza”.
Medicina: contrordine sui grassi saturi.
Demonizzati per anni, ma forse a torto.
Contrariamente alle linee guida, non ci sono prove che abolendo i grassi saturi e sostituendoli con quelli insaturi si riducano i pericoli di malattie cardiovascolari…
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Il terrorismo (la minaccia) “serve”:
Usa, al vaglio legge per ottenere dati utenti internet da aziende.
Nel giro di poche settimane, il Congresso statunitense potrebbe approvare il Cybersecurity Information Sharing Act (Cisa), una delle tante proposte di legge su sicurezza informatica e sorveglianza al vaglio di Camera e Senato.
La proposta, approvata dalla commissione Intelligence del Senato (con 14 voti favorevoli e uno contrario), consentirebbe in pratica la sorveglianza generalizzata di ogni cittadino, perché permetterebbe la condivisione delle informazioni tra le aziende private e le agenzie d'intelligence, in tempo reale e senza la possibilità, per gli utenti, di opporsi in tribunale.
Una legge pericolosa per la privacy degli utenti, visto che permetterebbe alle aziende di raccogliere e girare le informazioni relative a possibili minacce al governo, senza il mandato di un giudice, ricevendo l'immunità per aver spiato utenti potenzialmente innocenti, secondo le denunce degli attivisti in difesa della privacy, come Electronic Frontier Foundation.
In questo modo, il dipartimento per la Sicurezza interna potrebbe avrebbe a disposizione i dati di tutti gli utenti, possibilità che non piace molto ai democratici in Senato e alla Casa Bianca. Il Senato dovrebbe votare tra circa un mese la legge, che poi passerebbe al vaglio della Camera.
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  • una legge pericolosa per la privacy degli utenti (per la privacy? Suvvia! Non esiste più la privacy. La pericolosità consta, semmai, nel controllo capillare del potenziale individuale. Ossia, ti spiano per timore che tu possa diventare un pericolo per la continuità dello status quo Planetario. Altro che privacy…)
  • visto che permetterebbe alle aziende di raccogliere e girare le informazioni relative a possibili minacce al governo, senza il mandato di un giudice, ricevendo l'immunità per aver spiato utenti potenzialmente innocenti, secondo le denunce degli attivisti in difesa della privacy, come Electronic Frontier Foundation (già lo fanno. È una recita)
  • in questo modo, il dipartimento per la Sicurezza interna potrebbe avrebbe a disposizione i dati di tutti gli utenti, possibilità che non piace molto ai democratici in Senato e alla Casa Bianca. Il Senato dovrebbe votare tra circa un mese la legge, che poi passerebbe al vaglio della Camera (il “voto” è la parte recitata ad hoc, all’interno del copione preassegnato al politico di turno. In realtà, è già tutto deciso già da ora).
Si analizza una situazione non naturale e non nativa, ossia, già “corrotta” ambiental(mente) e da “lì” si traggono tesi valide sull’essere umano “intatto”, credendolo “così”:
scoperto “lato oscuro” della memoria, per richiamare un ricordo se ne perde un altro.
Ricordare un dettaglio ce ne fa dimenticare un altro.
È il gioco di equilibrio che avviene nella nostra mente, fotografato da uno studio dell'Università di Birmingham e del Mrc Cognition and Brain Sciences Unit di Cambridge:
richiamare intenzionalmente un ricordo ci porta a cancellarne un altro “concorrente”, che potrebbe interferire con il corretto funzionamento della nostra memoria.
In parole povere e un po' paradossali, l'atto di ricordare potrebbe essere una delle principali cause per cui si dimentica qualcos'altro.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Neuroscience, rappresenta il primo tentativo di identificare il meccanismo di “dimenticanza adattiva” nel cervello umano.
La scoperta è stata realizzata utilizzando tecniche di imaging (risonanza magnetica funzionale) che hanno mostrato come lo stesso processo viene implementato dalla soppressione di meccanismi corticali che sottostanno ai ricordi “concorrenti”.
Alcuni volontari sono stati monitorati mentre veniva chiesto loro di ricordare alcune immagini viste poco prima. Il team ha tracciato l'attività cerebrale indotta dai singoli ricordi e mostrato come questa sopprime altri ricordi:
i pensieri “in concorrenza” venivano riattivati sempre meno, man mano che si andava avanti con l'esperimento, a supporto dell'idea che stesse avvenendo una soppressione attiva della memoria.
"In ambiente scientifico era noto che potesse esistere questo fenomeno - commenta Maria Wimber della Birmingham University - ma credo che la gente si stupirà nell'apprendere di questo 'lato oscuro' della nostra memoria".
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  • il meccanismo di “dimenticanza adattiva” nel cervello umano
  • a supporto dell'idea che stesse avvenendo una soppressione attiva della memoria
L’analisi è (ri)condotta su un “terreno” ampia(mente) già rimaneggiato e, dunque, non più originale (del resto, se il 97 per cento dei cibi riporta al proprio interno dei pesticidi… che cosa puoi pensare di conseguenza? Sei libero/a? Naa… sei frattalmente imprigionato/a in qualcosa che sembri tu, ma non lo sei affatto).
Ciò che sei diventato/a… non “è”, ciò che ancora sei, da qualche parte di/in te.
La scienza deviata indaga in “ciò che sei diventato” e ti dice:
Vedi? Ecco come sei”. E come sei? Beh… ti dicono che sei “limitato”. E lo fanno per limitarti, per introdurre in te il germe dell’auto limitazione.
Così impari a (ri)conoscerti “qua, così”.

Così metti radici oppri(menti). E lo fai da solo/a. Fai tutto da solo/a!
Wow. La strategia è da lasciar senza parole (o... senza ricordi).
Tanto di… cappello. He He…


Ciò che ti (s)fugge è, anche il nesso sottile tra e(venti) che ti (ri)guardano sempre.
Episodi:
"legati da un rapporto di analogo contenuto significativo"…

(Fine prima parte)
 
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com

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