martedì 22 settembre 2015

La Siria ha rotto il ghiaccio tra Washington e Mosca


La Russia e gli Stati Uniti, nonostante le divergenze, hanno intensificato i contatti nell'ultimo periodo per poter risolvere il conflitto in Siria e fermare l'avanzata di ISIS.


Il 18 settembre il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e il segretario alla Difesa degli USA Ashton Carter hanno avuto i primi contatti tra i due dicasteri dall'agosto 2014.

Inoltre la scorsa settimana ci sono state consultazioni a Mosca tra una delegazione della CIA e il servizio di spionaggio estero russo. L'obiettivo dell'incontro era quello di discutere la cooperazione tra i due Paesi sulla Siria. L'intensificazione dei contatti tra gli Stati Uniti e la Federazione Russa segna una svolta.

Washington intende cooperare con la Russia nell'ambito di intelligence nella lotta contro il gruppo terroristico dello "Stato Islamico" in Siria, ha scritto il giornale "Bild am Sonntag", basandosi su delle fonti nei servizi segreti americani.
La ripresa dei contatti tra gli Stati Uniti e la Russia rivela il fatto che a Washington si sono resi conto dell'impossibilità di fermare la guerra in Siria senza l'aiuto di Mosca, ha scritto l'altro giornale tedesco "Spiegel".
 Il 18 settembre il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu e il numero uno del Pentagono Ashton Carter avevano discusso "l'interesse reciproco per l'annientamento dello "Stato Islamico" in Siria."
Allo stesso tempo, secondo il Pentagono, "non si è parlato di operazioni militari immediate da parte della Russia."
Nei media americani la ripresa del dialogo è stata caratterizzata come una grande vittoria della Russia. In precedenza avevano espresso timori per la presenza di truppe russe in Siria proprio gli Stati Uniti e l'Europa.

Inoltre la scorsa settimana ci sono state consultazioni a Mosca tra una delegazione della CIA e il servizio di spionaggio estero russo. L'obiettivo dell'incontro era quello di discutere la cooperazione dei servizi segreti tra i due Paesi, in particolare in Siria.

I contatti non sono limitati al Pentagono e alle agenzie di intelligence. Il segretario di Stato USA John Kerry ha detto che i negoziati tra Mosca e Washington sulla Siria inizieranno a breve.
Il 17 settembre il ministero degli Esteri russo aveva fatto sapere che Mosca era pronta a fornire informazioni sulla cooperazione tecnico-militare di Washington con Damasco.
Lo stesso giorno il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest aveva affermato che Washington ritiene necessario proseguire il dialogo con il presidente russo Vladimir Putin, nonostante le divergenze.
Earnest ha osservato che Obama telefona a Putin quando "è nell'interesse degli Stati Uniti."

Ancora una volta è stata necessaria una telefonata in merito alla situazione in Siria.
Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha detto che Putin è sempre aperto al dialogo con il presidente americano, sebbene non sia stato siglato alcun patto in merito.
Contemporaneamente Putin ha evidenziato che senza il coinvolgimento delle autorità siriane nella lotta contro ISIS, i terroristi non verranno annientati.

Pertanto le parti hanno raggiunto la consapevolezza della necessità del dialogo e dell'elaborazione di soluzioni comuni.

Relativamente ad ISIS i problemi militari superano la politica.

Come scritto sul giornale russo "Vzglyad" dall'analista militare Viktor Murakhovsky, "i militari sono pragmatici, vedono ciò che sta accadendo in Medio Oriente. Capiscono che senza il sostegno della Russia sconfiggere ISIS è impossibile."

 
 

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