lunedì 21 settembre 2015

Una Vita preconfezionata

(Immagine presa dal web)
Quasi tutti vivono una Vita preconfezionata. Sì, avete capito bene, preconfezionata, proprio come un abito. Ed è proprio come un abito che sarà: a volte calzerà bene, altre volte, la maggior parte, verrà stretto e ci saranno da fare degli aggiustamenti.
 
I sarti principali della nostra Vita sono, sicuramente, i nostri genitori con le loro aspettative. Essi vogliono il meglio per noi, nessuno lo ha mai negato. Solo, spesso succede che il loro "meglio" non coincida con le nostre aspirazioni anzi, il più delle volte, diverga totalmente. Certo, non tutti i genitori sono dispotici e severi, la maggior parte ci ha lasciati liberi entro certi limiti.
 
Il fatto è che, limite o non limite, ci si trova ad essere educati, a frequentare certe scuole per avere una formazione migliore e così via. Questo è l'inizio di quella che sarà una Vita preconfezionata. Quando si hanno pochi margini di scelta, questo è il risultato. Si crescerà e si faranno cose perchè "è giusto così", perchè"tutti fanno così", perchè "altrimenti cosa diranno i parenti" e chi più ne ha (sicuramente ne avrete da aggiungere alla lista!), più ne metta.
 
Accadrà ad un certo punto che questa Vita, così come l'abbiamo vissuta fino a quel momento, cominci a starci stretta, a non piacerci più, a non appartenerci più. Cosa fare? Apportare le modifiche necessarie per trasformarla nella Vita dei nostri sogni. Una Vita, insomma, che calzi a pennello, proprio come un abito.
 
Per far ciò, bisogna prima diventare dei sarti speciali: i sarti della propria Vita. Proprio come i sarti, gli strumenti principali saranno: un metro per sarti, un paio di forbici e ago con filo. Come utilizzarli? Adesso ci arriviamo. Intanto ci tenevo a dirvi che, se davvero volete cambiare taglio al vostro abito-Vita, dovete cominciare a fregarvene del giudizio degli altri.
 
La Vita è proprio come un abito: ci sarà sempre chi si sentirà autorizzato a consigliarvi delle modifiche! Voi confezionatevi su misura la Vita che più desiderate, portandovi i colori, i tessuti e i bottoni che più vi aggradano.... E gli altri? Che si occupino dei fatti loro!

Adesso vi spiego, invece, come utilizzare gli strumenti da sarto per confezionare il vostro abito-Vita. Cominciamo col metro: esso vi servirà per misurare le distanze fra voi e chi invade la vostra Vita. Allontanatevi, quindi, da tutte quelle persone che sono ipocrite, invidiose, ladri energetici e critiche nei vostri confronti. E' un consiglio. Ovviamente potete sempre lasciarvi queste zavorre accanto ed affondare sotto il loro peso.
 
Andiamo a vedere il secondo strumento essenziale per un sarto: le forbici. Esse sono lo strumento fondamentale per costruirvi un abito-Vita su misura, quello giusto per voi, non per gli altri! Utilizzate le forbici per "tagliare" tutto ciò che non vi appartiene più: delle relazioni poco produttive, un lavoro poco soddisfacente, un percorso di studi non in armonia col vostro sentiero. TAGLIATE SENZA RIPENSAMENTI. AVETE UNA SOLA SCELTA: O VOI O LORO!
 
Terzo ed ultimo strumento essenziale (avvertenza per i pignoli e per i sarti: sicuramente avrò tralasciato diversi altri strumenti che saranno pure importanti ma qui si sta confezionando un abito virtuale quindi.... spegnete la mente e leggete!) sono ago e filo. Vediamo adesso come utilizzarli al meglio.
 
Ovvio che ago e filo, come tutti sanno, servono a cucire ed unire due pezzi di stoffa. Essi sono essenziali al fine di poter confezionare un abito. Nel caso del nostro abito-Vita, come vanno usati? A cosa servono? Ago e filo andranno usati allo stesso modo in cui avviene il loro utilizzo per il confezionamento di un abito.
 
Qui, però, a differenza della stoffa, ciò che sarà cucito saranno gli strappi del passato mai richiusi, i buchi nella trama della Vita mai tappati. Solo richiudendoli DEFINITIVAMENTE si potrà voltare pagina e vivere ed indossare un abito-Vita nuovo, che ci calzi a pennello facendoci sentire, finalmente a nostro agio e diretti verso gli obiettivi più importanti della nostra Vita.

Nessun commento:

Posta un commento