venerdì 29 aprile 2016

Elohim e dio unico: che ne dicono Mme Blavatsky, Mauro Biglino, Giuliana Conforto


blavatsky
Anche per la controversa Mme Blavatsky gli Elohim non sono il dio unico e personale, esattamente come abbiamo capito dalla ricerca contemporanea di Mauro Biglino...

Dalla “Dottrina Segreta” di H.P: Blavatsky - 1888 -
“Se ci obiettano che crediamo in “Dei” e “Spiriti” operanti mentre rifiutiamo un Dio personale, rispondiamo ai Teisti e Monoteisti: ammettete che il vostro Jehovah è uno degli Elohim e noi siamo pronti a riconoscerlo; fatene, come avete fatto, l’Infinito, il Dio Uno ed eterno, e noi non potremo mai accettarlo così. Gli Dei di tribù erano molti; La Divinità Una Universale è un principio, un’Idea Madre astratta, che non ha nulla a che fare con l’opera impura della forma finita. Noi non adoriamo gli Dei, solo li onoriamo come esseri superiori a noi…
        

“NON INGIURIARE GLI Dei” dice uno di questi, Jehovah, in Esodo, XXII,28; ma contemporaneamente il versetto 20 comanda: “Colui che sacrificherà ad altro dio che al Signore unico, sarà completamente sterminato”. Ora, nel testo originale non vi è un “Dio” ma Elohim - e sfidiamo a contraddirci- e Jehovah è uno degli Elohim, come è provato dalle sue stesse parole in genesi, III, 22, quando “Il Signore Iddio disse: ecco, l’Uomo è divenuto come uno di noi”. Quindi, coloro che adorano gli Elohim, Gli Angeli e Jehovah ed offrono loro sacrifici, quanto coloro che ingiuriano gli Dei dei loro fratelli in umanità, trasgrediscono la legge assai più degli Occultisti e dei Teosofi.”  
(H.P. Blavatsky - La Dottrina Segreta – Vol. III Cosmogenesi   pag. 35-36)

“…. In verità, la “creazione da parte degli Elohim” di cui qui si parla, non è che una “creazione” assai posteriore, e gli Elohim, lungi dall’essere poteri supremi o magnificati della Natura, sono solamente Angeli inferiori. Questo era l’insegnamento degli Gnostici, la più filosofica di tutte le primitive Chiese cristiane. Essi insegnavano che le imperfezioni del mondo erano dovute all’imperfezione dei suoi Architetti e Costruttori; ...essi “non riuscirono a creare l’uomo”.

Ma per non ripetere più ciò che il lettore può trovare altrove in quest’opera, si deve solo richiamare la sua attenzione sul fatto che “creazione” in questo contesto non è la Creazione Primaria e che gli Elohim non sono “Dio” e nemmeno gli Spiriti Planetari superiori,...
(H.P. Blavatsky - Scritti esoterici Vol. VII – pag. 249-250)
La Chiesa Cristiana, facendo di Geova   -uno di questi stessi Elohim- Il Dio Uno supremo, ha introdotto una confusione senza speranza nella gerarchia celeste, nonostante i volumi scritti in proposito da S. Tommaso d’Aquino e dalla sua scuola. La sola spiegazione che si può trovare in tutti i loro trattati sulla natura e sull’essenza delle innumerevoli classi di esseri celesti menzionati nella Bibbia –Arcangeli, Troni, Serafini, Cherubini, Messaggeri ecc.- è che l’Oste angelica è l’esercito di Dio”: Essi Dei creature mentre lui è “Dio il Creatore”; ma delle loro vere funzioni, del loro posto effettivo nell’economia della Natura- non è detta nemmeno una sola parola.
Da “Iside Svelata – Teologia” – 1875 -   ed. 1994 - pag. 396 (ultima pagina del testo)  :
“Non indurci in tentazione è l’aspirazione dei cristiani: chi è dunque il tentatore? Satana? No, la preghiera non è rivolta a lui. E’ invece il genio tutelare che indurì il cuore del Faraone, che introdusse lo spirito del male in Saulo, che inviò i messaggeri menzogneri ai profeti ed indusse Davide  al peccato: è infine il DIO BIBLICO D’ISRAELE! 

biglino elohim
L’Antico Testamento parla del Dio unico oppure no?  MAURO  BIGLINO
Posted on | gennaio 24, 2014 |

La questione biblica determinante è stabilire se l’Antico Testamento parla del “dio” unico oppure no.

Alla luce di questa evidente premessa rilevo che uno dei problemi più importanti e pesanti che la filologia biblica si trova da sempre ad affrontare è quello della desinenza plurale del termine ELOHIM: se questo vocabolo indica il “dio” unico, trascendente ecc ecc… perché presenta la desinenza plurale che contrasta palesemente con il concetto unitario monoteista?

Le spiegazioni che la filologia ha tentato di elaborare nel tempo sono molteplici e non ci torno qui perché le ho ampiamente analizzate in filmati e conferenze, mi limito ad osservare che il contesto biblico documenta ripetutamente e in vario modo la molteplicità degli ELOHIM .

L’osservazione sintetica che intendo offrire è costituita dai punti seguenti:
• il problema filologico è tradizionalmente mal posto;
• il problema filologico nella realtà non ha alcun motivo di esistere e non richiede elaborate ipotesi esegetiche o l’introduzione di speciali regole grammaticali;
• il problema nasce esclusivamente dalla necessità di affermare e giustificare anche filologicamente la tesi del monoteismo spiritualista che è stata teologicamente elaborata a posteriori sull’Antico Testamento;
• vari ELOHIM sono addirittura identificati con i loro nomi propri; cito qui solo due passi che rimandano a due distinti ELOHIM (che si aggiungono dunque YAHWEH) perché – come è evidente a tutti – la presenza di anche solo due individui (definiti esplicitamente ELOHIM) è sufficiente per il passaggio dal singolare al plurale sia dal punto di vista concettuale che grammaticale: KAMOSH (Gdc 11,24) e MILKOM (1Re 11,33);
• il plurale di ELOHIM non richiede dunque spiegazioni e/o giustificazioni, sta nei fatti chiaramente narrati nell’Antico Testamento;
• contrariamente a quanto affermato dalle varie tradizioni spiritualiste osservo quindi che il problema sussisterebbe semmai se quella desinenza plurale NON ci fosse: è il contesto biblico a renderla necessaria, coerente e inevitabile.
Per comprendere questo con grande semplicità è importante – e anche sufficiente – leggere la bibbia che abbiamo in casa sapendo che:
• quando in italiano c’è scritto “Altissimo” in ebraico abbiamo ELYON o EL-ELYON
• quando in italiano c’è scritto “Dio” in ebraico abbiamo ELOHIM (plurale) o EL (singolare) o ELOHA (singolare), con verbi sia al singolare che al plurale.
• quando in italiano c’è scritto “Signore” o “Eterno” in ebraico abbiamo YAHWEH. o YEHoWAH
Giuliana Conforto: il “dio unico” – il tempo lineare – in natura non c’è
Come ho scritto nel mio libro Baby Sun Revelation, non riguarda solo il Vaticano, bensì tutta la così detta “conoscenza” basata sul “dio unico” – il tempo lineare – grazie al quale si calcolano i salari, i profitti per pochi e i debiti per tanti.

Esiste questo “dio”? No, è inventato prima dalle chiese e poi dalle accademie che lo considerano un parametro con cui calcolare la caduta dei gravi, gli andamenti dei mercati e/o le orbite dei pianeti. Tutti lo considerano ovvio, ma contrariamente a quanto si crede il “dio unico” – il tempo lineare – in natura non c’è. 

Ci sono tanti ritmi, ovvero tanti tempi che variano da quello più celere di tutti – il concepimento – a quelli più lenti della geofisica e dell’astrofisica, tempi che stanno cambiando all’improvviso in modi distinti e diversi tra loro.

Il credo nel ”dio unico” oggi rischia di crollare da un momento all’altro perché è in atto un fenomeno naturale di cui nessuno parla. Le fasce di Van Allen – i pesanti schermi al plasma che avvolgono tutta la superficie terrestre – stanno svanendo (lo dimostrano le ricerche spaziali) e non nascondono più i mondi nel futuro, le astronavi che ci sono sempre state e hanno influenzato in modi diversi anche la politica terrestre. Fantascienza? 

No. Papa Francesco e il direttore della Specola Vaticana, entrambi gesuiti, hanno già parlato dei “fratelli alieni”. Governi e chiese si preparano per il “nuovo ordine mondiale” che contempla anche una “nuova religione mondiale”, estesa urbi et orbi e ai tanti “orbi” che credono alla “lotta tra bene e male”. Purtroppo “orba” è anche la “conoscenza” che ignora l’illusione creata dalle fasce di Van Allen, parte di quella TV COSMICA entro cui noi “terrestri” siamo immersi.
 
Appare incredibile, ma è proprio la scienza più amata e più antica del mondo, l’astronomia, che contribuisce in modo pesante all’illusione globale dell’umanità “colta”. Questa crede alla “conoscenza” laica che contrappone a quella religiosa, crede al “dio unico” – il tempo – e riserva giusti dubbi sull’eternità che le religioni dicono di rappresentare. E così la laicità cade nella trappola di una “conoscenza” che dipende sempre e comunque dal “dio unico”.


Tutti i “colti”, laici o non, ignorano che il campo elettromagnetico, creato dalle due fasce, ha abbagliato la “vista” degli strumenti a terra e nascosto le astronavi che sono sempre esistite. Gli avvistamenti ora sono crescenti, dovuti al fatto che le fasce stanno scomparendo e così provocando la vera crisi, quella che riguarda la concezione della realtà. Secondo la “conoscenza” il presente è l’effetto di una memoria passata che ha legato il caso alla necessità delle leggi e non a un progetto che tende verso l’evoluzione, verso cioè la coscienza della sovranità umana. 

Per me questo progetto è stato, in alcuni rari casi, favorito e, in molti altri, contrastato dal potere alieno e contro natura che sovrasta chiese, accademie e governi: è la voluta ignoranza degli infiniti mondi che sono sempre esistiti, testimoniati da saggi quali Giordano Bruno e Gesù Cristo, uccisi dallo stesso potere che ha sempre sfruttato l’umanità in un modo o nell’altro. Il suo aspetto più evidente oggi è quello finanziario, ma alla sua base c’è una “conoscenza” che crede a idoli falsi quali dio, denaro, debito ha prodotto le crisi finanziarie, fatto sprofondato nella miseria anche la classe media che oggi sta cercando di comprare a prezzi stracciati, con un pò di elemosina. 

Che cosa rappresentano davvero le religioni, in particolare, quella cattolica che santifica due papi, parla di pace, ma non di disarmo e colloquia con tutti i capi del mondo? Il “buon dio”, che ti controlla e può mandarti all’inferno per l’eternità, o un sistema politico-finanziario che ha favorito i profitti dei pochi e i debiti dei tanti

Secondo me rappresentano una cultura alienante che controlla la sessualità umana perché è lì che si nasconde il “mistero” della vita “grazie” al quale può controllare il genere umano con la paura della morte. Oggi milioni di esperienze pratiche confermano che questo mondo è solo uno degli infiniti possibili e che gli “alieni” – ammesso che siano davvero tali – sono di tanti tipi e non sono solo quelli che hanno diretto la storia umana con guerre e stragi di ogni genere.


(fonte)

http://www.thelivingspirits.net/mauro-biglino/elohim-una-comparazione-tra-mme-blavatsky-e-mauro-biglino-che-stupira.html 
 

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