mercoledì 27 settembre 2017

Fibre biancastre dai Cieli

 
Ignorare oggidì la geoingegneria è un evento impossibile per chi è ancora in vita e osserva con interesse e preoccupazione lo svolgersi degli eventi. Gli indifferenti e gli scettici sono persone con poco acume intellettivo, spesso ignave o depresse (se non direttamente od indirettamente coinvolte in queste pratiche criminali), oppure semplicemente troppo pavide.

In un articolo di humansarefree, viene documentato il rinvenimento a terra di fibre biancastre di composizione sconosciuta cadute dal cielo, nella costa occidentale degli Stati uniti, ben visibili nelle fotografie.


Il coinvolgimento della marina militare statunitense è noto alle autorità, si tratterebbe infatti del famigerato CHAFF, un sistema di impedimento alla diffusione di onde radar nemiche. Il problema però è che tali fibre sono state avvistate e raccolte in molte parti del pianeta, non solo in una determinata zona.

Come al solito, si parla di esperimenti e non di operazioni estese a livello planetario, come invece si tratta con tutta evidenza. L’esperimento infatti, per essere tale, abbisogna di uno spazio neutro confinato o comunque circoscrivibile, una data d’inizio ed una di fine per poter comparare i dati di fondo con quelli alterati. Così non è.


Per tutta la geoingegneria si è parlato per anni di esperimenti di controllo climatico al contrasto dei famigerati ‘cambi climatici’. Ebbene ciò è inverosimile: la geoingegneria insiste a livello planetario da decenni ed ormai è arduo riscontrare un periodo climatico del tutto naturale. Infine, la geoingegneria è utilizzata per esasperare le condizioni climatiche avverse, non certo per mitigarle. Siccità, uragani e bombe d’acqua non sono altro che i risultati tangibili di tanto oscuro e criminale lavorio. Ci si dovrebbe chiedere quindi quali siano gli obiettivi non direttamente riscontrabili con i sensi?

Nell’articolo, in lingua inglese, interessanti considerazioni e collegamenti.
 
 

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