mercoledì 27 luglio 2016

La svolta dell’attacco terroristico all’Europa

Hollande in Normandia

Di fronte al susseguirsi degli avvenimenti in Europa, con attacchi terroristici che vengono attuati contro obiettivi differenziati, in Francia (Parigi e Nizza) come in Germania ed in Belgio, da ultimo con un attacco contro una Chiesa Cattolica in Normandia, si palesa sempre con maggiore evidenza il punto di svolta del terrorismo islamista, di radice wahabita e salafita, che, dopo il Medio Oriente, si rivolge a colpire l’Europa. L’avevamo peraltro previsto, vedi: Parigi è stata una prova generale

A questo punto soltanto gli ottusi, gli imbecilli o i tanti poveri diavoli inebetiti dalla propaganda mediatica, possono pensare che non ci sia una regia dietro questi avvenimenti con l’intento della creazione di una psicosi del terrore conforme all’instaurazione di uno stato di emergenza continuato.

L’ondata di attentati è collegata al fenomeno dell’immigrazione di massa e della crisi dei rifugiati, con la presenza ed il coinvolgimento di immigrati di ultima come di precedente immigrazione, tutti arruolati o emulatori dell’ISIS, un fatto che dimostra fra l’altro il fallimento delle teorie della “società multiculturale” predicata  come una sorta di Eden dai mondialisti.

Quanto alle origini dei gruppi terroristi, abbiamo più volte documentato su questo sito quale sia stata l’origine di questo (l’ISIS) e degli altri gruppi terroristici sviluppatisi in Medio Oriente, così come sosteniamo da tempo che l’immigrazione è un fenomeno che ha delle cause precise e che viene sospinto da alcune centrali di potere dominanti. Vedi: L’utilizzo delle migrazioni di massa come arma geopolitica

Vari commentatori hanno rilevato che l’attuale crisi dei rifugiati risulta ampiamente fuori controllo in Europa: la crisi migratoria è destinata a disarticolare gli equilibri sociali di alcuni paesi europei ed a minarne l’identità culturale. Questo non è casuale ma è un obiettivo previsto dalle stesse centrali che sono responsabili della destabilizzazione dei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa da cui provengono le masse di profughi.

Alla luce di quanto sta accadendo possiamo rilevare che i peggiori nemici della civiltà europea sono le elite al potere a Washington, a Londra e Bruxelles” –

Fin dal 2007 l’Elite al potere a Washington è stata occupata nella scientifica pianificazione per il rovesciamento e la distruzione dei regimi politici istituiti in tutta la regione del Medio Oriente e Nord Africa (MENA), aggiungendo che i rifugiati indigenti che oggi si riversano sulle coste europee sono diventati “pedine di guerra” nella strategia di Washington.

Queste centrali di potere, con interessi particolari economici e geopolitici, hanno intenzionalmente creato il caos in tutta la regione del MENA, ben sapendo quale catastrofe sarebbe accaduta, non solo per l’Africa e il Medio Oriente, ma per l’Europa e l’Eurasia.

Secondo le ammissioni fatte da vari esponenti dell’establishment di Washington, come risulta anche dai documenti dei think tank vicini ai circoli di potere di Washington, i politici americani erano a conoscenza di tutte le conseguenze e hanno pianificato l’inevitabile afflusso di rifugiati in Europa.

Sarebbe difficile credere che una qualsiasi nazione che provoca intenzionalmente conflitti in altri paesi, come fatto dagli Stati Uniti, non abbia  previsto  la crisi di massa dei rifugiati che ne deriva in conseguenza.

La cosa più probabile è che i politici americani sapevano e hanno previsto l’inevitabile afflusso di rifugiati, essenzialmente come sistema d’arma ibrida, tentando di manipolare la percezione del pubblico e provocare nel lungo termine un supporto per l’intervento militare diretto più in Siria contro il governo di Damasco ed altre nazioni come l’Iraq, il Libano e l’Iran.

Attualmente è subentrata la fase degli attacchi terroristici a sciame che sono destinati a portare insicurezza, ansia, psicosi nell’opinione pubblica occidentale con un inevitabile risvolto di legislazione eccezionale, limitazione dei diritti di circolazione, di movimento e di opposizione alle politiche governative. La Francia ci ha insegnato che, nonostante massicce proteste  di massa, Hollande ha approfittato del clima di emergenza per far passare la sua legge del Jobs Act alla francese che aveva contro tutta l’opinione pubblica. In Germania non è escluso che la Merkel faccia qualche cosa di simile appellandosi alle leggi eccezionali.

Naturalmente passa in secondo ordine e neanche viene affrontata sui media la questione essenziale: chi sono i mandanti e gli ispiratori del terrorismo? Da dove proviene l’ideologia wahabita e salafita a cui si ispirano terroristi, integralisti ed emulatori dei tagliatori di teste dell’ISIS?

Alcuni lo sanno ma non si vuole dire: Arabia Saudita e monarchie petrolifere, strette alleate degli USA e dell’Occidente. Guai a parlarne perchè emergerebbero tutte le complicità, gli intrecci e gli affari dei politici europei intrattenuti con i monarchi sauditi.

Hollande con i sauditi
Hollande con i sauditi
Le monarchie saudite sono la versione statale dello Stato Islamico, all’interno di quelle società sono in vigore le stesse norme che vengono adottate nei territori conquistati dall’ISIS: taglio della testa per gli eretici ed i dissidenti, e lapidazione per le donne adultere, repressione di ogni dissenso.

Monarchie ereditarie ed assolutiste fra le più tiranniche del mondo, risultano grandi alleati e finanziatori della UE e degli USA, quei paesi che si atteggiano a protettori dei “diritti umani” e che si ergono a giudici per gli altri paesi.

Si sa che il Business con paesi del Golfo, Arabia Saudita in testa (primo importatore mondiale di armi) è enorme e non si vuole e non si può interrompere: “business is usual”.


Luciano Lago


fonte: http://www.controinformazione.info/la-svolta-dellattacco-terroristico-alleuropa/

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