venerdì 31 luglio 2015

Jakob Böhme – Frammenti


“Nessuno conosce veramente il proprio sé, finché non lo trova nell’Unità del Tutto”.

“Non devi fare nulla, ma abbandonare la tua volontà alla propria disposizione. Le tue cattive qualità si indeboliranno e ti tufferai con la tua volontà nell’Uno dal quale uscisti in principio. Tu giaci prigioniera delle creature: abbandona la tua stessa volontà e morranno in te le creature e le loro cattive inclinazioni, che ti trattengono perché tu non vada a Dio”. 


 
“L’Uno, il “Sì”, è puro potere, è la vita e la verità di Dio, o Dio stesso. Dio però sarebbe inconoscibile a Se stesso e in Lui non vi sarebbe alcuna gioia o percezione, se non fosse per la presenza del “No”. 

Quest’ultimo è l’antitesi, o l’opposto, del positivo o verità; esso consente che questa divenga manifesta, e ciò è possibile solo perché è l’opposto in cui l’amore eterno può divenire attivo e percepibile.”

“Il tuo stesso udito, la tua stessa volontà e la tua stessa vista ti impediscono di vedere e udire Dio. Esercitando la tua volontà, ti separi da quella di Dio e impiegando la tua vista, tu vedi solo entro i tuoi desideri, mentre tali desideri ostruiscono il tuo stesso senso dell’udito, chiudendoti le orecchie con ciò che appartiene alle cose terrene e materiali. Ciò ti mette a tal punto in ombra che non puoi scorgere ciò che è supersensoriale e al di là della tua natura umana. Ma se rimani tranquillo, e ti trattiene dal pensare e dal sentire con il tuo sé personale, allora ti verranno rivelati l’udito, la vista e la parola eterni, e Dio vedrà, sentirà e udrà attraverso di te.”



fonte: https://nonduale.wordpress.com/2012/06/12/jakob-bohme-frammenti/

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