lunedì 23 novembre 2015

Il governo italiano di Renzi e Gentiloni al fianco dei paesi che sostengono il terrorismo

Renzi con i monarchi sauditi

Il “furbetto” fiorentino ancora una volta vorrebbe negare l’evidenza. Questo emerge in sostanza dall’intervista rilasciata da Matteo Renzi alla rete SkyTG 24, lo scorso Mercoledì, quando, dietro alla sua solita cortina di chiacchiere, ad una precisa domanda dell’intervistatore, Renzi ha risposto: “Non facciamo affari con paesi che finanziano l’ISIS”.

Anche questa risulta essere una delle tante bugie del “furbetto” fiorentino il quale non può non sapere che…..il Qatar, uno degli stati direttamente accusati di finanziare e sostenere lo Stato Islamico, oltre ad aver effettuato notevoli investimenti immobiliari in Italia, è il proprietario del fondo sovrano “Qatar Holding LLC”, fondo che ha ultimamante acquistato le quote del Fondo Strategico Italiano Spa (FSI), società controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti, cioè direttamente dal Ministero del Tesoro. Vedi: Joint venture FSI e Qatar Holding

Atraverso la partnership con il FSI, il Fondo Sovrano Qatar Holding LLC ha potuto acquistare quote rilevanti di società italiane del “made in Italy”, come il 28% del gruppo Cremonini, gruppo italiano leader nella distribuzione della carne ed ha acquistato, da società italiane, il complesso immobiliare di Porta Nuova a Milano, costituito da grattacieli e palazzi.

Forte di questi investimenti il Qatar, assieme all’Arabia Saudita, ha finanziato la costituzione dello Stato Islamico, mediante l’acquisto di armamenti ed attrezzzature, ha pagato una buona parte delle spese per miliziani jihadisti di verie provenienze che sono stati arruolati nell’ISIS ed in gruppi come Al-Nusra (filiale di A-Qaeda in Siria)ed ha provveduto a pagarne i salari per gli ingaggi, creando in questo modo il più grande esercito mercenario al mondo.

Che siano l’Arabia Saudita, il Qatar e gli Emirati Arabi siano i principali finanziatori dello Stato Islamico e che abbiano utilizzato per i loro fini strategici l’esercito di mercenari jihadisti, questo è un fatto certo. Si tratta, curiosamente, dei Paesi che rappresentano, secondo quanto scrive anche  il “Washington Institute for Near Policy”, i principali finanziatori (ovviamente indiretti e non ufficiali) dell’ISIS, che negli ultimi due anni avrebbe ricevuto dagli Stati del Golfo Persico circa 40 milioni di dollari.

Esistono decine di rapporti informativi che dimostrano la complicità del Qatar ed dell’Arabia Saudita nella formazione dello Stato Islamico che risponde agli obiettivi comuni della Monarchia Saudita e del Qatar di spodestare il governo di Bashar al-Assad in Siria e smembrare il paese consentendo il passaggio di un gasdotto che, attraverso la Siria e la Turchia, dovrebbe portare il gas dei grandi giacimenti esistenti dal Qatar, in Europa. Vedi: La geopolitica del controllo energetico dell’Eurasia

Naturalmente il progetto è sostenuto dagli USA e che (assieme ad Israele) sono l’attore principale nella strategia di abbattere i regimi filo iraniani (come quello siriano) e ridisegnare la mappa del Medio Oriente in Siria ed In Iraq facendo leva sulle rivalità etniche e confessionali della regione (la strategia del caos).

Il governo Renzi naturalmente è in grandi affari anche con l’Arabia Saudita, come attesta la sua recente visita in quel paese dove non ha mancato di omaggiare direttamente il re Salman e i suoi dignitari, esponenti della Monarchia Saudita che ha le mani sporche di sangue non solo delle popolazioni della Siria e dell’Iraq, dove ha scatenato il suo esercito di mercenari jihadisti, fomentato il terrorismo in quei paesi, ma anche dello Yemen, dove è in corso una aggressione con bombardamenti indiscriminati contro la popolazione civile che ha già fatto oltre 6.000 vittime e migliaia di feriti, oltre un milione di sfollati e centinaia di migliaia di rifugiati all’estero. Un conflitto che viene sostenuto con la piena complicità dei paesi occidentali (e di Israele) che forniscono armi ed appoggio logistico alle forze militari di Riyad.

Anche in questo caso Renzi, il fiorentino, “fa l’indiano” e finge di non sapere che l’Italia, oltre a fare affari con i sauditi, esporta le armi in quel paese (precisamente bombe di aereo) e quelle stesse armi vengono utilizzate per massacrare donne bambini inermi nello Yemen, il più povero paese dell’area, colpevole di avere un governo sciita e quindi avverso all’ideologia wahabita professata dai Saud.

Ancora più grave è il fatto che l’Italia, oltre a fare affari con i paesi che sostengono il terrorismo, in ossequio alle direttive del Dipartimento di Stato USA, partecipa alle sanzioni contro la Siria, negando anche la fornitura di medicinali e generi di necessità alla popolazione siriana stremata da quasi 5 anni di conflitto. Lo stesso governo italiano partecipa all’embargo contro lo Yemen, per consentire alle forze degli “amici” sauditi di massacrare meglio la popolazione locale.

Questa è la politica estera dell’Italia dei Renzi e Gentiloni, quelli che si riempiono poi la bocca del rispetto dei “diritti umani” (nei paesi non conformi agli interessi USA) e fanno affari ed alleanze con i peggiori ceffi del Medio Oriente, con le mani in pasta nel terrorismo e delle persecuzioni contro la propria popolazione.

Renzi mente sapendo di mentire e prosegue la tradizione servile e badogliana della politica estera italiana di inchinarsi ai più forti (USA, Israele e Regno Unito) ed essere spietata e crudele con i deboli, che siano i libici, i siriani o gli yemeniti.


Luciano Lago

fonte: http://www.controinformazione.info/il-governo-italiano-di-renzi-e-gentiloni-al-fianco-i-dei-paesi-che-sostengono-il-terrorismo/

Nessun commento:

Posta un commento