martedì 26 gennaio 2016

La paura del rifiuto

(Immagine presa dal web)
La paura del rifiuto è qualcosa che si apprende sin da piccoli, nel corso del processo educativo. Spesso fa parte di paure non nostre, ereditate da chi ci ha educati e cresciuti. Insomma, la paura del rifiuto è una cosa che si acquisisce da altri i quali, a loro volta l'hanno, ricevuta in "eredità".
 
Così, un bel giorno della nostra età adulta, ci ritroviamo con dei progetti di lavoro che lasciamo chiusi nel cassetto o con dei sentimenti verso una persona che reprimiamo, il tutto per paura di un ipotetico rifiuto. Certo, non sempre la paura si acquisisce attraverso il processo educativo. Capita a volte, infatti, che sia frutto di un rifiuto realmente sperimentato, magari in età scolare.
 
Può accadere che un bambino chieda di giocare ai suoi compagni di asilo e, nonostante ciò, venga respinto. Da quel momento, il bambino può far sua quella paura e generalizzarla a tutti gli altri contesti, portandosela dietro durante il processo di crescita.
 
Ecco il motivo per cui poi non ci si dichiari alla donna/uomo verso la/il quale si nutre un sentimento di amore o non si presenti il proprio progetto lavorativo alla ditta di turno. Tutto ciò rappresenta una condotta che ha come unico scopo quello di farci evitare il problema. Ovviamente, questo tipo di comportamento non servirà di certo a risolverlo ma solo, come si comprende dalla parola, a FUGGIRLO.
 
Come ho già ribadito in altri articoli, la paura è un meccanismo naturale di difesa della mente. Guai se non si avesse paura! Ma se la paura ci blocca e non ci permette di realizzare le nostre aspirazioni, ecco che diventa sicuramente un problema. Ma come fare a superare la paura del rifiuto?
 
Innanzitutto, è importante aumentare la propria autostima. Chi ha fiducia in se stesso ha maggiori possibilità di superare la paura di un eventuale rifiuto. Credendo in se stessi, infatti, si comprende che NON SEMPRE SI PUO' PIACERE A TUTTI. Così facendo, ci si apre ANCHE alla possibilità di un eventuale rifiuto, a differenza di prima in cui ci si concentrava SOLO sul rifiuto sicuro al 100%.
 
E' anche importante, se davvero s'intende superare la paura del rifiuto, capire che non sempre si bussa alla porta giusta e non sempre questa si dovrà per forza aprire. A CHE SERVE ALLORA PRENDERE A CALCI UNA PORTA CHE NON CI APRONO SE NON A PERDERE L'OPPORTUNITA' DI BUSSARE AD ALTRETTANTE CHE SONO GIA' PRONTE AD APRIRSI?
 
A proposito dell'andare oltre le porte chiuse per trovare, infine, quelle aperte, voglio condividere con voi un detto popolare antico che così recita: "Quando si chiude una porta, si apre un portone". Qual'è, allora, il problema? 
 
Non saranno tutte le donne (gli uomini) del mondo a dirvi di no, nè tutti i potenziali datori di lavoro a rifiutare la vostra richiesta. Semplicemente, FOCALIZZATEVI SUL SUCCESSO FUTURO E NON SUI FALLIMENTI PASSATI.
 
A che serve ancora piangersi addosso per la ragazza (il ragazzo) che vi ha rifiutati quando eravate alle superiori o perchè non siete stati invitati alla scampagnata di turno? A NULLA, SE NON A BLOCCARSI IN UN PASSATO CHE NON ESISTE PIU'!
 
La paura del rifiuto è solo nella mente, MAI nel cuore. Basta lasciarla dove si trova, dirigendo il proprio focus sul cuore. Il cuore, infatti, sa sempre ciò che la nostra Anima vuole allo scopo di realizzarsi su questa terra. Imparate a chiudere col passato, non esiste più se non nelle vostre menti. 
 
Toglietegli energia e usatela, invece, per credere di più in voi stessi e bussare a quante più porte possibile, ce ne sono tante che aspettano solo voi, cominciate da subito e realizzate i vostri sogni, QUI E ORA.
 
 

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