venerdì 14 ottobre 2016

Nati nel Branco Sbagliato?

Sottolineo ancora come parlare di razze tra gli esseri umani sia avvilente e riduttivo, tuttavia le recenti operazioni globali di deportazione di milioni di esseri umani dai loro luoghi di origine verso lidi occupati per tradizione da altri gruppi etnici (o razze) impongono tali riflessioni.
Nei post precedenti ho segnalato l’aumento vertiginoso di casi di abusi sessuali in Svezia e Germania a seguito dell’immissione di centinaia di migliaia di giovani uomini provenienti dal continente africano, dal medio e lontano oriente. Questi dati (ben coperti dai media di regime) vengono ora confermati da un odioso eppure interessante documento statunitense sul rapporto tra razze e crimine dal titolo ‘The Color of Crime’, basato sulle statistiche criminali ufficiali.
Il tema è molto delicato, è utile però osservarlo per rendersi conto una volta per tutte come l’integrazione razziale sia una ingenua chimera. All’interno del crudo documento infatti si evince come le zone maggiormente indifferenziate dal punto di vista razziale ed etnico, siano quelle con la percentuale di crimine interrazziale maggiore!
Immettere con le lusinghe e la forza milioni di immigrati di diverse provenienze in un contesto come quello europeo è quindi un palese crimine contro l’umanità. Non si tratta di bianchi contro neri o ricchi contro poveri. Si tratta di alimentare lo scontro sociale, i crimini, le violenze, gli abusi sessuali, il razzismo.

Con la scusa del ‘razzismo’ si arrestano all’origine i giusti distinguo di chi vede nella cosiddetta accoglienza indiscriminata  solo un pericolo per tutti. Esiste un progetto a monte di questa distruzione sistematica delle popolazioni europee ed occidentali in genere, Australia e Regno Unito esclusi.
L’Australia perché diventi un avamposto sperimentale (in quanto isolato e ben controllabile) del nuovo ordine mondiale ed il Regno Unito (come la Svizzera) perché evidentemente non ha ancora esaurito il suo ruolo di guida e di controllo finanziario mondiale.
Siamo sotto attacco e prima ci renderemo conto di ciò, prima potremmo correre ai ripari. Un paese come l’Italia è stato bombardato dall’industrializzazione e militarizzazione selvaggia, dalla gestione schizoide del territorio e delle risorse, dalle scie chimiche e da una miriade di veleni di varia origine ed effetto. I livelli di fertilità dei popoli europei sono scesi ovviamente molto in basso ed ora, con questi moti indotti migratori (tutt’altro che spontanei) si desidera evidentemente porre fine ad un ciclo biologico della storia dell’umanità che vedeva la ‘razza’ bianca in rapida espansione in tutto il pianeta.
Siamo pecore in un allevamento, il cui pastore senza scrupoli decide quali specie di pecore sviluppare e quali no. Siamo nati nel branco sbagliato?
 
 
 

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