"Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi."
Charles Evans Hughes
Una sana relazione richiede spazio per essere noi stessi, per mantenere una nostra personale integrità. Molte persone sono capaci di rispettare lo spazio vitale dell’altro, quando messe in condizione di conoscerne i confini e quando sanno che faremo lo stesso per loro. È una strada a doppio senso. Non sarà altrettanto quando chi abbiamo di fronte non sembra comprendere dove finiamo noi e dove iniziano loro.
Probabilmente,
le persone che cercano di invadere il nostro spazio non hanno in mente
né noi in quanto individui -con desideri e necessità-, né a come questa
invasione possa toccarci. Si sentono autorizzati a ottenere ciò che desiderano o necessitano, perché, ovviamente, i loro bisogni sono più importanti dei nostri.
Per
molti di noi, le prime esperienze sono state abbastanza positive da
permetterci un atteggiamento fiducioso riguardo agli altri. Altri,
tuttavia, che hanno avuto esperienze d’incoerenza, instabilità e invasione dei propri confini, sono più vulnerabili a questo tipo di relazioni.
Molti
di coloro che si trovano in questa situazione non hanno una buona
autostima, possono temere la perdita della relazione (senza rendersi
conto di quanto questa sia limitante e dannosa per loro) e/o si sentono
in colpa se, non coinvolgendosi abbastanza, rendono l'altro arrabbiato o
infelice.
Ma come è possibile capire quando i nostri confini non vengono rispettati?
In generale, ci sono alcune grandi categorie che riguardano il superamento dei confini: Verbale, psicologica, emotiva e fisica (ma anche etica, spirituale e morale).
Violazioni verbali:
Includono il non permettervi di parlare o di essere ascoltati, alzando
la voce e/o urlandovi contro, dicendo cose sprezzanti o offensive che
non rispettano l’integrità della vostra persona.
Violazioni psicologiche ed emotive: Includono
il predare il vostro senso di autostima e di sé, usando contro di voi
ciò che era stato detto in confidenza, mentendo, criticando, umiliando,
giudicando o manipolando, prendendo in giro i vostri pensieri,
sentimenti, credenze e cercando di farvi sentire colpevoli della
situazione, facendo richieste di tempo ed energie, convincendovi di
essere meno importanti di loro.
Violazioni fisiche:
Includono il movimento all’interno del vostro spazio personale;
toccarvi senza permesso, essere inappropriati o troppo familiari
-soprattutto sessualmente-, maneggiare cose di vostra proprietà, violare
la vostra privacy, danneggiare qualcosa di vostro,
minacciarvi fisicamente.
Mentre
sarà necessario del tempo e il coinvolgimento di più attori per
riuscire a selezionare le persone che possono comprendere e rispettare i
vostri spazi, al contrario di quegli individui che potremmo definire
“tossici”, ecco alcuni spunti di riflessione per iniziare a stabilire confini più sani.
Conosci te stesso. Imparate
su di voi più che potete. Questo significa che dovrete capire ciò che
davvero è importante per voi, cioè quello che per voi ricopre importanza
assoluta oltre a chiunque altro. Ottenere l’accesso al vostro mondo
interiore prendendo confidenza con le vostre credenze, emozioni,
sensazioni e idee, è fondamentale. L’intimità che sperimentate con voi
stessi, vi serve come personale barometro relazionale; più vi
conoscerete, più
sarete in grado di comprendere e scegliere quelle presenze
significative che meglio rispecchiano il tipo di esperienza di vita che
volete avere.
Assumetevi le vostre responsabilità. Questo
significa che per prendere coscienza, per sviluppare la capacità di
coinvolgersi attivamente e consapevolmente, è necessario sapere che cosa
debba essere fatto per voi stessi. Fissando i vostri confini,
comunicate agli altri come vi aspettate di essere trattati; in altre
parole, impostate i vostri limiti su chi può entrare nei vostri spazi e che cosa vi aspettate da loro una volta entrati.
Come volete che si rivolgano a voi, come vi toccano o trattano
psicologicamente ed emotivamente. Quello che voi dite è importante, non
importa ciò che gli altri possono pensare, sentire o credere. A ciò, va
aggiunto che voi non siete responsabili per quello che gli altri dicono o
fanno, o per il modo in cui reagiscono quando messi di fronte a uno
stop.
Sviluppate rispetto per voi stessi.
Tutte le vostre esperienze, inclusi gli sbagli che avete fatto, vi
hanno aiutato a formare il vostro carattere –chi siete-. Nessuno a parte
voi, non importa quanto persuasivo possa risultare, può definirvi o
controllarvi. Quando vi rispettate, interamente, potete aspettarvi che
gli altri facciano altrettanto e se non lo fanno, potete prenderlo come
chiaro segno per rinunciare a impegnarvi nei confronti di quella
persona.
Attenzione ai segnali di pericolo. State
lontano da chiunque abbia secondi fini e che non si fa problemi ad
andare oltre ai vostri limiti, invadendo il vostro spazio per i loro
scopi. Non è così difficile rendersi conto di quando sta accadendo.
Infatti, più resisterete ai loro tentativi di coinvolgervi nel modo in
cui a loro serve, e più ovvi, disperati e offensivi possono diventare.
Non cercate di aggiustare le persone.
Aggiustare gli altri è un modo di cercare di ottenere amore, attenzioni
e conferme. Ma questa è una perdita di tempo ed energie in quanto le
persone che volete “salvare” non hanno alcun interesse nel diventare
qualcosa di diverso da quello che sono.
Siete gli unici responsabili delle vostre scelte.
Avete tutto il diritto di cambiare idea o direzione in ogni momento.
Non avete bisogno di sentirvi in dovere verso niente o nessuno più di
quello che desidera la vostra volontà. Allontanatevi da chi non
comprende questo, senza paura o senso di colpa.
Separate voi dagli altri. Potrebbe
essere difficile immaginare di essere emotivamente attaccati a qualcuno
mentre se ne rimane psicologicamente e intellettualmente separati.
Questo significa essere capaci di distinguere i vostri pensieri,
sentimenti e credenze da quelli degli altri. Questo distacco crea uno
spazio psichico tra voi e gli altri che vi permette di continuare a
trovare espressione personale, riducendo al minimo intrecci emotivi e
psicologici con gli altri. Guadagnare una sana prospettiva di chi vi
circonda senza creare conflitto dentro di voi è l’obiettivo.
E voi, che cosa ne pensate? Vi è mai capitato di sentire che i vostri confini venivano violati e come avete reagito?
Se volete, fatemelo sapere nei commenti e se vi è piaciuto l'articolo, condividetelo!
Barbara Persichetti Auteri
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