lunedì 23 novembre 2015

La nuova guerra globale si espande oltre i confini siriani

 
Il presidente Obama ha promesso di non mandare "truppe USA sul suolo siriano". Eppure il 30 ottobre l'amministrazione degli USA ha cambiato la sua posizione dopo che l'intervento della Russia ha drammaticamente cambiato la situazione

D'ora in poi le forze d'operazione speciali supporteranno "i ribelli" nella loro guerra contro il Califfato. I curdi e l'esercito Siriano Libero devono altresì venire considerati come ribelli, in un conglomerato di supposti "Jihaidisti moderati", nelle cui fila risultano anche foreign fighters e mercenari.

La promessa di non mandare truppe USA in Siria oggi è dimenticata per questione di permettere alla Russia ed ai suoi alleati di ottenere una posizione di vantaggio nella regione. Tutti quanti perseguono i loro obiettivi in Siria, che è diventata un deserto sabbioso ed un cumulo di rovine. Il giorno dell'invio delle forze speciali USA è stato scelto per una regione: ha permesso a John Kerry di migliorare la sua posizione al summit sulla Siria con Lavrov a Vienna.

Un combattente straniero sulle macerie di Homs in Siria
Un combattente straniero sulle macerie di Homs in Siria - © AP Photo

L'8 ottobre il segretario della Difesa Ashton Carter, parlando di fronte ai ministri della NATO a Bruxelles ha detto che la Russia presto dovrà pagare per il suo intervento. Washington si aspetta una storia simile a quella dell'Afghanistan, con lo stesso risultato. A partire dal 2014 circa 50 gruppi riuniti nel controverso "Esercito Siriano Libero" hanno ricevuto migliaia di missili americani anti-tank BGM-71 TOW. Queste armi arrivano dai depositi dell'Arabia Saudita e sono state consegnati da agenti sauditi e della Cia ai gruppi jihaidisti in Giordania e Turchia.

L'esercito siriano  era sempre più indebolito ed era in grande difficoltà, il che infine ha provocato l'intervento russo. Nel 2011 le forze militari siriane contavano circa 300 mila effettivi. Oggi l'esercito siriano dispone della metà dei soldati che aveva rispetto a prima dello scoppio della guerra civile. Eppure oggi questo esercito compatto senza dubbio è più efficace e preparato alla battaglia grazie agli anni di combattimenti nelle strade cittadine al fianco dei loro alleati del gruppo libanese di Hezbollah.

Russia e Francia contro ISIS
Russia e Francia contro ISIS - © Foto: Vitaly Podvitsky

Oggi ci sono 30 mila foreign fighters in Siria. Ogni mese diventano sempre di più e si calcola che circa 1000 persone arrivino da centinaia di paesi diversi. Come conseguenza il conflitto siriano si sta trasformando in un disastro su scala globale.

Le guerre civili in Ucraina, Siria e Yemen sono fronti differenti della guerra globale condotta dagli USA contro la Russia ed i suoi partners. L'Islam radicale sta giocando un ruolo sempre più importante in questo conflitto globale. Chi prenderà il controllo della Siria dominerà tutto il Medio Oriente. Ecco perché nessuno dei partecipanti può permettersi di perdere questa guerra. L'escalation del conflitto sembra inevitabile.

Articolo originariamente pubblicato da What they say about USA

 

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