giovedì 29 ottobre 2015

Respiro e consapevolezza - Alchimia di un cambiamento


Fermati…
fermati adesso…
non ci pensare più…
puoi farlo, anche se solo per poco...
non serve nemmeno che interrompi quello che stai facendo,
devi soltanto distaccarti da ciò che pensi, da ciò che senti, per pochi secondi non pensare più, non preoccuparti più…
lo puoi fare, ma lo devi volere veramente,
è difficile, ma puoi riuscirci, focalizzati sul tuo respiro, sentilo entrare in te, segui il suo percorso, sentilo mentre ricarica le energie, mentre ti dona la vita.

Trattienilo... “guarda” tutto si ferma in te, i pensieri, le emozioni, la percezione del tempo, tutto si interrompe.

Rilascialo… sono passati solo pochissimi secondi, ma sembravano molti di più vero?

La mente è il problema. Lei deve avere tutto sotto controllo, non si farà mai da parte, ritiene di poter gestire tutto e bene, ma ha un limite: non fa autocritica. Inoltre è sovraesposta ad eccessivi e deleteri stimoli (programmazione) culturali, quindi si comporta secondo gli schemi acquisiti (imposti) a nostra insaputa (subliminalmente).

Il difficile non è programmare nuove modalità percettive del mondo, ma cancellare quelle esistenti, la resistenza è a volte estrema. Non è facile lasciar andare le convinzioni di una vita intera sulle quali si basano le routine esistenziali, inconsciamente non ci appare opportuno lasciarle visto che ci hanno permesso di giungere fino ad oggi e ad essere quel che siamo.

La mente mente. Non valuta oggettivamente gli accadimenti, ma li filtra attraverso una moltitudine smisurata di "blocchi", credenze, conoscenze, quasi sempre imposti subliminalmente dal sistema e quello che ne risulta difficilmente corrisponde al vero. 

Inoltre ad ogni nostra azione – pensiero – emozione ci ammalia, ci inganna, ci vizia, ci droga, ci seduce, tramite secrezioni endocrine (neuropeptidi), vere e proprie droghe naturali, di cui abbisognano le nostre stesse cellule come un sorta di nutrimento, ma che sono anche un umore, uno stato d’animo dal quale dipendiamo morbosa(mente) e non riusciamo a liberarcene. 

Guai seri se avviene un cambiamento, scatta un allarme generale nel corpo; è la crisi, la crisi d’astinenza che al pari di quella delle droghe ci farà andare nel pallone, agitare, sudare, soffrire e quindi ritorniamo ad essere (pensare-agire-sentire) quelli di sempre.

In tale condizione è difficile avere una lucidità di valutazione.

 
Bloccare la mente. Controllare le azioni incontrollate e preregistrate della mente è possibile; Il respiro è una delle tante strade che apre nuove vie percettive, che mette in pausa la mente e connette con la nostra essenza interiore perennemente allacciata all’universo proprio attraverso esso.

Il respiro. Il respiro non è solo ossigeno, ma è anche e soprattutto energia, essenza vitale, è il Tutto(o l’Uno) che costantemente entra ed esce da noi, è la Coscienza che ci attraversa che possiamo percepire solo "osservandola" tramite la consapevolezza.

 
Modificare le credenze. Le credenze sono la base della nostra esistenza, la base della nostra consapevolezza, della nostra evoluzione, della nostra salute/malattia.

Le credenze sono il programma che la mente usa per capire il mondo, vengono registrate sin da piccolissimi ed alcune sono talmente profonde che la loro modifica è impossibile a livello conscio. La maggior parte di esse però possono essere modificate o sostituite attraverso le nuove conoscenze acquisite.

Le credenze sono l’illusione, oltre la quale la mente non vede e quindi si ferma e nega, rigetta, non potendo ancora comprendere.

Non bisogna mai fermarsi nel cammino della conoscenza. E non bisogna confondere la conoscenza con l’informazione, non sono la stessa cosa: la conoscenza è l’informazione corroborata dalla personale esperienza/verifica ecco perché può inscriversi in luogo di altre pregresse.

Se siamo profondamente convinti delle nostre credenze, forse non le lasceremo mai, “volare”, ma non va bene, questo non è evolvere, ma rimanere stabili ad un dogma che col tempo cadrà.



"Gli uccelli nati in una gabbia pensano che volare sia una malattia" Alejandro Jodorowsky

-----


  Essere consapevoli del vostro respiro
vi costringe a stare nel momento presente,
che è la chiave di tutte le trasformazioni interiori.
Ogni volta che siete consapevoli del respiro,
siete assolutamente presenti.
Potete anche rendervi conto che non potete pensare
e, allo stesso tempo,
essere consapevoli del vostro respiro.
Il respiro cosciente ferma la mente.
     - Eckhart Tolle

Marcello Salas

Nessun commento:

Posta un commento