venerdì 29 gennaio 2016

Il dopo-Renzi sarà anche peggio (si accettano scommesse)



Chi non ama il Rottamatore non ha di che consolarsi: il dopo-Renzi sarebbe anche peggio, un film dell’orrore. Con fantasmi come quelli di Enrico Letta e Massimo D’Alema, o il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. O magari l’avvento di Federica Mogherini, istruita a Bruxelles su come impacchettare quel che resta dell’Italia. Peggio ancora, un governo dei 5 Stelle al guinzaglio dell’Ue e degli Usa. E, gran finale, l’irruzione diretta della famigerata Troika. Mentre il premier traballa, dopo l’avvio della guerra a distanza ingaggiata con Juncker e l’Unione Europa, cioè con i terminali di potere della Germania, in Italia ormai impazzano le scommesse sulla durata residua del Fiorentino.

Sul web si segnalano, tra i tanti, i pronostici di Federico Dezzani, Aldo Giannuli, Eugenio Orso. Quale sarà la prossima tegola che ci cadrà in testa? Una cosa è certa: la tenuta del governo «non è per niente certa per i mesi a venire, nonostante i Verdini di turno che corrono in soccorso». Un governo deciso all’esterno, dice Orso, «può essere dimissionato solo dai suoi “padrini sopranazionali”, non certo dal popolo bue».

Di MaioIn palio, a quanto pare, ci sarebbe «la sostituzione del terzo governo italiano non eletto, filo-atlantista, euroservo e antipopolare». Secondo Dezzani, dopo Renzi ci sarà «un governo tecnico per attuare misure estreme contro di noi, il quarto non eletto dopo Monti, Letta e Renzi, forse guidato da Ignazio Visco».

Oppure, piano-B: l’establishment euro-atlantico potrebbe giocare a sorpresa la carta del Movimento 5 Stelle, che Dezzani definisce «appositamente creato dagli angloamericani per catalizzare e addomesticare il voto di protesta». Secondo Giannuli, invece, potrebbe sorprenderci il ritorno del re dei dinosauri, il super-privatizzatore Massimo D’Alema, o magari quello dell’estromesso Letta, «per riorientare il partito», il Pd strattonato da Renzi. O ancora, il ritorno in Italia, a capo del governo, di Federica Mogherini, attuale “Lady Pesc”, che «farà addirittura rimpiangere Renzi». Eugenio Orso, poi, teme addirittura «l’avvento del famigerato governo-Troika commissariale definitivo, che non lascerebbe più spazio ai tentennamenti dei collaborazionisti locali nell’applicare le controriforme e fare le privatizzazioni, svendendo tutte le municipalizzate».

E’ difficile dire cosa accadrà veramente, ammette Orso, visto che il 2016 che è appena agli inizi. Meglio allora procedere con cautela. Primo passo, un governo tecnico per attuare misure estreme, con a capo (come scrive Dezzani) Ignazio Visco. «Abbastanza probabile, se decideranno di continuare ancora per un po’ la sequenza di governi tecnici-nominati (dall’esterno, naturalmente)». La carta 5 Stelle? Secondo Dezzani, il movimento di Grillo non è che l’emanazione truffaldina, mascherata, dell’establishment euro-atlantico: «Del direttorio grillino – riassume Orso – il “papabile” potrebbe essere Di Maio, molto più di Fico e Di Battista, quotatissimo com’è negli immancabili sondaggi». Per Orso, sarebbe una soluzione «non troppo probabile», ovvero «possibile ma rischiosa per le élite, proprio per l’incapacità dei grillini nell’amministrare senza combinar casini (non nascondiamolo!) e per possibili resistenze alle controriforme contro il paese di una parte dei rappresentanti pentastellati e/o della base (i supporter del cinque stelle non sanno di essere eterodiretti!)».

D'AlemaSul ritorno di personaggi come D’Alema e Letta, «per superare il renzismo nel Pd e mantenere l’entità collaborazionista di governo», pronta ai diktat di Bruxelles, meglio sorvolare: una «minestra riscaldata», come dice Giannuli. E la Mogherini, distanziatasi da Renzi per fare da magafono dell’Ue? «Ha qualche probabilità in più», scrive Orso, «perché ci sarebbe, a supporto, per far digerire la pillola agli idiotizzati sinistroidi politicamente corretti, anche la retorica, amplificata dai lacchè giornalistici, sul primo capo di governo donna, emancipata, capace, relativamente giovane e brillante: Mogherini, la salvatrice dell’Italia al femminile, dopo Monti il salvatore e Renzi il rottamatore! Per noi, un deciso passo in avanti verso il burrone». In cima ai timori di Orso c’è però il commissariamento definitivo da parte della Troika: «Rappresenterebbe l’ultimo passo necessario per neutralizzare e saccheggiare l’Italia.

Le élite renderebbero così il paese una pattumiera euroatlantista nel Mediterraneo, con poca industria e masse di straccioni adatti a lavori sottopagati, a “basso contenuto tecnologico”, esattamente quel che prevede il “sogno europeo” – ossia il progetto euroglobalista – fuor di retorica e propaganda per i gonzi».


fonte: http://www.libreidee.org/2016/01/il-dopo-renzi-sara-anche-peggio-si-accettano-scommesse/
 

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