venerdì 18 novembre 2016

La paura di impazzire


La paura di impazzire é in ciascuno di noi, per la semplice ragione che all’uomo non é stato permesso di sviluppare abbastanza la propria intelligenza. L’intelligenza é pericolosa per gli interessi costituiti. Così per migliaia di anni sono state tagliate le radici profonde dell’intelligenza.

In Giappone esiste un albero particolare che é ritenuto un’ opera d’arte. E’ semplicemente un crimine: questi alberi hanno quattrocento, cinquecento anni e sono alti sei pollici. Intere generazioni di giardinieri si sono presi cura di queste piante. La tecnica usata é la seguente: gli alberi vengono messi in vasi senza fondo, e i giardinieri continuano a tagliare le loro radici. Non viene permesso alle loro radici di affondare nella terra. Quando non permetti alle radici di affondare più in profondità, l’ albero cresce semplicemente vecchio, in realtà non cresce mai. E’ uno strano fenomeno questo albero. Sembra antico, ma é semplicemente perché é cresciuto vecchio, vecchio, vecchio e in realtà non é mai cresciuto. Non é mai fiorito, non ha mai dato frutti.

Questa é esattamente la situazione dell’uomo. Le sue radici sono state tagliate. L’uomo vive quasi senza radici, deve essere senza radici, così può essere dipendente dalla società, dalla cultura, dalla religione, dallo stato, dai genitori, da tutti. Deve dipendere da qualcuno, in quanto non ha radici.

Nel momento in cui l’uomo si rende conto che non ha radici, sente che sta impazzendo, sta diventando insano, sta perdendo ogni supporto, sta cadendo in un buco nero, poiché la sua conoscenza é presa in prestito, non é la sua. La rispettabilità é presa in prestito, in quanto lui stesso non ha rispetto per se stesso; tutta la sua personalità é presa in prestito da qualcuno: l’università, la chiesa, lo stato; lui non possiede niente.

Semplicemente immagina un uomo che vive in un grande palazzo nel lusso sfrenato. Improvvisamente un giorno gli viene detto che quel palazzo non gli appartiene e che neanche il lusso in cui vive gli appartiene.

Sono cose che appartengono a qualcun altro, che sta arrivando e che lo manderà via. Probabilmente impazzirà per questo.

Così nella terapia profonda arrivi a toccare il punto della pazzia, che devi confrontare e permettere che affiori.In terapia, permettiti di vivere la situazione in cui senti di impazzire. Una volta che permetti alla tua pazzia di affiorare, sarai in grado di lasciare andare la paura. Ora sai cos’é la pazzia: E’ sempre la paura di ciò che non si conosce.

Così permetti di vivere la tua pazzia, e presto tornerai in te, poiché non c’ e’ una vera ragione per questa paura. E’ una paura creata dalla società.

I genitori dicono:”se non fai ciò che diciamo, se disubbidisci, sarai punito.”

Le divinità ebraiche nel Talmud dicono:” Sono un Dio molto geloso, un Dio molto arrabbiato.” Ricordati che non sono buono, non sono tuo zio.

Tutte le religioni lo fanno.

Se appena lasci il tracciato segnato per la grande massa, dichiareranno che sei matto. Quindi tutti tendono ad aggrapparsi alla massa, cosi’ da appartenere ad una religione, ad una chiesa, ad una festa, a una nazione, a una razza.

Hai paura di essere lasciato solo ed e’ proprio ciò che fai quando vai profondamente nei tuoi sentimenti.

Tutta la folla, tutti le tue connessioni spariscono: ti trovi da solo, nessuno da cui hai sempre dipeso é lí in quel momento. A meno che tu non decida di far crescere la tua intelligenza, rimarrai sempre con la paura di impazzire.

E non é solo questo, la società può farti impazzire in ogni momento. Se la società vuole farti impazzire, se questo va a suo favore, ti fará impazzire. In Unione Sovietica ciò accade quasi ogni giorno. Faccio l’ esempio dell’ Unione Sovietica perché fanno questo in modo scientifico, metodologico. Succede dappertutto nel mondo, ma in alcuni posti I metodi sono molto primitivi. Per esempio in India se una persona si comporta in un modo che non é approvato, viene rifiutato. Non può chiedere supporto a nessuno nel posto in cui vive. La gente non gli parla più. La sua famiglia gli chiude la porta in faccia.

Questo uomo é destinato a diventare pazzo: lo stanno facendo impazzire.

La paura é entrata profondamente nell’inconscio. Lo scopo della terapia é quello di liberare le persone dalla paura. Se si é liberi dalla paura, si é liberi dalla società, liberi dalla religione, liberi da dio, dal paradiso, dall’inferno e da tutti i non-sensi.

Tutti questi non-sensi hanno significato a causa di questa paura, e affinché questi non-sensi abbiamo significato é stata creata la paura. E’ il crimine peggiore a cui si possa pensare. Viene fatto ai bambini in ogni momento in tutto il mondo. La gente che lo fa non ha intenzioni cattive, pensano che stiano facendo il meglio per i loro figli; I loro genitori li hanno condizionati, e loro hanno trasferito lo stesso condizionamento ai loro bambini. Fondamentalmente tutta l’umanità si muove al limite della pazzia.

Nella terapia profonda ad un certo punto la pazzia affiora poiché la persona perde le sue connessioni, I suoi supporti. La folla sparisce e tu ti senti solo. Improvvisamente c’ é l’ oscurità, e lì c’é la paura. Non sei mai stato allenato per stare da solo, e questa é la funzione della meditazione.

Nessuna terapia é completa senza la meditazione, poiché solo la meditazione può restituirti le tue radici perdute, la tua forza per essere un individuo. Non c’é niente di cui avere paura. Il condizionamento che hai ti porta ad avere paura in ogni momento. L’ intera umanità vive nella paranoia, potrebbe vivere in paradiso, invece vive nell’inferno.

La meditazione aiuta le persone a comprendere che non c’é nulla di cui preoccuparsi, non c’é nulla di cui avere paura: si tratta di una paura creata. Puoi giocare con i serpenti senza paura, non sapere cos’é la paura della morte. La meditazione riporta le persone alla loro infanzia, li fa rinascere, aiuta le persone a comprendere perché c’é paura, fa chiarezza sul fatto che la paura é un fenomeno imposto sulle persone quindi non c’é motivo di preoccuparsi.

In questa situazione puoi permetterti di impazzire. Non avere paura, goditi la situazione in cui per la prima volta puoi essere pazzo e non essere condannato, ma amato e rispettato. Il gruppo deve rispettare la persona, amare questa persona: questa persona ha bisogno di ciò. Tornerà con I piedi per terra, con molta forza e integrità..

 
Osho
intervista con Veeresh

http://altrarealta.blogspot.it/2016/11/la-paura-di-impazzire.html

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