lunedì 23 novembre 2015

La meditazione e la mente


Una persona chiese a Bankei: “Nonostante io senta profonda gratitudine per i tuoi insegnamenti sul fatto che non esiste la nascita perché tutto esiste già, dalle mie vecchie abitudini mentali sorgono continuamente pensieri nei quali mi perdo e mi è difficile rimanere continuamente ‘mai nato’. Come posso mantenere una fiducia totale?”  

Questa è la difficoltà di tutti i meditatori. Ha nomi diversi ma il problema è sempre lo stesso. E il problema è che nelle tue meditazioni magari puoi assaporare un istante, un assaggio dell’estasi eterna, ma non sei in grado di ricordartene durante la giornata, nell’arco delle ventiquattro ore. 

Le vecchie abitudini e la vecchia mente interferiscono  diventando così folle da credere che semplicemente chiudendo gli occhi puoi raggiungere la verità suprema?”. 

La mente crea molti dubbi. E la mente è la tua vecchia amica: ci ha messo quattro milioni di anni a svilupparsi. La tua meditazione è molto nuova, fresca, è un seme appena germogliato. 

La tua mente è un cedro del libano alto sessanta, cento metri, che arriva quasi a toccare il cielo. 

Quando torni dal centro dell’essere alla periferia, dopo un’esperienza di meditazione, si innesca improvvisamente un conflitto tra la nuova esperienza e la vecchia mente con i suoi quattro milioni di anni.


Osho


fonte: http://risvegliati.altervista.org/la-meditazione-e-la-mente/

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