mercoledì 28 ottobre 2015

Dove il vortice è una conseguenza.


Per “farti meglio... sintonizzare”:
intervenendo a una conferenza al Mexican Autonomous Technological Institute a Città del Messico, Coeuré ha spiegato che gli strumenti che la Bce utilizzerà dipenderanno dagli shock che si osserveranno su liquidità o tassi di interesse.
"Abbiamo a disposizione vari strumenti che possiamo utilizzare" ha affermato. "La ragione per cui occorre che si faccia una discussione è che vogliamo essere sicuri di usare gli strumenti giusti...
Se si tratta di una questione di tassi di interesse o di liquidità:
questa è la discussione che stiamo tenendo"…
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Questo è il “vortice”:
se si tratta di una questione di tassi di interesse o di liquidità: questa è la discussione che stiamo tenendo
Questa non è la sostanza che alimenta e permette il “vortice”.
Questo è:
  • essere dentro al vortice
  • dove il vortice è una conseguenza
  • ed essendo il vortice scambiato per “tutto”
  • rifletti su quanto tu sia lontano da te stesso/a e dalla “sostanza (ragione) che alimenta e permette il vortice”.
La "Caverna" è piena di "sostanza".
Anche se analizzi tutto del vortice, ne sei sempre all’interno, ergo, non arrivi mai a nessuna conclusione in grado di… “farti alzare la testa”. Tutto, nel vortice, è vortice
Tutto alimenta il vortice, anche se “tutta la parzialità” non è né il vortice ne tantomeno la “sua” ragione.
È la guerra dei poveri, il vortice.
E la guerra è energia per il vortice.
Nel loop, il loop.
Che cosa alimenti? Di cosa ti alimenti?
  

Qualcuno ha notizie relative alla Vita degli animali da “allevamento”?

Qualcuno ha pensato, leggendo le notizie “fresche” - che riportano la classificazione della “carne lavorata” alla pari degli effetti mortali dell’amianto - a quello che “passano gli animali nella ‘loro’ esistenza”?
Di “loro” non v’è notizia:
lasciate ogni speranza, oh voi ch’entrate”
ma... chi diamine ci voleva entrare? Quando è successo? Sì, perchè... è già successo anche se non lo ricorda più nessuno (umani o animali che sia).

L'ambiente marino rende bene l'idea frattale, di essere dentro a qualcosa (acqua, mare, oceano), che non ha più la forma della "Caverna", bensì, che è la sostanza che avvolge tutto. "Come sopra, così è sotto": sopra è l'aria. E più al di "sopra" ancora? Il Dominio. Tutta la "simbologia" apparsa nel reale manifesto te lo ricorda e ti "parla del Dominio".

Sai che cosa è la “guerra tra poveri”? È la sopravvivenza “qua, così”.
È la “tua” Vita.
E… nello status quo attuale, per stessa auto ammissione (vedi le leggi scientifiche approvate), “nulla si crea, nulla si distrugge ma… tutto si trasforma”. Che cosa significa? O, meglio, che cosa non appare mai all’interno delle “formule”, che pretendono di descriverti e di dettagliare il funzionamento della “natura”?
Proprio il fatto che “tali teorie” sono valide “al di dentro” di un qualcosa di preventivamente ridefinito. Si chiamano “assiomi”:
  • verità indimostrabili
  • verità non dimostrate
  • verità, dunque, di parte.
Una vera e propria “arte. Una “sinfonia delle sfere”, che sorregge l’intero ricreato
Qualcosa di artificiale, allo stesso modo della tecnologia inarrivabile della “natura”. Qualcosa che esiste da prima dell’avvento del Dominio.
Qualcosa che il Dominio si è limitato a “copiare”.
In quale modo? Potendo contare sul fatto centrale di essere la grande concentrazione di massa, che la frattalità espansa deve replicare nel reale manifesto:
  • nel reale manifesto
  • dentro al reale manifesto 
  • in… un “vaso contenitore” (la famosa “Caverna” di Platone).

È solo “lì dentro” che le leggi AntiSistemiche funzionano efficacemente.
È solo “in una simile riconfigurazione” che il Dominio mantiene il controllo, non perché sappia più di te ma “solo” perché (1) è il possessore della “Lampada del Genio (frattale espanso)” e (2) ricorda tutto… a (3) differenza tua.
La guerra dei poveri è “tutto, qua, così”.
Qualsiasi dibattito, diatriba, divisione concettuale, religiosa, scientifica, sportiva, politica, etc. Ogni “uso e costume”. Ogni ambito, situazione, vicissitudine, credo, ideale, fantasia, comportamento, etc.
Tutto ti spinge verso il mantenimento dello status quo.
Ovverosia, verso ciò che la “natura” dipinge con grande maestria frattale, allorquando si scatena un uragano, un ciclone, un vortice, un turbine, etc. Ossia, ogni volta che “si dipinge nel reale manifesto, la forma esatta, la mappa, del ‘luogo dimensione/concettuale all’interno del quale, non sei’”.
Sei (fisicamente) ma "non sei" (esistenzialmente).
Che cosa "filtra" sino a raggiungerti? Chi/cosa è quella "luce", che t'ispira e che... ti domina? La domanda è, ovvio, metaforica.

La forma del Dominio:
  • un loop
  • con te
  • al di dentro
  • lasciando l’origine
  • al di là del manifesto, del ricordo, dell’attenzione.
Le cause che permettono la formazione di un uragano, quali sono?
Osservale meglio, "grazie alla Globalizzazione (ad esempio, l'effetto farfalla)".
Non sonol’uragano. Accorgiti.
Le cause sono più vicine a quello che ti dicono i meteorologi, piuttosto che l’osservazione degli effetti (paura, danni, fuga) dell’uragano. Sono le pressioni, i venti, le depressioni, le correnti, gli “agenti atmosferici”. E sono, di più, ciò che le “sospinge a comportarsi in una determinata maniera”.
È il Pianeta stesso. Ciò che gli passa vicino. Ciò che gli ruota attorno o ruota assieme o ciò al quale ruota attorno. È tutto. Te ricompreso. Potresti mai pensare che una tua “arrabbiatura” possa contribuire a creare un vertice depressionario, in grado di dare il “là” ad una formazione temporalesca?
  
È... sopra a tutto, il Dominio; grazie al controllo della frattalità espansa. 
Qualcosa che rende tutti gli umani, come conseguenti e come agenti della/nella guerra dei poveri. Qualcosa che rende tutto "vittima e carnefice", senza andare mai da nessuna parte se non "qua, così".

È tutto “frattale”, nel modo, nei tempi, nei mezzi, nelle… ragioni.

È tutto “rivelato”, nella stessa maniera:
  • rivelare = "diffondere"
  • rivelare = ri velare = "oscurare".


E tutto ciò… in coerenza con l’intento del Dominio (la causa che non apparendo, dunque, dipinge tutto nella stessa maniera. Ecco perché “non capisci”. Perché “non vedi”. Perché non puoi vedere ciò che “si diffonde da nascosto, rimanendo nell’oscuro”)…
Nel “dibattito” le persone si disperdono. La prospettiva si offusca ed entrano in giogo, gli effetti secondari dell’essere in qualcosa che si trasforma conseguentemente in… arena:
  • in un luogo ove si “lotta”
  • sempre e comunque
  • per il “divertimento” di un imperatore che non è mai sugli spalti, ma che “è”, a prescindere da ciò che pensi tu, da ciò che sei portato a pensare relativamente ad un… “fantasma”; di qualcosa che è diventato “così” solo per/ai tuoi occhi.
Pensa a questa curiosa parabola lessicale:
  • in coerenza = nella coerenza = unione, saldezza, consapevolezza
  • incoerenza = mancanza di coerenza, di coesione; friabilità; contraddittorietà, illogicità, incongruenza, incongruità, inconseguenza… assurdità, insensatezza, irrazionalità… assurdità, contraddizione, incongruenza
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Uno “spazio” tra le parole, tra i “termini”, tra le “basi”… cambia l’orientamento di un senso, di un comportamento, di una “lavorazione tra le parti”.
L’unione delle parti, provoca una distorsione del “campo comportamentale”, quando viene assorbita/respirata senza memoria (consapevolezza), origine, senso, direzione...
È… alchimia, lucida strategia, provocazione, calcolo rivelato oltre al senso frattale espanso.
È un “effetto d’insieme”, una droga che crea dipendenza e la mantiene a vortice “tutta attorno a te”, mentre tu consegui senza accorgerti di nulla, perché – appunto – consegui e sei sempre troppo impegnato/a (guarda non caso) per poterti accorgere.
Una palla nel cielo è diventata “il Sole”. Questa è abitudine, tanto che “una volta… il Sole era Dio (ossia, le persone non si abituavano mai alla compresenza di Dio, che li obbligava a “pregare che tutto continuasse a rimanere in quel modo).

Ti puoi anche abituare a Dio? Probabilmente, sì. Se solo Dio lo intende
Altrimenti, non può mai succedere. Ok?
Perché il DominIO è al di là del “tuo” comportamento. Viene “prima di te”. Ti anticipa sempre, essendo in costante “vantaggio”.
Ti... sommerge.

"Dio".
D(omin)Io è un “agente frattale”, ossia… è tale, in quanto “capace di delegare alla frattalità espansa, la propria intenzione”.
Dio non è nulla più di te, solo che la sua “posizione” è tale da avere scalato le gerarchie, essendo la dicitura “Dio” solo una carica da ricoprire all’interno dell’attualità dello status quo, che deriva dall’attuale forma di Dio e che, dunque, vorticando attorno a qualcosa “che non esiste – per te – ma c’è”, non appare mai all’interno della propria creatura/creazione…
Dio è il Dominio = Dio è il vertice (origine) di qualcosa che il Dominio ricopre:
una "carica (pArte)".


Allo stesso tempo, all’interno del reame del Dominio… Dio è una “etichetta”. Una esigenza del Dominio, nonché – anche – un effetto della neutralità frattale espansa, nella sua funzione di memoria.
È centrale avere sempre ben presente questa “dis/organizzazione delle cose”. Ci sono fattori organizzati in livelli, ordini, gradi, appartenenze, dimensioni, insiemi e sottoinsiemi, etc.
Se sfugge ciò, nella sua interezza, la prospettiva si riduce e la consapevolezza cade preda dell’oscurità, che ispira l’incoerenza fine a se stessa, ossia, “affine al Dominio”.
Ciò che lascia inalterato, tutto quello che ritrova…
È sempre un “vortice, quello che si disegna e che vai, conseguentemente, a ricopiare”.
Se il Dominio “copia (senza conoscere l’origine delle “circuiterie”)”… di conseguenza, tutto ciò che rientra nella propria opera (te ricompreso/a) non può che comportarsi alla stessa maniera, perché “caratteristica fondamentale impressa all’origine”.

C'è sempre un "sopra e sotto". Ma li sai ben interpretare, alla luce della frattalità espansa?
Dove abita l’artista, è tutto artistico e… lo è dal punto prospettico dell’artista che abita “lì”.
Gli altri che si professano, guarda non caso, artisti… lo possono essere, ma risentendo sempre e comunque dell’imprinting dell’artista che… domina e detta legge (moda, tendenza).
Ora, tu ignorando l’origine della forma del reale manifesto, ne ignori anche tutto il resto:
  • le intenzioni
  • il perché
  • il come
  • il dove
  • il quando… tutto è già successo.

Spazio concesso.
Ergo, ruoti attorno a qualcosa che non appare più, per come te l’aspetti (per cui… non ci credi che esista ciò che ad un certo punto… temi e cancelli anche per paura)… e ci ruoti attorno perché sei dentro alla altrui creazione.
Il vortice è artificiale. Il dentro è artificiale, etc. nella misura in cui è deviato tutto ciò al quale hai accesso “qua, così”.
SPS, forse te ne accorgi, sta trovando il modo di dettagliare qualcosa che tende a sfuggire per sua “definizione”.
È come vivere nel buio ed avere, comunque, gli occhi:
  • che cosa vedi del buio, nel buio?
Usa altre caratteristiche, allora:
usa la frattalità espansa, lato memoria.
Ma per farlo, devi decodificare il segnale. Qualcosa che ti raggiunge già calibrato “lato tuo”, ma che comunque tu necessiti di raccogliere “da... presente in te stesso/a, al tuo centro lato tuo”…
Se qualcuno ti parla in italiano e sei italiano, non è detto che tu capisca ugualmente.
Se qualcuno ti parla in un linguaggio che puoi capire, ma tu sei distratto/a da tutto il resto che continua a “richiederti di vorticare attorno e a vorticarti attorno”, non è detto che tu capisca ugualmente
Dove ti trovi? E la tua attenzione dove si posa? Dove sei? Che cosa fai? Perché lo fai? In che modo lo fai? In che modo “sei”?
Accorgiti.



La “corrente” tende a portarti via da te, auto mantenendoti attorno ad altro, che è divenuto lo status quo, l’abitudine che ha radicato le dipendenze e che deriva dalle dipendenze (tutto ciò non è mai casuale).
Come non è assolutamente casuale la “guerra dei poveri”. Dei poveri perché impoveriti da una ragione oscura.
Ridotti ai minimi termini, in catene d’aria, dall’ambiente nel quale sopravvivono.
Quanti “esperimenti sociali” lo dimostrano? Persino il “Grande Fratello” in Tv.
Ora, lotta per i “tuoi” diritti e per la “tua” libertà d’espressione, per il “tuo” lavoro (che è come per un umano dalla fedina penale pulita, di richiedere di entrare in carcere), per il “tuo” futuro, per i “tuoi” figli, etc. Tanto, sai che cosa stai facendo nella sostanza?
Stai solo ben oliando i terminali delle catene, che ti auto mantengono “qua, così”.
Di “tuo” nello status quo, non c’è più nulla.
Infatti, lasci tutto alla “tua” morte…

Nemmeno il corpo è “tuo”. E la mente? Credi che sia “tua”, questo tipo di mente?
Divide et impera.



Lotta e rafforza, allora, le abitudini... che ti incatenano nel "nulla, qua, così". Nel tempo, il tempo domina e cancella tutto quello che va cancellato. Perché anche il tempo, nel reale manifesto, è una emanazione frattale espansa.
Conquista la “legge, strumento e memoria… frattale espansa” e avrai conquistato quello che, storicamente e archetipicamente, è sempre stato definito come “il regno dei cieli”. La “terra promessa”… è Casa Tua (è una sfera dimensionale che è tua, quando tu ritorni padrone/a di te stesso/a).

Per oggi basta così. C’è molto materiale che “spinge, già pronto”, ma… va bene così.
Domani... c’è sempre tempo.

È portante che ti accorga di essere dentro a qualcosa:
  • immagini quello che meglio credi
ma
  • che l’immaginazione non sia solo fantasia
bensì
  • intuizione.
L’intuito è… un’antenna:
fidati del tuo intuito
che non è nello status quo
ma
è uno strumento frattale espanso, al di là di tutto.
Riconosciti.
Ricorda…
    
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

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