mercoledì 19 aprile 2017

La complessità che serve.

Cosa è “complesso” e cosa “è”semplice
Se ricordi il Bollettino “Inconscio”, sei alle prese con lo stesso ambito che, sostanzialmente, è questo:
se c’è un segreto
esisterà l’inconscio (il “luogo/modo” attraverso il quale riporlo in tutta sicurezza e, sopra a tutto, la conseguenza ambientale frattale espansa, di ciò che “è già successo” e, dunque, viene segnalato per caratteristica di simbolismo sostanziale frattale espanso)…
Allo stesso modo, la semplicità è “assenza di segreto” e, per contraltare, la “complessità” è compresenza di segreto, alias, “qua, così”… di compresenza immanifesta dominante (il “segreto”).
Allora, osservando tutt3 da una simile centratura a tutto tondo by la “formula” (che non è solamente una prospettiva), è talmente chiaro quello che continua a succedere “qua, così”, che lasciare che continui a succedere è, di più, una forma di incanto, di possessione, di ipnosi collettiva… causale, ossia, ragionata, intelligente, perfetta, sensata, etc. per quanto riguarda la ragione fondamentale che ispira ed alimenta una simile condizione e destinazione globale d’uso.
“Vedendo” in questa maniera, allora, tutto ritorna “semplice”, inglobando la complessità in un indotto, necessario affinché la semplicità non venga più notata e ricordata.
È, infatti, semplice (alla portata di tutt3, anche se “qua, così”) che 1) la realtà manifesta è dominata, 2) tu sei dominat3 e che, quindi, 3) tendi a sopravvivere in qualcosa che ti limita, delimita, disinnesca ed auto mantiene in uno stato di schiavitù da non riuscire proprio né a credersi, né tantomeno a dimostrare

Data la grande mole di citazioni, per quest’oggi saranno le citazioni stesse a “parlare”, evocando quintessenza solo se avrai la capacità di riassumere il tutto attraverso l’auto configurazione by laformula”.
Quale è la “formula”?
Ricordala o, al limite, ritrovala:
è, infatti, compresente tra i Bollettini di/in questo spazio (potenziale).
È sempre più completa ma, andrà bene anche nello stato in cui la ritorni a prendere in esame, poiché… la “formula” scatena un atteggiamento, che non “è (sei)” altro che Te, nel tuo pieno, libero e sovrano, potenziale.
La “formula” è l’innesco. Il resto vien da sé, se (se)… te lo permetterai.
Come puoi “dimostrare” qualcosa “qua, così”?
Anche se questo “qualcosa” è, per te, “semplice”?
La tua semplicità viene sempre meno, quando interviene la complessità altra (che è, a sua volta, una forma di semplicità altra). 
Nella fattispecie, la tua sovranità (una semplicità per te, poiché, un diritto naturale) alle prese con quella delle personalità giuridiche (artificiali) compresenti, viene come ad auto disintegrarsi, nel momento in cui deve lottare ambientalmente al fine di dimostrare interamente il proprio “diritto ad/di…”.



  
Stati, nazioni, paesi, organizzazioni non solo sovranazionali, etc. ambiscono ad auto intrattenerti “qua, così”. 
Ma, dietro a simile figure (invenzioni permesse dallo scandire di guerre, organizzate per indurre la Massa ad accettare tutto quello che ‘deve avvenire dopo’)”, ci sono – sempre – esseri umani, che le hanno concepite, come quelle fortezze inespugnabili usando metodi convenzionali, ossia, senza che avvenga un “tradimento dall'interno”…
Forse è semplice per te, confutare questo evento.

"Real Bodies", a Roma cadaveri plastinati in pose atletiche.
Nonostante la Città di Roma non ospiterà i Giochi del 2024, dall'8 aprile nella Capitale si potranno ammirare dal vero l'anatomia e la biomeccanica di molte specialità sportive della famosa kermesse che ha visto l'ultima edizione a Rio De Janeiro.
Parola della società promoter di mostre internazionali, Venice Exhibition srl, che già da fine marzo spedirà nella Città Eterna un vero e proprio comitato sportivo di atleti cadaveri conservati con la tecnica della plastinazione… nel percorso espositivo della mostra "Real Bodies, scopri il corpo umano", colossale evento culturale che porterà a Roma la più imponente esposizione anatomica mai realizzata al mondo, con 350 fra veri organi e corpi interi umani plastinati, in apertura dall'8 aprile al 9 luglio 2017…
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Perché (forse) per te è semplice ritenere che questa “mostra” sia una aberrazione? 
, questo (forse) lo sai solo tu, ma – attraverso probabili valori condivisi – tutto ciò “dimostra” che questo business è quantomeno grottesco.
In una realtà manifesta “qua, così”, caratterizzata da piloni di cemento armato “rinforzato” da corpi umani (Mafia docet, ad esempio) e dalla sparizione di centinaia di migliaia di persone, ogni anno, al mondo… in un simile contesto, si permette a questa “organizzazione” di mostrare “corpi umani plastinati”, come mummie... ma senza quella sacralità che contraddistingueva l’antico mondo egizio (che non esponeva al pubblico e non chiedeva nessuna somma per acquistare il biglietto).

  
È (forse) semplice, per te, vederla in questa maniera, ma, le cose “qua, così” vanno in altro modo, rendendoti complessa la dimostrazione di tutto quello che “senti” dentro a/di te.
La “tua” libertà si riduce, allora, al fatto incontrovertibile di “non recarti all'evento”, lasciando e permettendo all'evento stesso, comunque, di succedere e di divenire sempre più popolare, come una qualsiasi altra fonte di business AntiSistemica (qualcosa che la “Chiesa”, ad esempio, è intervenuta a bloccare, allorquando si è trattato di impedire ad una società privata di bruciare corpi umani, trasformandoli in “diamanti”, da esporre al collo dei relativi “cari”).

  
Bodies… The Exhibition è una mostra di dissezioni di corpi umani plastinati
La mostra è organizzata in modo che il visitatore inizi dal sistema osseo, procedendo verso livelli successivi:
sistema muscolare, sistema nervoso, sistema circolatorio, sistema digerente, apparato respiratorio, apparato urinario ed apparato riproduttivo;
Inoltre, viene presentata l'evoluzione fetale.
Comprendente un totale di circa 20 corpi, la mostra utilizza veri cadaveri umani preservati in maniera permanente tramite un processo chiamato "plastinazione" che ne previene il decadimento.
La mostra è organizzata dalla società quotata Premier Exhibitions Incorporated, che presentò inoltre Bodies Revealed prima a Seoul, Corea del Sud, e di recente negli Stati Uniti.
La società ricevette i cadaveri per scopi di ricerca dal governo cinese, che li donò perché tutti i corpi al momento della morte non avevano alcun parente stretto o successore che reclamasse il cadavere.
Le dissezioni vennero eseguite all'Università Dalian di Liaoning, Cina, ed i campioni risultanti vennero affittati a Premier Exhibitions per la durata di cinque anni
I corpi sono preservati dalla decomposizione attraverso un processo di copertura con gomma brevettato nel 1970 dall'anatomista Gunther von Hagens. Essenzialmente, il processo consiste nel sostituire l'acqua e la materia grassa nelle cellule del corpo prima con acetone e successivamente da materie plastiche, come gomma siliconica, poliestere o resina epossidica.
Questioni etiche.
Preoccupazioni sono state sollevate riguardo alla provenienza dei corpi... e l'etica dell'osservare resti umani
Prima delle presidenziali americane del 2005, la Procura Generale della Florida espresse l'opinione che dovesse essere richiesta l'approvazione del State Anatomical Board della Florida. La commissione si oppose alla mostra di Tampa, ed il suo direttore espresse l'opinione che la mostra avrebbe dovuto essere chiusa.
La direzione della mostra contrastò questa dichiarazione, dichiarando che la giurisdizione della commissione era limitata solo a scuole mediche e non ai musei; la mostra aprì con due giorni di ritardo al Museo della Scienza ed Industria di Tampa…
Dal 2006, il New York Times ed il programma televisivo 20/20 pubblicano resoconti del "mercato nero" Cinese di organi e cadaveri
La pagina principale del sito della mostra contiene un disclaimer riguardante la presunta origine di corpi e feti, dove si afferma che questa si basa esclusivamente sulla rappresentazione del loro partner cinese e non è possibile verificare in modo indipendente che i corpi non appartengano a prigionieri giustiziati
Il rabbino Danny Schiff dichiara che, pur ipotizzando un qualche consenso, ci dovremmo comunque interrogare sui valori di una società che fornisce "dei corpi disposti in teche per un pubblico famelico"
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Ecco che, di conseguenza, la tua semplicità diventa complessa “da dimostrare”, aprendoti alla possibilità di abituarti a tutto “qua, così”.
Prima o poi, infatti, anche per te tutto questo non costituirà più nessuna fonte di scandalo o risentimento. Di più, è sempre pronta una definizione sociale di “bacchettone”, a ghermire il tuo amor proprio e... anche la “tua” famiglia potrebbe avere un grande potere di deviazione, nel momento in cui ti verrà chiesto di…
Stai tranquill3: è solo una questione di tempo. E, temporalmente, ti abituerai a qualsiasi cosa.
“È già successo” e continuerà ancora a succedere “qua, così”.
Infatti.
Ecco il racconto di Oxfam dello squilibrio del mondo.
L’estrema disuguaglianza economica nel mondo è oggi ancora più ampia di quanto stimato finora
In sostanza, dai nuovi dati oggi a nostra disposizione emerge che la metà più povera della popolazione è ancora più povera di quanto precedentemente stimato.
Un mondo di contrasti.
La ricchezza accumulata da un’esigua minoranza di super ricchi sta crescendo a dismisura tanto che, a questo ritmo, nel giro di 25 anni potremmo trovarci di fronte al primo “trillionaire” ovvero ad un individuo che possiederà una ricchezza superiore ai 1.000 miliardi di dollari.
Tutto questo a fronte di un contesto globale in cui ancora oggi 1 persona su 9 soffre la fame e 1 persona su 10 vive con meno di 2 dollari al giorno.
Già, perché l’estrema disuguaglianza ci riguarda tutti:
7 cittadini su 10 nel mondo vivono in un Paese in cui la disuguaglianza è sensibilmente aumentata negli ultimi 30 anni…
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Ok? Ci sei? Sì? No? Forse? Boh?
Lasciatelo proprio “dire (ascolta)”:
non ci sei proprio per niente
E lo sai perché? 
Perché permetti che tutto ciò continui a succedere.
Non tanto perché “non te ne frega niente”, ma, perché “sei diventat3 indifferente, nel tempo ‘qua così’”. Questo fa la differenza a livello sottile…
E questa “indifferenza” significa che “sei alle prese con una intenzione, globale, dominante, che non è la tua (perché tu non faresti mai e non vorresti mai, un mondo, una società conciata in questa maniera”. Vero?
Una volta abituat3, diventa “semplice” approfittarsi della situazione (e certi poteri, lo sanno molto bene, per cui, in tal direzione agiscono, preparando il terreno affinché sia il più “fertile” possibile).



  
Prosegui nell'odierno “viaggio”, in questo spazio potenziale, auto configurandoti attraverso la coerenza by la “formula”. Sii in te, mentre sei e rimani te stess3.
Osserva come sia divenuto semplice, scambiare la semplicità per la complessità (AntiSistemica) “qua, così”.
Nell'essenza di ciò che continua a succedere, è tutto semplice quello che continua a succedere, non visto che “è già successo” a livello dominante (il “precedente” che autorizza a…).
Più tutele per i risparmiatori sui prodotti complessi”.
Salvatore Rossi
Perché i “prodotti (sono concepiti come) complessi?
Perché?
Perché questa “complessità” è semplice per chi l’ha congegnata, proprio per vincere sempre, contando sulla perdita sociale d’assieme (vengono coinvolti anche gli Stati, che sei tu... allorquando si tratta di condividere i guai che, privatamente, corrispondono a ricavi non registrabili attraverso le consuete pratiche da commercialista accort3).
La recente evoluzione delle norme a tutela del risparmio, soprattutto quelle sovranazionali non ha prodotto una semplificazione delle regole ma una loro complicazione.
Per questo non bisogna rinunciare a rendere sempre più accessibili i documenti informativi che accompagnano i prodotti finanziari offerti al pubblico.
È partita da queste considerazioni l'intervento del direttore generale della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, intervenuto ieri alla Camera alla presentazione del documento conclusivo dell'indagine parlamentare su “Semplificazione e trasparenza nei rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, assicurativo, bancario e assicurativo”.
Ma semplificare non significa banalizzare… spiegando tutte le difficoltà che ancora restano nel rendere più leggibili i contratti che i soggetti finanziari stipulano con i clienti, mentre in fase precontrattuale le informazioni standardizzate hanno fatto passi avanti…
La complessità è in qualche misura connaturata ai prodotti finanziari, non va rifuggita sempre e comunque… bisogna solo evitare che i relativi costi vengano addossati al cliente… e… in alcuni casi limite, si può giungere fino a vietare l'acquisto di prodotti complessi a quei consumatori che è più difficile informare”…
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la recente evoluzione delle norme a tutela del risparmio, soprattutto quelle sovranazionali non ha prodotto una semplificazione delle regole ma una loro complicazione (quindi, è semplice che questa sia l’intenzione “a monte” della clientela tutta)
la complessità è in qualche misura connaturata ai prodotti finanziari (allora, in un “altro mondo/realtà”, questi prodotti non ci sarebbero. Ma “qua, così”, non può accadere).
Ti vogliono “educare”. Ma, a cosa? 
A farti furb3, accort3, nella giungla attuale, nella quale devi e puoi solo sopravvivere. Capisci? Non si tratta mai di “cambiare (eliminando questi “prodotti” e, soprattutto, l’indole che è ricavata dietro e che spinge tutto in questo senso unico dell’auto direzione).

  
Banche, Bernardo: subito comitato per l'educazione finanziaria.
"Dopo aver disciplinato finalmente per legge l'educazione finanziaria, adesso l'auspicio è che si proceda senza indugi alla costituzione del Comitato presso il Mef".
È quanto ha chiesto il presidente della commissione Finanze della Camera, Maurizio Bernardo… “per la diffusione dell'educazione finanziaria occorre coinvolgere la Rai, gli organi di stampa, le università, le categorie produttive, gli ordini professionali".
"La strategia nazionale di educazione finanziaria va indirizzata non solo ai cittadini-risparmiatori-investitori ma anche agli operatori finanziari, che devono essere formati adeguatamente per evitare gli errori del passato", ha aggiunto…
A tal proposito… riconoscendo al sottosegretario Pierpaolo Baretta, al dg di Bankitalia e presidente Ivass Salvatore Rossi e al commissario di Consob Anna Genovese il grande merito per l'approvazione della legge, nello stesso tempo li esorto a indicare in tempi rapidi i nomi dei componenti del Comitato stesso".
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Formati adeguatamente per evitare gli errori del passato (nel “passato” non ci sono stati “errori).
Il grande merito per l'approvazione della legge” va a:
al sottosegretario Pierpaolo Baretta
al direttore generale di Bankitalia e presidente Ivass Salvatore Rossi
al commissario di Consob Anna Genovese…
Perché il “merito” non può andare a coloro che hanno subito ampie perdite, da parte di questi “prodotti”, ai quali dovrai abituarti, dal momento in cui non sono stati eliminati ma, piuttosto, ti verrà fornita quella “competenza” tale da poterli - teoricamente - dribblare nel momento del bisogno. 
Come a dire che, invece di sminare le spiagge, dopo la fine di un conflitto, ai coraggiosi bagnanti verrà fornita l’informazione per muoversi evitando il pericolo di saltare per aria.
Nella commissione dovrebbero esserci “solo” esponenti delle persone truffate (per ‘errore’, ovvio)”.
Invece, nella commissione ci sarà di tutto e di più, tranne quegli esponenti che – molto semplicemente – voterebbero per il “no” alla concezione, per legge, di simili “ordigni sociali”.
Queste persone vedrebbero molto semplicemente, evitando persino di addentrarsi “in una spiaggia rilucente, con tanto di scenario marino ammiccante, ma irta di pericoli sepolti sotto alla coltre di bellezza apparente e superficiale”.
Vero? 
Questi esponenti non sono nemmeno ammessi, poiché, sono troppo “ignoranti” per accingersi a discutere con espert3 del settore, che difendono prima di tutto la capacità sottodominante, finanziaria/speculativa, di “non farti capire niente, eclissando la tua semplicità dietro ad una pesante coltre di… complessità cavillosa avente l’unico senso di “cambiare tutto per non cambiare niente (trasformazione, restaurazione, status quo ‘qua così’)”.

  
Ad esempio, è semplice capire che l’inflazione, al di là di ogni parata accademica, è una invenzione (così come lo è il denaro). 
Ed è semplice accorgersi che l’inflazione ti fa spendere più soldi, per tutto ciò che “prima” ti costava di meno.
Ogni “teoria” altra, è solo fumo negli occhi.
E quegli universitari che studiano libri, nei quali si raccontano amenità storiche deviate, diventano nel tempo come degli “zombie” non più in grado di comprendere cosa sia “semplicemente etico”, piuttosto che “semplicemente complesso (come l’affaristica che finanzia le università stesse)”…
Ecco perché l'inflazione insidia il Qe e lo scudo antispread Bce
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Ora, che è ritornata l’inflazione (che il Qe ha come rievocato), ti dicono che l’inflazione insidia il Qe:
certo che è così
perché il Qe è stato concepito proprio per “alzarla/crearla (al fine della ‘stabilità dei prezzi’)”
oltre al fatto che
il Qe è un “aiuto” per la salvaguardia dello status quo “qua, così”.
Il Qe non è un “Aiuto di Stato”. No. Ormai, è un “Aiuto di Status Quo”.

Nella salvaguardia delle cose “qua, così”, c’è la messa in sicurezza delle banche
Ossia, è come se un serial killer potesse usufruire dell’aiuto della comunità, nella quale ritrova sempre nuove vittime.
Oppure, è come se una persona che traffica illegalmente, gode di una certa “immunità (impunità)”, garantita dalla legge di uno Stato:
Monsignor Marcinkus gode del diritto di extraterritorialità, garantito dallo Stato del Vaticano. Non consentiamo, pertanto, né al suo interrogatorio, né alla sua estradizione. Firmato dalla Segreteria del Vaticano…”.
La verità sta in cielo
“Qua, così” chi/cosa viene difeso ambientalmente?
Banche, Bcg: dai subprime al riciclaggio multe per 321 mld.
La collezione delle infrazioni è lunga. Dal riciclaggio alle manipolazioni di mercato, dai finanziamenti al terrorismo alle frodi.
Negli ultimi otto anni i colossi bancari hanno dovuto pagare multe e sanzioni per 321 miliardi di dollari, secondo il rapporto sull'industria bancaria redatto da Boston Consulting Group.
Solo lo scorso anno le penalità inflitte alle banche sono ammontate a 42 miliardi di dollari dopo i 25 miliardi dell'anno precedente. Il rapporto evidenzia che le autorità americane si confermano le più attive, in totale hanno comminato sanzioni per 179 miliardi di dollari, il 56% del totale rispetto ai 20 miliardi (6%) di quelle europee.
Il rapporto di Bcg tuttavia indica che nei prossimi anni si assisterà ad una crescita delle sanzioni e multe da parte delle autorità di controllo europee ed asiatiche.
Il rapporto di Boston Cunsulting analizza anche la performance economica delle banche nel periodo tra il 2009 e il 2015 ed emerge un trend molto differenziato.
In questo periodo le banche europee a livello globale hanno accumulato perdite per 821 miliardi di dollari. Anche per le banche americane il saldo di periodo è negativo con un rosso cumulato di 102 miliardi, ma negli ultimi tre anni il trend è positivo con il ritorno all'utile.
A bilanciare i conti, gli istituti dell'Asia-Pacifico con profitti di quasi 800 miliardi. Risultati positivi ma in declino per le banche sudamericane, 77 miliardi.
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Come al gioco delle "tre carte", insomma.
Una banca (quando si tratta dell’istituto bancario d’assieme e, sopra a tutto, quello che incarna e rappresenta) “non può mai perdere”…
Mettitelo, una volta per tutte, bene in testa.
È semplice:
“qua, così”
è ammessa solo la ristrutturazione dell’edificio
che la complessità apparente, rivela.
Non credere a tutto quello che “senti”: 
credi a te stess3, dall'alto dell’esperienza che ti sei fatt3 “qua, così”.
L’aiuto richiesto dalle banche è altra capacità di fare business (non buttando via nulla, del ‘maiale’)”.
Oppure, se meglio intendi, è come il branco che lascia indietro (abbandona) solo i più deboli, i feriti, gli anziani, etc. (di più, quando il branco è la banca, non si abbandonano queste fragilità, che sono dei sacrifici alla causa, perché è attraverso questa strategia che la banca continua a prosperare, tra l’altro) e chi osserva tende ad aiutarli
Il commissario Ue (Pierre Moscovici) sottolinea… come il sistema bancario italiano sia ancora relativamente vulnerabile e su di esso pesano sofferenze e requisiti patrimoniali che contribuiscono alla debolezza.
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Su di esso pesano sofferenze e requisiti patrimoniali che contribuiscono alla debolezza (questi “pesi” sono il risultato dell’operatività pregressa, che non ha commesso alcun “errore”).
Intanto, sono “lì” a battere cassa…

  
Bisognerà attendere le prossime settimane per vedere come crescita e deficit, uniti al buon andamento delle entrate, potranno rendere meno dolorosa la natura delle misure della manovra-bis che resta fissata a 3,4 miliardi e che ieri il Commissario Moscovici è tornato a chiedere
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La natura (dolorosa) delle misure della manovra-bis che resta fissata a 3,4 miliardi (qualcosa che riguarda la Massa, dopo che sono stati stanziati “allo scoperto” ben 20 miliardi, per il cosiddetto “salva risparmio”, che andrà ad aiutare ancora una volta, le banche in difficoltà. Ossia: le debolezze lasciate indietro dal branco, affinché la Massa accorra a salvarle, facendo fare ancora maggior business al branco, alias, alla banca in quanto istituzione unica d’assieme).
Banche: Rossi, salva-risparmio cornice educazione finanziaria.
La legge "salva-risparmio" pone le premesse per realizzare una strategia nazionale di educazione finanziaria.
Questa consentirà di collocare in maniera razionale le numerose iniziative già esistenti in una cornice organica, aumentandone il beneficio per i cittadini".
Lo ha detto il Direttore Generale di Bankitalia e presidente dell'Ivass, Salvatore Rossi, nel corso del suo intervento alla presentazione del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla semplificazione e la trasparenza nei rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, bancario e assicurativo.
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La legge "salva-risparmio" pone le premesse per realizzare una strategia nazionale di (business bancario e assicurativo, sottodominante)…
23 dicembre 2016 – Il Governo vara un decreto-legge contenente misure in favore del Sud Italia. Viene anche approvato il decreto cosiddetto "Salva Risparmio", che istituisce un fondo atto a salvare gli istituti bancari in difficoltà; immediata beneficiaria della creazione del fondo è la banca Monte dei Paschi di Siena…
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Assumi semplicemente tutto quello che sembra complesso, poiché non lo è.
Il professor Sabino Cassese, 81 anni, tra i maggiori giuristi italiani, giudice emerito della Corte Costituzionale, apprezza la legge salva-risparmio appena approvata dal Parlamento convertendo il decreto varato lo scorso 23 dicembre dopo il fallito aumento di capitale di Mps.
La legge viene in aiuto delle banche in difficoltà, tra cui quelle venete, qualora mancassero l’aumento di capitale che andrà lanciato. Ma non è facile:
è necessario intanto che gli azionisti aderiscano alla transazione proposta dalle banche guidate da Fabrizio Viola e Cristiano Carrus, per evitare strascichi legali da miliardi di euro — per il presunto inganno nella vendita delle azioni — che ne affosserebbero i bilanci per sempre.
Professor Cassese, che idea si è fatto dell’intervento del governo sulle banche?
“Secondo me è un ottimo compromesso tra tutela del risparmio bancario e rispetto del principio europeo di divieto di aiuti di Stato, regolato per le banche nel 2014.
La legge introduce due tipi di intervento:
una garanzia statale sulle obbligazioni di nuova emissione e un intervento di rafforzamento patrimoniale con l’emissione di nuove azioni che sono sottoscritte dal Tesoro. Viene quindi escluso quello che c’è in mezzo:
i vecchi azionisti, sui quali ricade il rischio.
Se non fosse stato così, si sarebbe negata la premessa, cioè la direttiva sul “bail in” secondo la quale il rischio deve essere sopportato innanzitutto dagli azionisti e dai creditori della banca.
Insomma si è voluto evitare un salvataggio di Stato delle banche stile anni Trenta”…
In base alle norme europee e nazionali, la transazione proposta comunque non può essere fatta con risorse statali, perché finirebbe per violare il divieto di aiuti. Ma i soci potranno avvantaggiarsi del miglioramento delle condizioni della banca. Se gli azionisti collaborano, si ritroveranno con un titolo che potrà valorizzarsi.
Viene stimolato il principio di cointeressenza che è implicito nelle norme”.
Ma chi impedirà ai soci di fare comunque causa alla banca in mano allo Stato?
“Se arriva lo Stato, la quota diminuisce di valore, a causa dell’aumento di capitale. E non si potrà dire: c’è una falla nella barca ma sono contento che si allarghi perché verranno a salvarmi con una nave da crociera.
Un comportamento razionale suggerisce di fare di tutto perché la falla si tappi e la nave non affondi, anche perché la nave da crociera non c’è”.
Link 
per evitare strascichi legali da miliardi di euro — per il presunto inganno nella vendita delle azioni — che ne affosserebbero i bilanci per sempre (il presunto “inganno nella vendita delle azioni”)
un ottimo compromesso tra tutela del risparmio bancario e rispetto del principio europeo di divieto di aiuti di Stato (cavilli, complessità, etc. che celano la semplice osservazione diretta)
si è voluto evitare un salvataggio di Stato delle banche stile anni Trenta (ecco la “diversità”)
viene stimolato il principio di cointeressenza che è implicito nelle norme (il “Diavolo” si nasconde nei dettagli)
non si potrà dire: c’è una falla nella barca ma sono contento che si allarghi perché verranno a salvarmi con una nave da crociera (invece è proprio così, da sempre. Chi rimane indietro, permette di attirare gli aiuti sociali massivi, poiché obbligati e dipendenti. Così, il problema rimane sempre intatto, dal momento in cui non è nemmeno visto come “il problema”)
un comportamento razionale suggerisce di fare di tutto perché la falla si tappi e la nave non affondi, anche perché la nave da crociera non c’è (“la nave da crocieraesiste, ma non è per te. Il “comportamento razionale” è quello che ti viene comandato di avere, pena il rischio di “perdere tutto” quello che non hai, perché lo hai “già perduto/dimenticato”).
Gli “aiuti di Stato” sono illegali o meno? Dipende. 
Ti sembra possibile? Sì.
Questa è la complessità che rende la semplicità “di quello che continua a succedere”, come tutta da dimostrare
Banche, indagine Senato: recuperare in Ue spazi manovra su crisi.
È necessario lavorare a livello di Unione Europea per recuperare margini di manovra nell'applicazione del bail-in e sulle norme per gli aiuti di stato per le banche in crisi.
È quanto si legge nella bozza di documento conclusivo dell'indagine sul settore bancario proposta dal presidente della Commissione Finanze del Senato, Mauro Maria Marino...
Link 

  
13 dicembre 2015
Banche, arriva fondo di solidarietà da 100 milioni.
Dopo un lungo e intenso lavorio di correzioni e modifiche dell’ultimo istante la cosiddetta norma “salva-risparmiatori” ha visto la luce ieri mattina.
Tra le certezze per i risparmiatori colpiti dal crack delle banche è che ci saranno a disposizione 100 milioni di euro che andranno ad alimentare il nuovo Fondo di solidarietà per il risarcimento dei danni di chi deteneva obbligazioni subordinate emesse dalle banche poste in procedura di risoluzione o risanamento.
L’altra certezza è che potranno accedere al fondo solo persone fisiche, imprenditori individuali, nonché imprenditori agricoli e coltivatori diretti.
Gli “arbitri” per la valutazione caso per caso dei rimborsi saranno “scelti tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità” con decreto del presidente del Consiglio, su proposta del ministero dell’Economia e su delibera del Consiglio dei ministri…
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Sono 100 milioni di euro, a fronte dei 20 miliardi (uno fra i tanti aiuti) messi a disposizione per le banche “bisognose”:
quale disparità di trattamento.
Gli “arbitri” per la valutazione caso per caso dei rimborsi saranno “scelti tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità” con decreto del presidente del Consiglio, su proposta del ministero dell’Economia e su delibera del Consiglio dei ministri:
scelti tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità (“qua, così”? Semplice: non ce ne sono, se ricercati a quel livello).
Mps, Padoan: aiuti di Stato nel rispetto delle norme Ue
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Le dichiarazioni degli esponenti, preparano temporalmente il terreno per l’auto avverarsi di ogni intenzione AntiSistemica. Nel tempo ti abitui e non ci fai più “caso”.
Mps, portavoce Dijsselbloem: aiuti Stato solo dopo bail-in.
Prima che Monte dei Paschi riceva gli aiuti di Stato, ci deve essere un bail-in, secondo il portavoce del presidente dell'Eurogruppo Jeroean Dijsselbloem.
"Le regole sono queste", ha detto il portavoce…
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"Le regole sono queste":
ossia
che ci sarà aiuto di Stato.
Banche, via libera al salva-risparmio. Debito pubblico potrà aumentare fino a 20 miliardi.
Padoan: "Misura aiuterà la crescita a consolidarsi”…
Il Parlamento ha approvato la risoluzione della maggioranza che autorizza il Governo a modificare i saldi di bilancio relativi al 2017 e ad aumentare il debito pubblico fino a 20 miliardi per intervenire in caso di crisi bancarie.
L'Aula del Senato ha approvato con 221 sì, 60 no e 3 astenuti. Alla Camera il provvedimento è passato con 389 voti favorevoli e 134 contrari...
"Il governo esprime parere favorevole alla risoluzione con la seguente proposta di integrazione del testo: 'in un quadro di ampia condivisione dei provvedimenti attuativi con tutti i gruppi parlamentari'", ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan...
"Io ritengo che questa misura rafforzi la capacità del sistema Italia di crescere e consolidarsi e la crescita sarà un ulteriore elemento facilitatore dei bilanci bancari".
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A cui è seguit3 questa comunicazione…
Lettera Ue a Italia: correzione conti pubblici dello 0,2% del Pil.
La richiesta dell'Ue all'Italia sui conti pubblici alla fine è arrivata e la proposta di Bruxelles è, come si temeva, salata.
"Da novembre dello scorso anno la Commissione europea ritiene che il bilancio dell'Italia per il 2017 possa farci deviare dal percorso pluriennale di riduzione del rapporto debito/Pil - fa sapere il ministero dell'Economia - e ci ha trasmesso una richiesta di intervento per assicurare la conformità del nostro bilancio.
Lo scostamento che secondo la Commissione andrebbe corretto è stimato in due decimi di punto di Pil... Siamo in contatto con la Commissione - spiega il Mef - e nei prossimi giorni faremo le valutazioni del caso.
Se, come e quando intervenire verrà deciso dal Governo nei prossimi giorni".
Il limite temporale è comunque il primo febbraio:
"Vorremmo ricevere, prima dell'1 febbraio, una risposta pubblica che includa una serie di impegni specifici sufficientemente dettagliati e un calendario chiaro per la loro rapida adozione", scrivono nella lettera inviata a Padoan Vladis Dombrovskis e Pierre Moscovici...
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Se, come e quando intervenire verrà deciso dal Governo nei prossimi giorni ("Se, come e quando intervenire": se? Non è più il Governo che decide).
Lo 0,2% del Pil, corrisponde a 3,4 miliardi di euro, che saranno stanziati fisicamente, colpendo la Massa.
E, in un teatro, la recita è continua e coinvolge tutt3…
Conti pubblici, Cisal: manovra bis? Se penalizza deboli reagiremo
Noi siamo uno Stato sovrano e non è possibile che ogni cosa che ci dicono deve essere eseguita, pur cercando di rispettare i parametri"…
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Noi siamo uno Stato sovrano”? Non più
Dalla “liberazione”, ad esempio, che cosa è successo?
Che l’Italia è divenut3 un “asset” Usa, così come lo è la Ue, la Svizzera, il Giappone e oltre mezzo mondo “qua, così”. Per questo motivo non esiste nessun "se", che tenga.
  
   
Per aiuti di Stato nella terminologia usata dall'Unione europea (in passato Comunità europea) si intendono tutti i finanziamenti a favore di imprese o produzioni, sia provenienti direttamente dallo Stato, inteso in senso ampio (amministrazioni centrali, regionali, locali, ecc), sia da altri soggetti quali le imprese pubbliche, intese come quelle imprese nei confronti delle quali i poteri pubblici possono esercitare, direttamente o indirettamente, un'influenza dominante per ragioni di proprietà, di partecipazione finanziaria o della normativa che le disciplina...
L'articolo 107, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue) precisa i presupposti che devono essere presenti affinché l'intervento costituisca un aiuto di Stato nel senso dato dal diritto dell'Unione europea a questo termine.
Le quattro condizioni richieste sono le seguenti:
origine statale dell'aiuto (aiuto concesso dallo Stato ovvero mediante risorse statali);
esistenza di un vantaggio a favore di talune imprese o produzioni;
esistenza di un impatto sulla concorrenza;
idoneità ad incidere sugli scambi tra gli Stati membri.
Gli interventi che presentano queste quattro caratteristiche sono qualificabili aiuti di Stato, indipendentemente dalla loro forma (es. sovvenzione, prestito a tasso agevolato, garanzia contro un corrispettivo non di mercato, vendita di beni, locazione di immobili o acquisizione di servizi a condizioni preferenziali per le imprese, riduzioni fiscali, partecipazioni al capitale di imprese a condizioni che non sarebbero accettate da un buon investitore privato operante in normali condizioni di mercato...).
In virtù della forte integrazione all'interno del mercato comunitario si può ritenere che siano rari i casi in cui un aiuto di origine statale che procura un vantaggio ad una o più imprese non abbia anche un impatto sulla concorrenza e sugli scambi tra gli Stati membri.
Lo stesso articolo 107, paragrafo 1 del Tfue prevede il principio dell'incompatibilità degli aiuti di Stato con il mercato interno.
Il principio è dunque quello del divieto, ma esistono anche alcune deroghe a questo principio, contenute nel citato articolo 107, paragrafi 2 e 3, e negli articoli 93 e 106, paragrafo 2 del Tfue.
Gli aiuti sono sottoposti al controllo della Commissione, che li autorizza solamente quando rientrano in una delle deroghe previste dal trattato.
Per l'applicazione della maggior parte delle deroghe la Commissione gode di un ampio poter discrezionale ma deve comunque motivare le sue decisioni.
L'articolo 108 del Tfue dispone che anche il Consiglio possa statuire che un aiuto è compatibile con il mercato interno e autorizzarlo, ma questo deve avvenire su richiesta di uno Stato membro, deliberando all'unanimità e solamente quando circostanze eccezionali giustifichino una tale decisione.
I casi sono dunque rari.
È dunque solamente in deroga al citato principio che gli aiuti possono essere autorizzati.
Il Tfue prevede un obbligo di notifica preliminare (allo stadio di progetto) alla Commissione di tutti i nuovi aiuti o le modifiche di aiuti esistenti. Un aiuto concesso senza autorizzazione della Commissione europea (o del Consiglio nei rari casi in cui questo avviene) è automaticamente "illegittimo". Da alcuni anni la Commissione ha adottato alcuni regolamenti (e una decisione) che esentano gli Stati membri dall'obbligo di previa notifica.
Gli aiuti sono generalmente ritenuti compatibili dalla Commissione qualora perseguano un obiettivo di comune interesse (es. la tutela ambientale, la formazione, la lotta alla disoccupazione, l'incremento delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione, la promozione del capitale di rischio, gli investimenti delle piccole e medie imprese o, in talune regioni, delle grandi imprese, ecc.).
In genere, l'aiuto deve essere volto a correggere un fallimento del mercato
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Partecipazioni al capitale di imprese a condizioni che non sarebbero accettate da un buon investitore privato operante in normali condizioni di mercato... (nel caso di Mps, l'aumento di capitale non è andato a buon fine).
In genere, l'aiuto deve essere volto a correggere un fallimento del mercato… (“fallimento”).
“Qua, così” è stato messo a punto un metodo perfetto (e molto “semplice”) per rendere proficua ogni fase del ciclo sottodominante (che tende ad emulare quello dominante, che “è già successo” e che per questo influenza e rigenera sempre nuova sottodominante, in maniera tale che “il motore non si possa mai fermare”, sullo sfondo dell’umanità, che deve sempre intervenire per “pedalare”).

Il “fallimento” costituisce, allora, sempre una nuova occasione per “vendere a caro prezzo anche la fase di rottamazione delle parti da cambiare, sacrificandole nell'abbaglio dell’obsolescenza programmata e della globalizzazione di fatto”…
Serge Moscovici… è stato uno psicologo e sociologo rumeno naturalizzato francese, una delle figure più rilevanti nel campo della psicologia sociale europea
Negli anni cinquanta presenta per la prima volta la "Teoria delle Rappresentazioni sociali" (Rs), secondo la quale la rappresentazione della realtà è costruita semanticamente e condivisa socialmente.
Moscovici sostiene che le rappresentazioni sociali sono la sintesi di valori condivisi che si basano su caratteristiche comuni. Egli ritiene che la psicologia sociale abbia sempre a che fare con fenomeni simultaneamente psicologici e sociali. I processi mentali condizionano le dinamiche sociali.
Moscovici collabora inoltre allo sviluppo di due importanti mesoteorie della psicologia sociale ad orientamento cognitivo:
la teoria dell'influenza sociale delle minoranze e la teoria del "consenso sociale e delle decisioni collettive".
Suoi studi sull'influenza sociale hanno portato al modello funzionale, secondo cui chi ha più potere, autorità, influenza le opinioni di chi è "inferiore".
Egli ritiene che tutte le persone possono essere sia fonte che bersaglio di influenza sociale anche se in misura diversa e in funzione del loro status.
Per Moscovici la società è pensante e non imita in modo pedissequo, passivo ciò che pensa e realmente attua la classe dominante.
Nel suo libro le rappresentazioni sociali descrive i processi che l'individuo adotta per controllare la sua naturale paura dell'ignoto, cioè ancoraggio e oggettivazione.
Il primo consiste nell'associare a ciò che è percepito come nuovo ciò che è noto (avviene ad esempio quando si trovano in uno sconosciuto somiglianze con una persona nota).
Il secondo consiste nel concretizzare ciò che è virtuale (avviene ad esempio nell'assimilazione della figura di Dio con quella di una persona)...
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suoi studi sull'influenza sociale hanno portato al modello funzionale, secondo cui chi ha più potere, autorità, influenza le opinioni di chi è "inferiore". Egli ritiene che tutte le persone possono essere sia fonte che bersaglio di influenza sociale anche se in misura diversa e in funzione del loro status (grande concentrazione di massa, delegazione frattale espansa, etc.)
per Moscovici la società è pensante e non imita in modo pedissequo, passivo ciò che pensa e realmente attua la classe dominante (allora, il punto precedente, che cosa è?).
I processi mentali condizionano le dinamiche sociali... (questo è un concetto da espandere, poiché "qua, così" tutt3 è sia orientabile che orientato. Conta maggiormente, "chi/cosa" ha un certo vantaggio. Per questo motivo domina il "è già successo", il più "a monte", etc.).

La rappresentazione della realtà è costruita semanticamente e condivisa socialmente:
attraverso la “semantica” puoi difenderti “sulla carta”
ma non potrai evitare
ad esempio, ma non casualmente
una aggressione che ti “porterà via (socialmente)”
La “classe dominante” esiste, anche se non c’è e/o viceversa.
Tutto questo è molto semplice. Non farti ingannare dalla presunta complessità.
È semplice (assodato) che “nella realtà manifesta ‘qua così, la giustizia è di parte”.
E… qualsiasi teoria altra, è solo una spregevole forma di rivelazione (una complessità che “serve…”).
“Fai… (tua, la ‘formula’)”.
    
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2017
 

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