giovedì 16 marzo 2017

Raggio Magico: cronachette da Ninive


Ipotizziamo come il Movimento 5 Stalle sia stato un arguto prodotto dei centri di manipolazione mentale di massa, in azione dall’immediato dopoguerra ad oggi, con finalità contro-insurrezionali. La caduta infatti della sedicente politica di stato nell’abisso del malaffare alla fine degli anni novanta, aveva generato la necessità di creare una stampella al sistema, organizzata in modo da convogliare il malcontento popolare e sfruttarne le sue energie.

Per tale operazione era necessario individuare un leader carismatico (Grillo) ed un leader interno occulto in grado di fungere da portaordini (Casaloggia). Una volta individuati i personaggi principali del contenitore, occorreva riempirlo di ingenuotti esseri umani, miscelati ad arte con scaltri intrallazzoni.



Nel maleodorante affaire che ha coinvolto il Sindaco di Roma, il vero quesito da porsi è: perché è stato scelto quel candidato così scialbo? Un minuto Avvocato già praticante nello studio Previti, sconosciuto alle masse e financo agli stessi aderenti del Mov. 5 Stalle, nonché, si mormora, probabile amante di personaggi pesantemente invischiati nelle precedenti amministrazioni. Non era più opportuno e necessario proporre un outsider totale?

Il fine è oggi chiaro: la Raggi era un cavallo di Troia, il dono ripulito per permettere di nuovo l’ingresso delle precedenti amministrazioni nella gestione della Capitale: tutto cambi perché nulla cambi.


E’ incredibile osservare i milioni di gonzi che si sono lasciati sedurre da questa palese montature artificiale e mediatica, priva di senso e contenuti, come il Mov. 5 Stalle. E’ stupefacente constatare come i progetti di manipolazione psicologica di massa funzionino alla perfezione, nonostante tutti avrebbero ormai dovuto comprenderne il funzionamento. Per fortuna, magra consolazione, gli esseri umani che non si recano più alle urne sono in costante aumento, anche se ciò viene abilmente sottostimato dalle statistiche ufficiali.

Non credo che il voto delle urne (qualora esisterà ancora) risponda alle intenzioni dei cittadini italiani. Immaginiamo ampie manipolazioni della volontà popolare. Constatiamo l’inutilità del sistema per intero, così come è stato concepito e poi acquisito dai manipolatori occulti del sistema: essi esistono e la loro migliore abilità è stata quella di dare l’illusione che non esistano.



Divide et impera è il loro motto: dare l’illusione di una qual contesa della cosa pubblica che è invece saldamente nelle stesse mani private di sempre, dai tempi di Ninive e forse prima.

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