martedì 11 luglio 2017

L’Europa di Bruxelles frana ma poco importa

Macron con Trump e la Merkel

Mentre l’Italia viene sommersa da una marea di migranti, l’Unione Europea mostra la sua inconsistenza come organismo nato per volontà’ ed interessi dei grandi potentati finanziari, incapace di risolvere qualsiasi problema reale dei popoli: immigrazione, lavoro, sviluppo, presenza nell’ambito internazionale, stabilizzazione delle aree di crisi, ecc…

Al contrario, come un elefante in un negozio di porcellane, dove la UE mette mano crea disastri.

L’ingerenza dell’Europa in Ucraina, in Bosnia, in Libia ed in Siria, ha creato disastri, conflitti e terrorismo. Non si poteva ricorrere a peggior arbitro per cercare di risolvere la crisi migratoria che oggi affligge paesi come Italia e Grecia. Di fronte ad un gigantesco problema, nella migliore delle ipotesi, l’Europa se ne lava le mani come Ponzio Pilato.

Il Regno Unito ha sentito puzza di bruciato e se ne è’ uscito fuori per tempo dal consesso dell’Unione Europea.

La Francia di Macron e la Germania della Merkel sembrano aver trasformato questa Europa in un parco tematico della globalizzazione, quella che conviene a loro.

La Polonia, l’Ungheria, la Repubblica Ceka e gli altri paesi dell’Est vanno per conto loro e sembrano aver ripreso il vecchio progetto del maresciallo Pilduski, quello della Mitteleuropa che va dal Baltico al mare Adriatico, passando per il Mar Nero, sotto lo sguardo benevolo de Donald Trump. L’Austria progetta di mettere l’Esercito alla frontiera con l’Italia ma poi ci ripensa.  Sarà per un altra volta.

L’Unione Europea sembra molto simile ad un aereo che perde pezzi per strada. Questo accade forse perchè nel corso del tragitto l’Unione si è dimenticata dell’Europa: della sua identità storica, dei suoi cittadini in carne ed ossa, come anche della sua natura fatta essenzialmente dalle nazioni.

L’oligarchia di tecnoburocrati che gestisce l’Unione si comporta quasi come il gestore di un fondo di investimento a cui è stato affidato il patrimonio da consolidare e sta rischiando, con degli investimenti fasulli, di dilapidare l’intero patrimonio accumulato nella Storia, profittando del disinteresse e dello scollamento dell’opinione dei cittadini che non hanno modo di fermare il processo, anche se lo volessero.

La mente degli europei è manipolata e sviata dai media prostituiti al sistema di potere. La coscienza  riaffiora di tanto in tanto ed in alcuni casi, ma di fatto cede il passo all’impotenza.

L’Europa che era un faro di civiltà e di influenza per il mondo, oggi è ridotta ad un continente del tutto ininfluente che subisce i processi storici determinati dagli altri, senza un reale potere contrattuale, privata della sua essenziale sovranità, a rimorchio della potenza USA, se pur balbettando qulche distinguo rispetto all’amministrazione Trump.

Sulle questioni essenziali, la politica estera, le scelte energetiche, i trattati commerciali, i rapporti con la Russia, subisce le scelte altrui e non riesce a far valere l’interesse delle nazioni che ne fanno parte.

Questo accade se si tratta di gasdotti, come di sanzioni o di politica verso i paesi del Medio Oriente.

Inutile pensare che questa Unione possa prendere fra le proprie mani un problema epocale come quello delle migrazioni, meglio che si occupi delle zucchine, delle vongole e dei cetrioli. Fa meno danni.

Il putridume a cui è ridotta questa Unione dovrà franare come già sta avvenendo e risulterebbe vano cercare di fermare la corsa, sarebbe un rimedio peggiore del male e le conseguenze sarebbero ancora più gravi.


Luciano Lago


fonte: http://www.controinformazione.info/leuropa-di-bruxelles-frana-ma-poco-importa/

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