venerdì 27 gennaio 2017

Hezbollah, il nuovo protagonista con cui anche Israele deve fare i conti

Hezbollah in parata
 
Hezbollah ha il potere di combattere duramente su due fronti, sia contro i terroristi in Siria che contro Israele, secondo il quotidiano israeliano, Haaretz.

Il Movimento della Resistenza Islamica in Libano, Hezbollah, ha la disponibilità e la capacità di continuare la sua lotta contro i terroristi in Siria, dove finora non si è mai piegato, ha precisato in un’analisi scritta da Amos Harel, sottolineando che il movimento libanese ha accumulato molti successi nel territorio siriano, secondo il quotidiano Haaretz. In qualità di partner essenziale per l’alleanza siro-iraniana, Hezbollah ha fatto ulteriori progressi negli ultimi anni. Un piccolo gruppo è diventato un grande movimento in grado di giocare un ruolo di primo attore regionale, si legge nell’articolo.

Considerando il ruolo di Hezbollah in scenari critici, Haaretz ha sottolineato che la sfida più grande per il regime israeliano nei territori occupati è la potenza militare del movimento di Resistenza. Già nella guerra dei 33 giorni nel 2006, si ricorda nell’articolo, Hezbollah ha mostrato la sua capacità di sopravvivere, mostrando il potere del movimento di continuare a combattere su due fronti, vale a dire, in Siria e in una possibile aggressione contro il regime Israele, allo stesso tempo.

Vale la pena notare che gli alti ufficiali israeliani, tra cui l’ex il primo ministro del regime israeliano Ehud Olmert, si sono dimessi, a causa della vittoria di Hezbollah nella guerra dei 33 giorni. Il 12 luglio 2006, il regime di Tel Aviv con il pretesto di liberare due suoi soldati, lanciò grandi attacchi da terra, aria e mare contro il territorio libanese, in una invasione programmata.

Tuttavia, grazie alla resistenza di Hezbollah, il regime israeliano è stato costretto a ritirarsi a mani vuote.

In questo senso, il segretario generale di Hezbollah, Seyed Hasan Nasrallah ha dichiarato, lo scorso agosto, che la vittoria del Libano nella guerra dei 33 giorni ha scosso il regime usurpatore di Israele. In altre affermazioni, Nasrallah ha dichiarato che in caso di una nuova aggressione israeliana contro il paese arabo, senza alcun dubbio, i combattenti di Hezbollah usciranno vittoriosi.

Cristiani Hezbollah in combattimento
Questo senza calcolare che Hezbollah oggi è molto più forte rispetto al 2006, avendo acquisito nuovi armamenti moderni ed una importante esperienza di combattimento nel teatro siriano.

La Siria e l’Iran hanno rifornito Hezbollah con armamento pesante, artiglierie, veicoli blindati ed un arsenale missilistico che rende i combattenti di Hezbollah in grado di infliggere colpi molto duri sulle basi militari e sulle infrastrutture presenti in buona parte del territorio israeliano. Ultimamente Hezbollah ha affondato anche una unità militare israeliana che incrociava al largo delle coste del Libano, in rappresaglia per un attacco condotto dalle forze israeliane sul Libano.

L’episodio è passato sotto silenzio ma Israele è consapevole di avere ai propri confini una forza di interdizione che non renderà facile le aggressioni unilaterali che Tel Aviv era solita condurre contro il piccolo paese del Libano. Tanto questo è vero che si sono uniti ad Hezbollah anche volontari cristiani, inquadrati in una brigata, con lo scopo di combattere una battaglia comune a difesa delle comunità cristiane presenti in Libano ed esposte agli stessi pericoli come le comunità sciite e druse.

Quello tra Hezbollah-Siria-Iran costituisce di fatto un Asse della Resistenza che utilizza le proprie difese contro il nemico comune rappresentato dal terrorismo islamista e dalle aggressioni israeliane.


Fonte: Hispantv

http://www.controinformazione.info/hezbollah-il-nuovo-protagonista-con-cui-anche-israele-deve-fare-i-conti/

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