Medicina olistica, si ritiene che appartenga al calderone multiforme
delle cosiddette "medicine alternative". Alcuni la confondono con la
medicina naturale.
Nonostante le tecnologie più avanzate ed i potenti mezzi a
disposizione della ricerca biomedica, col tempo è divenuto
sempre più evidente come non sia sufficiente conoscere la
macchina e sapere intervenire sulle sue singole parti per
ripararle. Sempre più è venuta affermandosi una
medicina che sappia guardare all’individuo nella sua unità
bio-psico-spirituale: la medicina olistica.
Cosa non è la medicina olistica
Occupiamoci pertanto di questa nuova medicina, della quale
peraltro, da un po’ di tempo, se ne fa un gran parlare. Spesso
però se ne parla a sproposito. La si ritiene infatti
appartenere al calderone multiforme delle cosiddette “medicine
alternative”. Alcuni la confondono con la medicina naturale, altri
con la medicina psicosomatica, altri ancora la identificano con la
medicina omeopatica, o con le medicine tradizionali (cinese,
tibetana, ayurvedica,ecc.). Certamente, ciascuna di queste
può essere strumento di un operare olistico, ma ciò
non significa che esauriscano in se tutte le caratteristiche di
quella medicina che stiamo definendo olistica.
Dov’è la novità
Il medico olistico, come è ovvio, non ripara i guasti in un
organismo sopprimendone i sintomi, ma nemmeno si limita a
prescrivere rimedi naturali od omeopatici. Allo stesso modo non si
preoccuperà solo di indagare l’inconscio, non si
affiderà esclusivamente a degli aghi o ad esercizi
psicofisici. Operare secondo una visione olistica non significa
infatti mettere assieme di tutto un pò.
A questo punto vedo già qualche lettore sbottare e
chiedersi, ma allora, che cosa sarà mai questa medicina
olistica?
Il fatto è che non stiamo parlando di una cosa, cioè
di una tecnica terapeutica. La medicina olistica è prima di
tutto un Modo, cioè una metodologia clinica. Essa riguarda
il modo di essere del medico, del paziente e della loro relazione.
Per questo, pur non coincidendo con nessuna di quelle medicine
viste in precedenza, può utilizzarle tutte, senza
eccezioni.
La medicina olistica nasce da un preciso atteggiamento di ogni
essere umano nei confronti di se stesso, degli altri esseri
viventi, dell’ambiente che lo circonda. Si esprime attraverso uno
stato di coscienza che sappia cogliere l’unità di ogni
fenomeno. Si realizza quando, medico e paziente, sanno cogliere
insieme il processo unitario che li vede onde dello stesso oceano e
divengono così in grado di osservare con occhi chiari;
osservare cioè, se stessi, la relazione terapeutica, i
“sintomi” espressi, in modo ampio e aperto, libero da schemi
precostituiti o ipotesi diagnostiche.
Così facendo, il medico olistico, di fronte al suo paziente,
saprà cogliere, piuttosto che l’aridità di un
resoconto clinico da diagnosticare, la ricchezza di una vita e la
bellezza di una storia personale. Il paziente saprà
diventare medico di se stesso, entrando in contatto con i propri
sintomi, che coglierà come messaggeri di abitudini
cronicizzate, atteggiamenti corporei, comportamenti emotivi,
processi mentali, ecc.
Entrambi deporranno le armi contro la malattia per percorrere
insieme la via del cuore.
Pierluigi
Lattuada
fonte: http://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/la_medicina_olistica
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