giovedì 29 ottobre 2015

La "recettività".


Funziona tutto alla stessa maniera “indivi-duale”:
  • domanda ed offerta
  • input ed output
  • trasmissione e ricezione.
“Qua… funziona… così (sempre con il terzo incomodo)”:
con Dio che chiede di pregarlo, altrimenti "non esiste più, per te;  nel tempo, infatti, lo dimenticheresti".
Ma, se analizzi frattalmente la situazione di ogni situazione, puoi ritrovare uno schema ricorrente. Quale?
Come un… segnale portante, che obbliga (devia) ogni situazione a comportarsi in una certa predeterminata maniera. Quale?
Se ci pensi, sfugge via.
Se lo cerchi, sfugge via.
Se lo ricerchi, non lo ritrovi mai
Per cui, alla fine, sei portato/a a pensare che… non esista una spiegazione, perché non esiste “la spiegazione”, ossia, che è tutto normale/naturale, così, da che hai memoria.
La “tua” esperienza ti ispira a credere che… sia tutto e che sia anche “tua”.
Ma non è affatto, così. Succede qualcosa “tra le righe (nell'aria)”. Nel Mondo del “sottile”, tu decadi ogni volta ed ogni volta pensi che sia la Vita ad essere “dura”. Pensi che sia corretto, anche se... "uffa!". Pensi che devi sempre fare “fatica”, che devi lottare per tutto e devi lottare contro tutto e tutti.
Ma… quale è (1) lo “schema ricorrente”? E… quale è (2) la “predeterminata maniera” che ti ha?
Ad (1), SPS risponde: la dualità.
A (2), SPS risponde: il “tuo” servizio.
La dualità elimina la “tua” attenzione dall’alternativa sostanziale che, in sintesi, esiste sempre ma risulta come “sfocata via” rispetto al tuo accorgerti, proprio mentre “servi” allo status quo… “servendo il Dominio”.
Dunque, il “terzo stato” è ciò che raccoglie tutto quello che “non serve alla dualità” per auto mantenerti “qua, così”.
   

Nel terzo stato si concentra “lo scarto di lavorazione AntiSistemico by Dominio”; è la “discarica”, il nascondiglio segreto nel quale sono stati riposti tutti i tuoi “doni”:

l'isola del tesoro.

 
Non a caso, ti dicono che:
  • il cervello è usato al massimo per il “suo” 10 per cento
  • esiste il Dna spazzatura (circa il 90 per cento)
  • esiste la materia oscura (oltre il 90 per cento).
Ora, se la matematica “qua, così” non è un’opinione:
10 + 90 fa 100.
Ok? I conti tornano… ma, che cosa "ti sei perduto"?

Allo stesso tempo:
  • il cervello è usato sempre al 100 per cento, solo che è impiegato a risolvere l’intricata rete nella quale è stato riproiettato, vivendo nell’attuale forma di status quo. Come a dire che il cervello è sempre impegnato a fare altro, rispetto alla sua presenza e capacità... libera da carichi impregnanti e, quindi, sempre immediatamente "in/per te"
  • il cervello è impiegato sempre al 100 per cento, ma “male
ossia
  • impegnato per “servire”.
L’esempio frattale lo puoi sempre vedere in casa tua, quando accendi il tuo Pc ed attendi che finisca di “elaborare chissà cosa, dando luogo a tempi di attesa inconciliabili con le promesse del produttore e del venditore.
Qualcosa che solo poco tempo prima, non accadeva…
Il computer rallenta. Il computer “non funziona più bene”. Il computer lo butteresti fuori dal balcone. Il computer ti indica frattalmente il tuo stato interiore. Che altro?
Suvvia. Apri gli occhi. Nulla è per caso.
La funzione mnemonica della frattalità espansa “non concede sconti a nessuno, tantomeno al Dominio, essendo nativa, ossia, al di là e prima dell’avvento del Dominio”.
Ecco spiegato perché “certe cose accadono e, dunque, ti dicono tutto (anche se, poi, tu non le capisci più)”. Comunque succede.
SPS è certo che puoi ricordare. Perché non ti succede ancora?
Perché “non sei mai solo/a” e ciò che si alimenta di status quo, te lo impedisce con tutto se stesso. Perché “teme che tutto possa cambiare”. Perché “teme che tu ti possa risvegliare”.
Ha, dunque, paura… esattamente come te.
Un bel quadretto familiare. Non c’è che dire. Vero?
Timore per timore “quanto fa”? Fa… l’impaludamento. Il “non si muove una foglia”…
Cioè, quello che meglio aggrada l’auto determinazione del Dominio.
Ciò che intende. E, per intender meglio, è diventato la grande concentrazione di massa, garantendosi il controllo della frattalità espansa:
  1. legge
  2. strumento
  3. e… memoria.
Una trinità di stati, appunto. E, ora fai bene attenzione:
che cosa “manca” apparentemente alla indivi/dualità?
La “memoria”… perché non fa comodo che tu possa ricordare cosa è già successo (il “tutto è compiuto”).
Per cui, la trinità viene “lavorata” e scade di livello, “cedendo uno stato, all’apparenza”. Il risultato, nel reale manifesto e conseguente, è che rimane solo la dualità:
  1. on e off
  2. legge e strumento.
Da “lì” è più facile per il Dominio controllare tutto, in leva wireless non localmente ed ubiquamente… la “tua” mente.
Drenata la memoria, dal campo del reale, tutto il resto “sente la necessità di riformarsi”. Per cui, vengono fondate le “scuole”, ad esempio. E le scuole insegnano cosa “fare” e come “essere”.

Analogamente, viene forgiata sul fuoco dominante, la “spada dell’educazione”... a partire dall’esempio inossidabile dei genitori, dei nonni, dei ricordi di parte. Dell’esperienza altrui ed, in seguito, anche della “propria”.
Tutto ciò che “viene su, qua, così”, risente del Sole dominante della grande concentrazione di massa (DominIO).
Da “lì” deriva il concetto sterilizzante, ammorbante e deprimente di Dio.
Le religioni si sviluppano come conseguenza. La spiritualità si confonde e diventa “politica”.
Ma che cosa è, anche, la spiritualità? Qualcosa di diverso dal “consentito”? No. Anch’essa ricade all’interno dello stesso bacino di auto contenimento, come un effetto dopante che accoglie tutti coloro che non si riconoscono in nient’altro. Una diversa modalità della “rete”.
Tutto qua.
Per questo non la capisci. Perché non esiste.
E che cosa esiste allora? Tutto ciò che è stato raccolto nel terzo stato, nel tuo “stato mancante” all’apparenza:
il tuo terzo stato, lato proprio.
La tua memoria, la tua “storia”, ciò che è già successo.
La memoria è la terza proprietà nativa della frattalità espansa. Per questo ti è stata nascosta.
Perché attraverso la tua memoria, il reale manifesto “qua, così” si apre alla tua più autentica rilettura. Con il risultato che:
  1. il Dominio viene alla luce
  2. per forza di cose
  3. inevitabilmente.
Svelato l'arcano, il giogo finisce.
E… “ciò”, il Dominio lo intende proprio evitare, perché verrebbe meno tutto il proprio vantaggio su di te.
Di conseguenza:
funziona tutto alla stessa maniera “duale”…
  • domanda ed offerta
  • input ed output
  • trasmissione e ricezione.
“Qua… funziona… così”.
Trasmissione e ricezione o, meglio... dal “lato tuo”:
  • ricezione (by inconscio)
e
  • trasmissione (by inconscio).
Una “tua” parte riceve e, poi, trasmette. Come può essere e come può accadere?

Perché... (1) tu sei sotto scacco, (2) il “tuo” inconscio è una partizione mentale che “lavora per il Dominio”, (3) accade perché deve accadere, (4) perché “è già successo e succede, quindi, ancora e per sempre (5) sino a quando non cambiano sostanzialmente le “cose (la sorgente del reale manifesto, il Dominio)” e (6) perché esiste la frattalità espansa, che (7) funziona in quanto ché il reale manifesto è uno degli infiniti reali contenuti nel reale potenziale (memoria), (8) lo Spazio Sostanza è organizzato in Particelle Fondamentali indivisibili (trinitarie), che (9) regolano il reale manifesto e lo amministrano/controllano mediante la sua infrastrutturale costituzione di (10) recettori (disseminati ovunque e per ogni tipo di “stato e dimensione”).


Al di sopra della terra è l’aria.
Al di sotto dell’aria è la terra.
Al di dentro di tutto è l’acqua (e relative formulazioni chimiche, organiche, molecolari, atomiche, energetiche, alchemiche e “compagnia bella”).
I “recettori” sono la manifestazione fisica, visibile o meno, dell’esistente piano sorgente… dello Spazio Sostanza e a seguire delle Particelle fondamentali:
  • che permettono l’installazione di qualsiasi tipo di scenario reale
  • a partire dal “grande magazzino” del potenziale reale
  • che la memoria frattale espansa ha censito per intero.
Ora, se tu ricordi, se tu hai accesso alla “tua” memoria, dal momento in cui ritorni la grande concentrazione di massa, allora… hai accesso all’intero “arsenale del potenziale”, dal quale puoi estrarre – come il mago dal cilindro magico – qualsiasi forma di realtà da manifestare.
Chiediti, allora, “chi siede su un simile trono”?
Perché una sola grande concentrazione di massa?
Perché non tante quante sono gli umani?
Perché non più di una, allo stesso tempo?
Attenzione:
chi sostiene queste domande?
Il “tuo” inconscio: non “Tu”.
Il “collo di bottiglia”, dal quale sei obbligato/a a passare, rende tutto vassallo della compresenza che ti controlla dal “valico”, dalla gola, a monte, alla sorgente, etc.
Recettore è un termine generico che si riferisce ad una qualsiasi entità che sia in grado di ricevere, legare qualcosa.
Il termine è usato in vari ambiti, ma riveste particolare importanza in ambito biologico:
  • recettore (biochimica): struttura proteica che, interagendo con uno specifico ligando, media una risposta biologica; analogamente, il termine può indicare qualsiasi struttura biologica bersaglio dei farmaci che fornisce risposta biologica.
  • recettore sensoriale: in anatomia, corpuscolo o terminazione nervosa, generalmente appartenente a un organo di senso, che riconosce uno stimolo (tattile, dolorifico, termico, luminoso...) e lo trasduce in impulso elettrico riconoscibile dal sistema nervoso.
Link
Leggi con attenzione ogni termine riportato.
Non importa se chi ha scritto in Wikipedia non è un “esperto”. Se non è "esauriente"...
Importa che è stato descritto/riportato.
Importa che leggi con attenzione frattale… perché nulla avviene per caso. Ogni termine, anche male interpretato dal “cronista”, non è casuale e riporta sempre alla pista frattale espansa – funzione mnemonica – che ti riguarda sempre e comunque, perché assolutamente sorgiva, ossia, “libera da deviazioni di percorso, anche se le deviazioni intercorrono”.
Per trasformare questa informazione “per te”, tu hai necessità di “esserci e crederci”.
Tutto ciò che ritrovi al di là della dualità.
Nella trinità sei sempre al tuo centro (se "lato tuo"). Perché sei al tuo posto di guida, equilibrando l’equazione del complesso…
Nella trinità ritrovi la “tua memoria”, ossia, la “memoria”.
La condizione che ti rende potenzialmenteDio.
Ma, possibilmente, non quel Dio che “rende tutti peccatori, se non assolvono degli obblighi”. Quel Dio, che è chiunque ritorni ad essere “se stesso/a”.
Qualcosa che è per tutti, sempre ed allo stesso tempo.
Se non ti sembra possibile (magari ricorrendo alla storiella “dei due galli nello stesso pollaio”) è perché “ancora sei disconnesso/a da un simile campo del potenziale e, dunque, da ciò che “sei”).
L'alternativa esiste sempre, perchè tutto fuori esce dal potenziale del reale.
Le briciole di quello che “sei” sono, persino nel “qua, così”, la democrazia, la giustizia, la libertà, etc. Ossia, tutto ciò che il Dominio non poteva del tutto “zittire/impedire” (ricadendo nel campo d’azione della frattalità espansa, lato memoria) e che, comunque, ha potuto disinnescare a livello apparente, permettendo l’emersione, ma depotenziandola per via del controllo del tuo complesso by inconscio e... per l’effetto “sorgivo” della delegazione frattale espansa (lato legge e strumento).
I recettori sono ovunque, essendo infrastrutturali.
L’organizzazione del reale manifesto è “sotterranea”, ossia, microscopica, ma la Particella Fondamentale è solo una “triunità/trinità”.
Ergo:
  • ciò che conta è la proiezione del segnale importante
  • lato grande concentrazione di massa
mentre
  • tutto il resto è solo… “dualità (impoverimento del segnale)”.
Il lato microscopico del reale manifesto, rappresenta ciò che ti sfugge via e che “non puoi/riesci più a vedere”. Non esiste, in realtà potenziale… nessun lato microscopico, essendo il tutto un insieme che risponde d’insieme alla propria fonte ispirante dominante.
Ogni livello della complessità, risponde di conseguenza, essendo tutto frattale espanso:
ad immagine e somiglianza” del… Dominio.
Un aspetto limitante di tutto ciò, toglitelo dalla testa:
  • il Dominio non è una proprietà privata
  • il Dominio è una funzione/posizione, che puoi incarnare anche tu, quando ritorni ad essere la grande concentrazione di massa (per giurisdizione, quando tu sei al tuo centro… sei la grande concentrazione di massa).
Non fa differenza. Una grande concentrazione di massa “lo è, a prescindere”.
Come hai, allora, perduto questa consapevolezza?

Chi/cosa "risiede" al... centro: l'inconscio? No. Chi/cosa lo ha "previsto/installato".
La consapevolezza non l’hai perduta, ma… l’hai dimenticata, nel tempo dell’abitudine.
Ad esempio, a quante “famiglie reali” è successo di… decadere? Ecco: è la stessa cosa.
Può succedere. È successo.
Ma non è la regola e, sopra a tutto, ogni situazione è ripristinabile.
Percepisci tutto ciò.
Accorgiti.
Ricorda.
Riconosciti.
Tutto è… recettivo anche in tal senso.
   

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com

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