lunedì 23 maggio 2016

Memento


Da qualche decennio, un gruppo sparuto di ‘cospirazionisti’ metteva in guardia i propri simili da una tensione imponente a livello planetario verso l’instaurazione di una feroce dittatura unica mondiale. Tali personaggi erano (e sono) uomini e donne generosi, acuti, coraggiosi, creativi e preveggenti.
Grazie a loro ciò che sta accadendo oggi non è una sorpresa per chi ha avuto l’intuizione di dargli ascolto, di seguirli ed incoraggiarli a proseguire nelle loro ricerche.
Gli eventi innaturali si susseguono a ritmo incessante e le loro più fosche previsioni si stanno purtroppo avverando. Per l’abolizione del denaro contante occorreranno solo alcuni mesi di attesa, sulla limitazione drastica dei diritti civili siamo già a buon punto mentre prosegue l’opera di rimodellazione genetica grazie agli onnipresenti campi elettromagnetici, alle scie chimiche, agli additivi alimentari, alle coltivazioni transgeniche ed alla medicina di stato, imposta come l’unica in grado di alleviare e risolvere i malanni mentre è una delle principali cause di morte del mondo occidentale.


I centri di potere temporale si stanno allontanando, giorno dopo giorno, dalle esigenze di quel popolo da cui avrebbero dovuto acquisire la loro legittimità. In poche parole: siamo scivolati dentro una dittatura. Unione Europea ed ONU, con i loro osceni corollari di infami trattati transoceanici, diverranno i soli centri di potere autorizzato da se stessi. Un manipolo di personaggi oscuri, non eletti da nessuno, guideranno ufficialmente il pianeta, perdendo così del tutto quell’effimera (ed oramai ridicola) parvenza di investitura popolare.
In questo scenario complessivo non poteva mancare un immotivato periodo di crisi finanziaria (che diventa, in breve tempo, economica e sociale), innescato ad hoc per poter procedere all’instaurazione totalitaria con maggior agio.
Le ipotesi per un futuro prossimo a livello individuale potrebbero consistere in un asservimento consensuale al sistema, con sempre minori diritti ed una sempre maggiore interferenza centrale nelle proprie vite, oppure in una fuga generale dal sistema, opzione sempre più difficile da raggiungere, sia a livello burocratico che pratico.


Il paesaggio rurale potrebbe sembrare lo scenario migliore nel quale immaginarsi al di fuori dal sistema, eppure tale scenario è tutt’altro che incontaminato! Prodotti chimici per l’agricoltura, ripetitori per le telecomunicazioni (leggasi: controllo mentale), infrastrutture disumane e soprattutto scie chimiche, premono e diffondono i loro nefasti effluvi fin nelle più remote porzioni di territorio ex-incontaminato.
Dobbiamo quindi ricordare a noi stessi che la fuga dalla dittatura è essenzialmente un percorso mentale, un felice intreccio di intuito, ragione e sentimento. La necessità di preservare se stessi, la propria integrità fisica e psichica, i propri gradi di libertà per i quali i nostri avi hanno lottato in buona fede, la nostra capacità residua di pensare in autonomia, di diffondere i propri pensieri.


L’attacco al genere umano infatti è multilivello. Sono dispiegate in campo armi tanto pericolose quanto seducenti. La seduzione maggiore è rappresentata da un pianeta artefatto, piastrellato, succedaneo, irretito nella sua plastica innaturalezza. In questo contesto terrifico, agirebbe un essere umano impiantato, svuotato, irreggimentato, sedicente ‘libero’ ed in realtà etero diretto sin nelle pieghe più intime della sua personalità e quindi non più umano, attenzione.

Questa corsa all’infamia produrrà molti guasti ma faranno la differenza i molti che hanno compreso, tra mille difficoltà, il senso ultimo di questo gioco all’oscurità.

 

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