martedì 21 luglio 2015

Essere è gioia

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La gioia non può essere sviluppata nè raggiunta.
 
E' piuttosto ciò che emerge spontaneamente quando cessiamo di essere "altrove", identificati con qualcosa o qualcuno, persi nelle fantasie del passato e del futuro.
 
I pensieri, le emozioni, la felicità, la tristezza, i piaceri, i dolori vanno e vengono.
 
Ma la gioia è sempre lì, incondizionata, perchè essa è il pre-sentimento più sottile della nostra vera natura, diretta emanazione del puro senso di Essere.
 
Possiamo trovarci nelle situazioni più elegiache o in autentici inferni in terra ma questo puro senso di essere -"Sono" – è sempre presente. 
 
E questo puro Essere è Gioia, anche se spesso è oscurato da mille nubi concettuali ed emotive.
La gioia non è dunque acquisizione di uno stato, di un'emozione, di una condizione. 
 
E' l'esatto opposto: ciò che emerge quando tutto questo movimento si conclude. 
 
La gioia non può essere il traguardo e il compimento di una qualche ricerca ma è ciò che riaffiora quando la ricerca stessa si dissolve. 
 
La gioia è la base onnipresente al di là delle "nuovole" concettuali ed emotive, non un punto d'arrivo. 
 
La gioia è ovunque ma riducendola a uno stato che deve essere raggiunto o mantenuto, la perdiamo.
 
 
 
fonte: https://nonduale.wordpress.com/2011/10/02/essere-e-gioia/

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