mercoledì 3 maggio 2017

Mai paura.


Cooperare, collaborare, partecipare, interagire, coadiuvare, "come meglio credi", etc. “è” un preciso atteggiamento
Questo spazio (potenziale) emana segnale, anche, di questo tipo. Perché, il tempo è sempre più prossimo, in quanto il grado di preparazione, del sottoscritto, è sempre più completo, ampio, espanso, "pronto".
Per questo motivo, organizzare qualsiasi evento pubblico – prima che sia venuto questo “momento” – è solo da irresponsabili e megalomani approfittatori
In un incontro con il pubblico, occorre lasciare del “valore aggiunto (in alternativa sostanziale, sostenibile realmente, facente la differenza)”
Qualcosa che lascia il “segno”.
Qualcosa che si ricorda a fondo.
Qualcosa di semplice, pur essendo magari “complessità”.
E tutto questo non si improvvisa dal giorno alla sera, né tantomeno in “soli” otto anni di teorizzazione, coerente, costante e lungimirante. Le idee devono essere solo che chiare, nitide, sempre sintonizzate finemente, precise, univoche.
E ogni (ogni) possibilità di interferenza deve essere risolvibile, ancora prima che compaia. L’anticipo è vantaggio e strategia funzionale (diretta)…
Quando tutto questo è chiaro, allora si può prendere la “via” per il pubblico. 
Ben sapendo che la situazione sarà sempre perfettamente sotto al proprio controllo, divenendo la grande concentrazione di massa, giurisdizionale, in sala.
Ossia, rimanendo nel proprio centro, portante segnale Sistemico (non replicando segnale AntiSistemico).

  
Ci sono, poi, altri ingredienti cardinali
Quali 1) accettare solo donazioni, 2) evitare qualsiasi tipo di "contratto", per 3) evitare di decadere in qualsiasi tipo di interferenza “qua, così”.
Quando e se ci sarà del materiale divulgabile, le regole saranno sempre le stesse, sia nei confronti delle singolarità, che nei confronti delle aziende interessate a
Gli incontri saranno a cadenza umana e non ad “immagine e somiglianza” di macchine, perché – alla lunga – tutto questo “è”, solamente, interferenza e decadenza
I “valori” espressi, evocati e ricordati in questo spazio (potenziale) sono “i valori”.
Non ci possono essere alternative a simili portanti, centrali:
la giustizia ad angolo giro non conosce possibilità di alternativa di nessun tipo, fattezza né potenziale (oltre al "qua, così", da cui occorre senz'altro auto dissociarsi). 
Pena la decadenza dell’assieme in termini di originalità, autenticità, valenza, Oltre Ogni Orizzonte.
Proprio quel genere di effetto che la tentazione, la corruzione, la "ruggine e la muffa", sono e rappresentano a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso.

Ad un simile “incontro”, tu – partecipante – ne riesci completamente cambiat3, perché sono proprio i “valori (ricordati)” che parlano di te, a/per te, evitando qualsiasi incomprensione e donando la completa sensazione tattile di poter essere, sempre (sempre) attuabili in qualsiasi “caso” e/o contesto.
Collaborare è, allora, espandere la “teoria”, d’assieme.
Completandola o andandoci sempre più vicino.
Senza interferire, ossia:
criticando, se vuoi/puoi, in maniera tale da aiutare e non certo, il contrario.
Se porti sempre te stess3, allora non esisterà nessun tipo di critica distruttiva. Il “test” della teoria, la rende sempre più attuabile, poiché pienamente sostenibile “ad angolo giro”.
Leggi:
giustizia sotto ad ogni prospettiva, cavillo, interesse, giogo, trucco, effetto speciale, convenzione e/o circonvenzione d’incapace, etc.
Collaborare è, ad esempio…
Fmi: Lagarde vede Mnuchin, parlano di sfide globali
“Il Fondo (Fmi) si concentrerà sul generale rafforzamento dell'integrazione globale e su una crescita più inclusiva…
Il commercio è un motore per la crescita per tutti i Paesi e l'economia globale…".
Gerry Rice 
Queste persone collaborano. Ma, queste persone non sono te. Chi sono, allora? Quale è la loro storia? Non ti sembra che compaiano dal “nulla”, ad un certo “momento”? 
Le hai elette tu? Le hai votate tu? Le conosci?
La risposta è sempre la stessa: 
no.
Tuttavia, queste persone collaborano tra loro, con propositi globali. Esse decidono per te, pur non essendo te e seppure tu non le conosca, non le abbia votate né elette…
Costoro hanno deciso, anche per te, che:
il commercio è un motore per la crescita per tutti i Paesi e l'economia globale
Quale autentica alternativa hai, dunque?
Quella che ti è rimasta “qua, così”.
Ovvero, quella che ti hanno lasciato o, meglio, organizzato, architettato, "per te".
Tutto ciò evidenzia luoghi comuni già dati per scontati e sui quali non ti soffermi più, nemmeno, a riflettere (solo riflettendo il segnale che ti raggiunge, penetra e colpisce):
il commercio è
un motore per la crescita
per tutti i Paesi
e l’economia globale…
È una sentenza (in nome di ciò, allora...)”. 
Una decisione altra, poiché altrui, alla quale devi solo “cedere il passo”, dato che ti governa per qualche motivo, che non riesci stranamente a mettere sufficientemente a fuoco.

  
Prima ancora del baratto (l’anticamera del commercio, ossia, della dipendenza da denaro), l’umanità viveva ed esisteva In Comunione. Nulla a che fare con l’usurpazione di significato della cerimonia religiosa e/o di qualsiasi altra sopraffazione “moderna”, di significato deviato ed auto deviante.
In Comunione “è” essere e vivere allo stesso tempo; ove la realizzazione consiste proprio in questo e non c’è alcuno spazio per il commercio e l’economia né, tantomeno, per il “motore”.
In un simile “stato”, hai già tutto quello di cui necessiti che, non è nemmeno un necessitare (che implica dipendenza) quanto, di più, un manifestare (dal reale potenziale).
Come fa, proprio la Banca Centrale che, all'occorrenza, crea dal “nulla (potenziale, Big Bang)” il denaro convenzionale che “serve” per…
Se (se) lo fa la Banca Centrale, allora per quale motivo (o incanto) non lo puoi fare anche tu?
All'epoca dei vari staterelli, sparsi un po’ dappertutto non solo nello spazio pre italico, ognuno di essi poteva “battere moneta”. Se avevano sufficiente garanzia fisica (in oro o altri preziosi), lo potevano fare (anche se questo meccanismo copriva anche dei “casi”, dove questa garanzia era illusoria, essendo i forzieri vuoti).
Estrai valore aggiunto dal simbolismo sostanziale frattale espanso:
che cosa significa?
Ricordi? 
Questa “è” la… “domanda (la riflessione by la ‘formula’)”.

  
La pausa "caffè e sigaretta"? È frutto di un legame genetico.
La voglia di fare la famosa pausa “caffè + sigaretta” (e tutte le sue varianti) potrebbe avere un’origine genetica.
Lo dice uno studio scientifico sviluppato dall'Università di Bristol, città del Regno Unito, e pubblicato su BiorXiv, sito specializzato in biologia e affini.
Esiste… una particolare variante di un gene che non solo dà maggiore dipendenza verso il fumo, ma anche una maggiore predisposizione al consumo di caffè…
È risaputo che sono entrambe due dipendenze
I ricercatori di Bristol hanno formulato un’ipotesi secondo la quale la nicotina contenuta nelle sigarette rende la caffeina più facilmente metabolizzabile, incentivando le persone ad assumerne di più.
Di conseguenza chi va a fare la pausa sigaretta ha più probabilità di voler assumere caffè rispetto a chi non fuma.
Link 
Venendo sempre “dopo”, la scienza deviata si accorge, studia e registra gli effetti del “è già successo”, piuttosto che la ragione fondamentale
Potrebbe avere un’origine genetica (ma anche no, allora. E poi, la genetica è potenziale di riprogrammazione, risposta ambientale e marchio di fabbrica "qua, così". Per cui, cosa l'ha "già" segnata in un siffatto modo? La dominante. Che altro? Chi altri?).
Asserire simili “verità di parte (auto disinnescate preventivamente ed inconsciamente)”, significa solo una cosa:
essere sotto ad un controllo totale
immanifesto ma compresente
che domina senza più essere ricordat3.
Il suo “effetto” è sotto ai “tuoi” occhi, per mezzo della forma reale, caratteristica “qua, così”, manifesta.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…”.
Collaborare “è”, ad esempio, riflesso anche nell'atteggiamento, programmato, dei robot.
Innovazione, robot pronti a cooperare tra loro in caso di disastro
Link 
Questa è la traccia storica (deviata) del comportamento “già” nelle persone, allorquando registravano un pericolo comune d’invasione straniera (“disastro”), che poteva porre potenzialmente termine allo status quo locale, giurisdizionale.
La stessa cosa accade anche a livello robotico.
Certo, perché la programmazione è sviluppata da programmatori, che rispondono e precisi input ambientali (qualcosa che sembra essere l’azienda per la quale lavorano).
Laddove l’ambiente è la dominante…
Difficile a credersi, ma è solo che così “qua, così”.
Osserva e “prendi possesso (ricorda)” il potere della creazione dal nulla (reale potenziale)”…

  
Usa, Segretario Tesoro al Congresso: alzare tetto al debito.
Il segretario americano al Tesoro ha scritto al Congresso chiedendo l'innalzamento del tetto al debito visto che il 15 marzo prossimo scadrà, dopo 16 mesi, la sospensione al limite oltre il quale Washington non può emettere nuovi titoli di stato per finanziare le proprie attività.
In una lettera indirizzata ai leader del Congresso, Steven Mnuchin ha ricordato che l'accordo siglato dal Parlamento nel 2015 per la sospensione del tetto al debito scadrà appunto il 15 marzo e che dal giorno successivo il Tesoro dovrà adottare "misure straordinarie per evitare temporaneamente che gli Usa finiscano in default" ossia non siano in grado di onorare i propri doveri nei confronti dei creditori.
Nella lettera, Mnuchin spiega che dal 15 marzo il Tesoro non emetterà più titoli speciali con cui assiste Stati e municipalità "fino a quando il tetto al debito sarà sospeso o alzato".
Il segretario al Tesoro incoraggia "il Congresso ad alzare il tetto al debito alla prima occasione possibile in modo tale da potere andare avanti con le nostre priorità condivise", ha scritto Mnuchin.
Il precedente tetto al debito era pari a 18.100 miliardi di dollari.
Link 
In modo tale da potere andare avanti con le nostre priorità condivise (ancora la "collaborazione").
Anche se non hai competenze in merito. Anche se “tutto quello che vuoi e/o quello che reputi di non avere”… ricava valore fondamentale anche da questa situazione:
senza questo innalzamento del debito (che è una scenografia, una teatralità corale, apparenza, convenzione, recita, etc.)
gli Usa "falliscono" (vanno in default. Pura utopia, vista la portata del loro potere globale, nonché del loro apparato militare strategico all'avanguardia).
Tutti gli anni succede. Tutti gli anni ti si ripresenta l’occasione di “capire (ricordare)”.
E tutti gli anni, va tutto a fine nel dimenticatoio generale.
Quale incanto “migliore”…
L’innalzamento del tetto del debito è l’autorizzazione a creare altro “valore” dal ritenuto nulla, che è il reale potenziale (possibilità infinita di…).

  
Le regole economiche storiche, accademiche, servono solo a manutenere, auto mantenere e permettere che, poi, dalla sorgenteil fiume scorra sino ain maniera tale che le condizioni “pre sorgive” non siano mai più le stesse che apparentemente regolano, un simile defluire, dalla/nella convenzione umana conseguente
Allora, la “creazione infinita dal nulla”, diventa appannaggio dei pochi, che sembrano autorizzati, da te, per effettuare simili operazioni “nel nome collettivo”, salvo – poi – dimenticare che tutta quell'abbondanza “serve” per garantire la forma strategica, gerarchica, piramidale, dominante, “qua, così”.
Del resto, ti sembra che tutta questa “fertilità” bagni ogni sponda umana?
No.
Collaborare è:
dove non arrivo, ora, io
arrivi, ora, tu
per cui
ci arriviamo, ora, insieme, d’assieme…
La tua più “grande” paura, in tema?
È questa:
che il termine "collaborare" (In Comunione)
sia, in realtà, nella sostanza
una richiesta di mettere i tuoi “beni”
in libera condivisione
e, così
preoccupandoti prima di “non perderli”.
Vero?
Ebbene: 
nulla di tutto questo. Tienti tutto per te (finché serve).
È altro, che è opportuno manifestare.
Ogni individuo è dotato di talenti propri. Qualcosa che “l’industria ‘qua così’ se ne impossessa sempre, nel nome della promessa di un posto di lavoro e di una carriera, etc.”.
Ora, se questo talento viene, invece, condiviso per potenziare la “teoria”, allora:
bé… che te lo dico a fare?
È talmente ovvio.
“Fai… (senza alcuna paura)”.
       
 
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2017
Bollettino numero 2022
 

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