L’apparente forza di volontà da parte della Coscienza di essere cosciente non ha nulla a che vedere con gli sforzi dell’ego di cercare di gestire qualcosa. Fino a che l’essere presenti a qualcosa è compiuto con l’idea di voler dissolvere una contrazione o uno schema – sia attraverso una tecnica che attraverso la pura meditazione – quello sforzo non raggiungerà nessun risultato, perchè non farà che reinforzare l’idea che ci sia un qualcuno che lo compia.

Quel qualcuno che vuol essere presente è in se stesso una contrazione, anzi la radice di ogni contrazione. Quando invece l’essere presenti accade senza sforzi coincide con la nostra stessa natura: la contrazione dell’identificazione con un pensiero o una sensazione sono lì, ma non c’è il desiderio di mandarli via e allo stesso tempo la “volontà” di sentire quella contrazione fino in fondo, cosa che la dissolve.

Quella volontà viene dall’aver compreso intuitivamente che se il senso di separazione, la contrazione, avviene essa non va fuggita nè repressa. Uno dei modi di fuggirla potrebbe anche essere dire “beh è tutto una unica Coscienza etc etc” e di fatto escludere quella sensazione coprendola di parole. Non si tratta neanche di andare in lotta con se stessi e cercare di mandarla via, anche questo è futile, sposta il problema al massimo ad un altro livello. si tratta di restare presenti alla frustrazione – eventualmente- che quella contrazione è presente, e nell’accoglierla, nell’ascoltarla essa si dissolve.

Quell’accogliere non può esser fatto dal “me” che manipola tutto, ma accade quando gli sforzi del “me” cadono. Ed è ovvio che il “me” non può far cadere il me… 

Quel cadere accade apparentemente nel tempo, ma di fatto il suo autentico fermarsi – che è fine della ricerca spirituale – avviene in un istante. Quello in cui si vede che non si è ciò che si pensava di essere e il contenuto della Coscienza – pensieri o azioni o eventi o corpi- accade IN noi, non A noi. 

L’essere presenti non è dunque della mente, ma è ciò che è presente alla mente stessa, Consapevolezza.


Shakti Caterina Maggi

fonte: http://www.shakticaterinamaggi.com/index.php/2017/02/02/essere-presenti-non-appartiene-alla-mente/