venerdì 11 agosto 2017

Chiarezze sull'Argento Colloidale: non è tale senza ioni.

Prima di litigare chiaritevi i concetti ”, diceva Confucio. E anche su questo argomento (argento colloidale) pare proprio sia il caso. L’argento colloidale può funzionare solo se rilascia degli ioni.
Prima di litigare chiaritevi i concetti”, diceva Confucio... una saggezza valida anche per questo argomento (argento colloidale), dato che internet sul tema offre varie versioni tra cui anche notizie contraddittorie, allarmismi, distorsioni.
 

Immagino siano opera in parte di chi rema contro il “naturale”, ma anche di chi produce nel naturale che ha bisogno di “vincere” sulla concorrenza. Insomma ce n’è per tutti.

In questo articolo ri-affronto il tema se a rendere efficace l'argento colloiale, siano gli ioni o le particelle. Nel tentativo e auspicio di portare un po’ di chiarezza. Traduco da un “Heilkpraktiker” (naturopata) tedesco:

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Le descrizioni catastrofiche in internet, indicano che la maggior parte della gente non ha la più pallida idea di cosa si tratti. Per dirla subito fuori dai denti: l’argento colloidale può funzionare solo se rilascia degli ioni.

Affermazioni come “Il vero argento colloidale non contiene ioni d’argento!” sono del tutto false e mostrano quanto poco le persone sono interessate a conoscere. Non possiamo che ripeterlo: Senza ioni l’argento colloidale non ha effetto alcuno!

Chiarire i concetti

Ione: ovvero un atomo caricato elettricamente, oppure una molecola. Contiene almeno un nucleo di carica positiva. Una data carica corrisponde al numero dei protoni contenuti. Uno ione può contenere elettroni. La carica osservabile dello ione, che è efficace verso l’esterno, viene determinata dai vari protoni ed elettroni.

Gli Ioni sono positivi per carenza di elettroni, oppure caricati negativamente se per eccesso di elettroni (chemie.de). Essi si creano da atomi prendendo elettroni, oppure cedendoli
Particelle: ovvero corpuscoli.
Colloide: ovvero corpuscoli (particelle) in un mezzo di dispersione.
La misura di un singolo colloide è tipicamente tra 1 nm e 10 µm. Inoltre è senza carica, neutro. Di regola si tratta di miscele di acqua e sostanza solida (dispersione).

Tutta la ricerca sui colloidi, non porta ad un’unica e definitiva demarcazione. La teoria imperante ha molti problemi con le dispersioni colloidali […]. Tutto il tema dei colloidi è un caso per esperti; persino i fisici stessi, nel senso comune del termine, non hanno possibilità di giungere a concetti inoppugnabili. (Hacheney).

E quindi la persona comune, come se la può cavare?
 
Se la scienza stessa non trova una chiara definizione, allora dovremmo rivolgerci nel frattempo alle ricche e decennali esperienze e armonizzarle con i fatti che conosciamo.

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Utilizzo di Ioni d’Argento

Fino ad ora tutte le applicazioni antimicrobiche dell’argento, sia nell’industria o nella medicina, si riferiscono indiscutibilmente all’azione degli ioni d’argento. Non è noto alcun utilizzo efficace con le particelle (colloidi)

Continuo rilascio di ioni d'argento

In un ambiente acquoso, l’argento rilascia costantemente ioni. La misura della superficie totale dell’argento (calcolata sulla base della grandezza delle particelle e dal loro numero) determina la quantità degli ioni rilasciati

Questo significa che non c’è una dispersione di argento senza ioni.

Il vero argento colloidale?

E’ solo in via puramente teorica, che un colloide non contiene ioni, poiché come succitato, l’argento libera sempre ioni in ambiente acquoso, quindi possiamo dire che non esiste argento colloidale che non abbia ioni

Perciò affermazioni che si possono trovare in rete, che dicano “vero argento colloidale senza ioni nocivi”… hanno solo scopi di ordine commerciale ma non corrispondono ai fatti e nemmeno alle esperienze.

Il fatto poi che in farmacia sia possibile [stiamo parlando di realtà tedesca] acquistare la polvere d’argento, ha portato alla erronea assunzione che basti fare un miscuglio con l’acqua, per produrre “dell’argento colloidale senza ioni”

Anche questa “paccottiglia d’argento” contiene ioni, come sopra spiegato, ma decisamente troppo pochi perché abbia un soddisfacente effetto. In aggiunta poi si tratta di grandissime particelle e spesso di uno spostamento di caseina.

Per concludere:

Per esperienza l’argento colloidale che ha l’effetto migliore è quello prodotto per via di elettrolisi e con un buon numero di ioni (caricati positivamente). E' praticamente impossibile avere un argento colloidale senza ioni e se fosse… non avrebbe alcun effetto! 


fonte: http://www.kolloidales-silber-wasser.de/kolloidales-silber-worum-es-eigentlich-geht/streitfrage-kolloidales-silber-ionen-contra-partikel/


traduzione e sintesi: Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
http://www.thelivingspirits.net/rimedi-naturali/argento-colloidale-non-e-tale-senza-ioni-chiarire-la-diatriba.html 

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